Ho ascoltato la registrazione di una delle "Lezioni di musica", un programma di Radio3 ( info ).
Il compositore Francesco Antonioni, conduttore della trasmissione, presentando brani musicali di artisti diversi ma con lo stesso soggetto, il mare, ha messo in evidenza la presenza di elementi ricorrenti, se non di vere e proprie costanti, in questo tipo di rappresentazione:
- la fissità dell' "immagine" musicale ( derivante dal mancato sviluppo del tema, che, diversamente dalla forma-sonata, viene solo variato ).
- la profondità del suono.
Tanti sono i musicisti che sono stati citati; alcuni li conoscevo già, come Britten, altri sono stati una piacevole scoperta, come Charles Valentin Alkan e John Luther Adams.
domenica 20 settembre 2015
giovedì 10 settembre 2015
Thule
Nel Faust, Margherita, cantando "Il re di Thule", una ballata di Goethe, scopre, nell'armadio della sua cameretta, uno scrigno nascosto da Mefistofele. Faust, con il dono, tenta di vincere la resistenza che Margherita oppone alla sua corte.
Ne L'ineluttabile di Theodor Fontane - un romanzo che, per l'analisi che viene fatta di un rapporto di coppia, ricorda un'altra opera di Goethe, Le affinità elettive - compare, in due passi, un riferimento a Thule, la mitica terra di fuoco e ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai. Come nella ballata cantata da Margherita, nel romanzo di Fontane il senso di perdita e di impotenza nei confronti del precipitare degli eventi verso la catastrofe è molto forte e, come nella ballata di Goethe, l'ultima immagine è quella del mare a cui si consegna qualcosa per sempre.
lunedì 24 agosto 2015
Silouans Song
Da Anime baltiche di Jann Brokken ed. Iperborea
Traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Di Palermo
Assisto a un concerto nella Niguliste kirik, la chiesa luterana di San Nicola nel centro di Tallin. (...)
Ancora una volta mi colpisce quanto le melodie di Pärt siano semplici e trascinanti, cupe e al tempo stesso consolatorie. Usa i silenzi con una sapienza straordinaria: ha il coraggio di non far sentir niente per una, due, tre battute, così la nota che segue ha l'effetto di una scossa elettrica. Si ha l'impressione di sentire musica anche tra le note.
Quella sera nella Niguliste kirik vengono eseguiti Orient & Occident e Silouans Song. Fuori nevica, dentro il pubblico è come ipnotizzato. Di colpo mi torna in mente un episodio della mia giovinezza a cui non avevo mai più pensato. Una notte mi ero svegliato in lacrime perchè in sogno avevo sentito una musica che qui sulla terra non esisteva. Talmente bella che da quella volta non avevo smesso di cercare che genere di musica fosse esattamente. Ascoltando Silouans Song in quella chiesa di Tallin, mi viene da chiedermi se non sia la musica del mio sogno.
Traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Di Palermo
Assisto a un concerto nella Niguliste kirik, la chiesa luterana di San Nicola nel centro di Tallin. (...)
Ancora una volta mi colpisce quanto le melodie di Pärt siano semplici e trascinanti, cupe e al tempo stesso consolatorie. Usa i silenzi con una sapienza straordinaria: ha il coraggio di non far sentir niente per una, due, tre battute, così la nota che segue ha l'effetto di una scossa elettrica. Si ha l'impressione di sentire musica anche tra le note.
Quella sera nella Niguliste kirik vengono eseguiti Orient & Occident e Silouans Song. Fuori nevica, dentro il pubblico è come ipnotizzato. Di colpo mi torna in mente un episodio della mia giovinezza a cui non avevo mai più pensato. Una notte mi ero svegliato in lacrime perchè in sogno avevo sentito una musica che qui sulla terra non esisteva. Talmente bella che da quella volta non avevo smesso di cercare che genere di musica fosse esattamente. Ascoltando Silouans Song in quella chiesa di Tallin, mi viene da chiedermi se non sia la musica del mio sogno.
giovedì 20 agosto 2015
La scarpa di gomma di Romain

Lei aveva otto anni e si chiamava Valentina. Potrei descriverla a lungo e fino a perdere la parola, e se avessi la voce non la smetterei di cantare la sua bellezza e la sua dolcezza. Era una brunetta con gli occhi chiari, mirabilmente ben fatta, vestita di bianco e con una palla in mano.
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domenica 2 agosto 2015
Sono il bambino, sono il vecchio
Sono il bambino che riceve la Prima Comunione a Vilna, e dopo beve cacao offerto da zelanti signore cattoliche.
Sono il vecchio che ricorda quel mattino di giugno: euforia d’esser senza peccato, bianche tovaglie e sole su vasi pieni di peonie.
Qu’as tu fait, qu’as tu fait de ta vie? – chiamano voci nelle varie lingue collezionate errando per due continenti. Che hai fatto della tua vita, che hai fatto?
Pian piano, ponderatamente, ora che è compiuto il destino, m’inoltro tra le vedute del tempo andato,del mio secolo nel quale, e in nessun altro, mi fu detto di nascere, lavorare e lasciare un segno.
Sono il vecchio che ricorda quel mattino di giugno: euforia d’esser senza peccato, bianche tovaglie e sole su vasi pieni di peonie.
Qu’as tu fait, qu’as tu fait de ta vie? – chiamano voci nelle varie lingue collezionate errando per due continenti. Che hai fatto della tua vita, che hai fatto?
Pian piano, ponderatamente, ora che è compiuto il destino, m’inoltro tra le vedute del tempo andato,del mio secolo nel quale, e in nessun altro, mi fu detto di nascere, lavorare e lasciare un segno.
venerdì 26 giugno 2015
sea slumber song
( info ) |
Sea-birds are asleep,
The world forgets to weep,
Sea murmurs her soft slumber-song
On the shadowy sand
Of this elfin land;
I, the Mother mild,
Hush thee, oh my child,
Forget the voices wild!
Hush thee, oh my child,
Hush thee.
domenica 21 giugno 2015
La memoria di Elvira
![]() |
Elvira Sellerio |
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domenica 24 maggio 2015
Corradinosofìa

