domenica 20 settembre 2015

Il suono del mare

Ho ascoltato la registrazione di una delle "Lezioni di musica", un programma di Radio3  ( info ).
 Il compositore Francesco Antonioni, conduttore della trasmissione, presentando  brani musicali di artisti diversi ma con lo stesso soggetto, il mare, ha messo in evidenza la presenza di elementi ricorrenti, se non di vere e proprie costanti, in questo tipo di  rappresentazione:
- la fissità dell' "immagine" musicale ( derivante dal mancato sviluppo del tema, che, diversamente dalla forma-sonata, viene solo variato ).
- la profondità del suono.
Tanti sono i musicisti che sono stati citati; alcuni li conoscevo già, come Britten, altri sono stati una piacevole scoperta, come Charles Valentin Alkan e John Luther Adams. 





4 commenti:

  1. Ad occhi chiusi è davvero bellissima..
    Maurizio

    RispondiElimina
  2. Sì! ( anche se io ho ascoltato in cuffia il podcast della trasmissione con gli occhi ben aperti, visto che ero di ritorno dalla scalata di piccolo rilievo:)
    Ciao, Maurizio! Un caro saluto:)

    RispondiElimina
  3. Io ascolto spesso Sei gradi. Faccio continue scoperte. Oggi con te Charles Valentin Alkan, vado a scovarlo. Adams sarà il prossimo. Non bisogna rischiare indigestione di piacere :*

    RispondiElimina
  4. Anch'io quando posso ascolto Sei gradi:)
    Spero tu sia più serena! ( ho letto il tuo post..)
    Un caro saluto e grazie per esserti fermata un po' qui:)

    RispondiElimina