Corradinosofìa

Il mondo è troppo piccolo e sotto controllo

"E io allora immaginavo di essere il capo dei briganti che dovevano nascondersi per sfuggire ai soldati, e per tutta la camminata stavo perso nelle mie fantasie e nei miei tic e scoprivo richiami e segnali segreti dentro i canti degli uccelli, che se qualche piciorla mi parlava con le sue cazzate a manovella neppure me ne accorgevo.
Era la mia eterna voglia di abbandonare il sentiero battuto per scoprire intricate scorciatoie, non per arrivare prima ma per riuscire a smarrirmi in santa pace. "


La cazzata di crescere

... " e lì per lì decido una volta per tutte che non mi va per niente giù, la cazzata di crescere normalozzo in un mondo così. Per estensione non mi va la cazzata di crescere in generale. Farò di tutto per evitarlo, porcodiaz. Devo riuscire a fregarli."


Manuale di sopravvivenza

" Ti porto a conoscere l'uomo più avaro del mondo" annunciò lo zio Dilvo. (...) "Da giovane" raccontò lo zio, " gli piaceva passare i pomeriggi al bar. Giocava e discuteva di politica e di calcio. Ma non consumava nulla. A meno che non offrisse qualcuno. Lui non offriva mai. Ogni tanto spariva. Ricompariva dopo un'ora. Andava a bere a casa. Costava meno".

"Che cesta di tazzo".
"Cosa?"
" Oh è per via di una nostra prof. nazista. Si chiama Durrenbauer-Dorfner però insegna italiano, e punisce severamente il turpiloquio, anche se ci sente in corridoio, all'intervallo. Così ci divertiamo a ingarbugliare le parolacce.
" Ho capito. Cesta di tazzo. come dire mezzo di perda".

" Come dire tiglio di froia".
" Caccia da fulo! "
" Paccia da firla! "

Diversamente stupidi

"Mi sono sempre andati a genio questi parenti piemontesi della mamma sull'anzianotto andante. (...)
L'unica cosa che mi convince poco (...)  è che quando parlano, oltre a Bastalà e Boia fàus, ripetono sempre "Fatti furbo". I furbi a me mi stan sul culo. Secondo me la furbizia è il contrario dell'intelligenza, è il lato disonesto della stupidità."


Correspondance

"Un'altra cosa che mi capita quando sono in sintonia con una persona - anche se non ricambia - è che questa sintonia unilaterale non fiorisce solo nel mio presente, non ramifica solo in speranze e progetti futuri, ma affonda le radici dentro il passato, in un rimuginare sotterraneo retroattivo e straziante. (..) immaginarmi cosa poteva fare lei a cinque anni quando io ne avevo solo due, lei che va all'asilo a tre anni mentre io sto a malapena nascendo, io obbligato dai bulli a mangiare l'erba del prato del Comune mentre lei a casa sta facendo i compiti di terza media..."


 Da Chiudi gli occhi e guarda di Nicola Pezzoli
 NEO. Edizioni  ( info )

Le immagini sono di Laura Scarpa ( sono tratte dal suo bellissimo blog, Caffè a colazione ) ( info )

I titoli dati ai passi del romanzo di Nicola sono miei