"E io allora immaginavo di essere il capo dei briganti che dovevano nascondersi per sfuggire ai soldati, e per tutta la camminata stavo perso nelle mie fantasie e nei miei tic e scoprivo richiami e segnali segreti dentro i canti degli uccelli, che se qualche piciorla mi parlava con le sue cazzate a manovella neppure me ne accorgevo.
Era la mia eterna voglia di abbandonare il sentiero battuto per scoprire intricate scorciatoie, non per arrivare prima ma per riuscire a smarrirmi in santa pace. "
giovedì 21 maggio 2015
l'agnello e l'entomologo

Me lo ricordo perfettamente. Era arrivata la primavera. L’aria era secca e come polverosa. La sera era fresca, ma conservava ancora il tiepido profumo del giorno: profumo di terra e delle foglie morte dell’autunno scaldate dal sole. L’agnello belava spaurito mentre attraversavo la Sybillegatan.
giovedì 7 maggio 2015
sabato 25 aprile 2015
- I racconti di papà - “ Ma ià prepriy bell quonn sim assaiy…”
Testo e disegni di Pierino, mio padre :)
Negli anni
Venti e fino al termine degli anni Trenta , nei Sassi di Matera tutto scorreva uguale, con l’andatura lenta
dei traini di ritorno dalla campagna;
questi, una volta a destinazione, venivano allineati sempre allo stesso modo,
lungo le pareti della strada, con le barre rivolte verso l’alto .

Di sera,
nelle giornate fredde, la famiglia si riuniva e i piedi di ognuno erano
poggiati sulla pedana di legno che circondava il braciere, mentre le mani erano
impegnate a sostenere il piattino con la “fedda rossa” cosparsa di olio: la
cena abituale.
mercoledì 15 aprile 2015
Benjamin Clementine
![]() |
fai click qui e qui |
Sono stato solo quasi tutta la mia vita. E’ stato naturale quando ero giovane. Non andavo molto d’accordo con i miei compagni, ero molto timido. I miei fratelli crescevano e vivevano le loro vite. I miei unici compagni erano i libri e la musica. Il trasferimento in Francia è stato un passo naturale per me. La gente mi chiedeva: “Ma come hai potuto lasciare la tua patria?”. Ma per me era una solitudine naturale, era anche positiva. Mi ha veramente formato. Alcune persone potrebbero impazzire, e anche io sono impazzito a volte, ma ho usato quella follia per creare.
da Le interviste di ondarock
martedì 7 aprile 2015
- Libri nei libri - Terra Santa a Terralba
lunedì 6 aprile 2015
domenica 29 marzo 2015
John Renbourn

1. "Judy"
2. "Beth's Blues"
3. "Song"
4. "Down on the Barge"
5. "John Henry (trad. arr. Renbourn)"
6. "Plainsong"
7. "Louisiana Blues (Muddy Waters)"
8. "Blue Bones (Renbourn, Bert Jansch)"
9. "Train Tune"
10. "Candy Man (trad. arr. Renbourn)"
11. "The Wildest Pig in Captivit
12. "National Seven"
13. "Motherless Children (trad. arr. Renbourn)"
14. "Winter is Gone (trad. arr. Renbourn)"
15. "Noah and Rabbit (Renbourn, Bert Jansch)"
domenica 22 marzo 2015
Sur la lecture
Senza dubbio l'amicizia, l'amicizia per gli individui, è cosa frivola, e la lettura è un'amicizia. Ma almeno è un'amicizia sincera, e il fatto che si rivolga a un morto, a un assente, le conferisce qualcosa di disinteressato, quasi di toccante.
È, per giunta, un' amicizia esente da tutto ciò che fa la bruttezza delle altre. Dato che altro non siamo, noi vivi, che morti non ancora entrati in servizio, tutte quelle cortesie, quei convenevoli da anticamera che chiamiamo deferenza, gratitudine, devozione, cui per giunta mescoliamo tante menzogne, sono cose sterili e faticose.
domenica 1 marzo 2015
rosa
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venerdì 27 febbraio 2015
città dell'uomo
«Nella millenaria civiltà della terra, il contadino guardando le stelle, poteva vedere Iddio, perché la terra, l’aria, l’acqua, esprimono in continuità uno slancio vitale… Per questo il mondo moderno, avendo rinchiuso l’uomo negli uffici, nelle fabbriche, vivendo nelle città tra l’asfalto delle strade e l’elevarsi delle gru e il rumore dei motori e il disordinato intrecciarsi dei veicoli, rassomiglia un poco ad una vasta, dinamica, assordante, ostile prigione dalla quale bisognerà, presto o tardi, evadere…» Adriano Olivetti, Città dell’Uomo
domenica 8 febbraio 2015
domenica 1 febbraio 2015
physis e gnosis
- Tutti ciurmadori, cerretani! - taglia corto- Quel Mesmer! La tinozza miracolosa! L'albero magnetico! (...) Tutto nasce dalla debolezza nervosa del soggetto!
(...) Commenta a bassa voce con Bertrand:
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