info ( qui e qui )
sabato 16 aprile 2016
domenica 10 aprile 2016
musei
"Nella mia vita ci furono varii periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità. Mai però tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze (...).
Augusta voleva veder tutto come se si fosse trovata in un viaggio d’istruzione. Non bastava mica essere stati a palazzo Pitti, ma bisognava passare per tutte quelle innumerevoli sale, fermandosi almeno per qualche istante dinanzi ad ogni opera d’arte.
Io rifiutai d’abbandonare la prima sala e non vidi altro, addossandomi la sola fatica di trovare dei pretesti alla mia infingardaggine. Passai una mezza giornata dinanzi ai ritratti dei fondatori di casa Medici e scopersi che somigliavano a Carnegie e Vanderbilt. Meraviglioso! Eppure erano della mia razza! Augusta non divideva la mia meraviglia. Sapeva che cosa fossero i Yankees, ma non ancora bene chi fossi io.
(...) essa dovette rinunziare ai musei. Le raccontai
che una volta al Louvre, m’imbizzarrii talmente in mezzo a tante opere d’arte, che fui in procinto
di mandare in pezzi la Venere. Rassegnata, Augusta disse:
– Meno male che i musei si incontrano in viaggio di nozze eppoi mai più !
Infatti nella vita manca la monotonia dei musei. Passano i giorni capaci di
cornice, ma sono ricchi di suoni che frastornano eppoi oltre che di linee e di colori anche di vera
luce, di quella che scotta e perciò non annoia."
Italo Svevo, La coscienza di Zeno
domenica 13 marzo 2016
Pontormo
G. Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori
Per saperne di più fai click qui ( blog "Abbracci e pop corn" )
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Pontormo
domenica 31 gennaio 2016
domenica 17 gennaio 2016
sabato 16 gennaio 2016
giovedì 19 novembre 2015
David Sylvian, Orpheus

The wind blows hard
Pulls these clothes around
I harbour all the same worries as most
The temptations to leave or to give up the ghost
I wrestle with an outlook on life
That shifts between darkness and shadowy light
I struggle with words for fear that they'll hear
But orpheus sleeps on his back still dead to the world.... ( qui )
domenica 15 novembre 2015
Il figlio di Poros e Penia
" Dirò invece il discorso su Amore che ho ascoltato una volta da una donna di Mantinea, di nome Diotima, la quale era dotta su questa e molte altre questioni. Facendo fare dei sacrifici agli Ateniesi prima della peste, ritardò l’epidemia di dieci anni; e fu proprio lei che mi istruí nelle cose d’amore ... "
Platone, Simposio
venerdì 16 ottobre 2015
la compagna perduta
da Pagine di un lungo DIARIO di Giuseppe Bevilacqua
casa editrice Le Lettere
Oggi ascoltavo la terza di Brahms in una esecuzione di Otto Klemperer. Al poco allegretto in Do minore, con le sue volute di malinconico e dolce abbandono, ho visto improvvisamente il profilo di una ragazza: un ricordo che era sepolto da parecchi decenni e che ora si correda di tutte le circostanze. Ero alla Fenice, in loggione. Non ricordo chi era sul podio quella sera. Nella fila davanti, sulla sinistra, era - poco più che adolescente com'ero io - una ragazza dai capelli bruni che ogni tanto si volgeva a sussurrare qualcosa all'amica che stava alla sua destra; sicché vedevo benissimo il profilo, e talvolta anche l'intero viso. L'ho rivisto oggi in tutto il suo fascino per me incomprensibile. C'era come una totale armonia tra esso e la musica che stavamo ascoltando. E siccome, questa ragazza ed io, l'ascoltavamo insieme, era come se il nostro respiro e i nostri battiti di cuore andassero insieme. Lei non si volse mai, non mi vide. Ma io so ancora di aver pensato: questa potrebbe essere la compagna della mia vita. Con Brahms si chiuse il concerto. Uscii come stordito, lei si perse subito tra la folla; e del resto io neppure tentai di seguirla, di vederla meglio. Ero tutto compreso dalla suggestione di quel viso, come rapito in un sogno ad occhi aperti.
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fotogramma di "Prima della rivoluzione" Di B. Bertolucci ( qui ) |
domenica 4 ottobre 2015
Gurre-lieder
Il nome di Arnold Schönberg si associa solitamente alla musica dodecafonica, ma il nuovo sistema a cui il musicista dà vita è un punto d’approdo al quale giunge dopo aver scritto musica tonale. Con i Gurrelieder ( Gurre è il nome di un castello in Danimarca ), il musicista si mantiene fedele alla tradizione ( Brahms e Wagner soprattutto ) ma, nell'ultima parte dell'opera, inizia a superarla. I testi, tradotti e messi in musica, sono quelli del danese Jens Peter Jacobsen che racconta l’amore infelice di Tove e del re Waldemar. Ad accentuare il carattere tardo romantico della composizione e l’impossibilità per i due innamorati di vivere insieme -sono infatti ostacolati dalla regina che, spinta dalla gelosia determina la morte di Tove- , interviene la scelta di Schoenberg di non prevedere per i due amanti neanche un duetto.
domenica 20 settembre 2015
Il suono del mare
Ho ascoltato la registrazione di una delle "Lezioni di musica", un programma di Radio3 ( info ).
Il compositore Francesco Antonioni, conduttore della trasmissione, presentando brani musicali di artisti diversi ma con lo stesso soggetto, il mare, ha messo in evidenza la presenza di elementi ricorrenti, se non di vere e proprie costanti, in questo tipo di rappresentazione:
- la fissità dell' "immagine" musicale ( derivante dal mancato sviluppo del tema, che, diversamente dalla forma-sonata, viene solo variato ).
- la profondità del suono.
Tanti sono i musicisti che sono stati citati; alcuni li conoscevo già, come Britten, altri sono stati una piacevole scoperta, come Charles Valentin Alkan e John Luther Adams.
Il compositore Francesco Antonioni, conduttore della trasmissione, presentando brani musicali di artisti diversi ma con lo stesso soggetto, il mare, ha messo in evidenza la presenza di elementi ricorrenti, se non di vere e proprie costanti, in questo tipo di rappresentazione:
- la fissità dell' "immagine" musicale ( derivante dal mancato sviluppo del tema, che, diversamente dalla forma-sonata, viene solo variato ).
- la profondità del suono.
Tanti sono i musicisti che sono stati citati; alcuni li conoscevo già, come Britten, altri sono stati una piacevole scoperta, come Charles Valentin Alkan e John Luther Adams.
giovedì 10 settembre 2015
Thule
Nel Faust, Margherita, cantando "Il re di Thule", una ballata di Goethe, scopre, nell'armadio della sua cameretta, uno scrigno nascosto da Mefistofele. Faust, con il dono, tenta di vincere la resistenza che Margherita oppone alla sua corte.
Ne L'ineluttabile di Theodor Fontane - un romanzo che, per l'analisi che viene fatta di un rapporto di coppia, ricorda un'altra opera di Goethe, Le affinità elettive - compare, in due passi, un riferimento a Thule, la mitica terra di fuoco e ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai. Come nella ballata cantata da Margherita, nel romanzo di Fontane il senso di perdita e di impotenza nei confronti del precipitare degli eventi verso la catastrofe è molto forte e, come nella ballata di Goethe, l'ultima immagine è quella del mare a cui si consegna qualcosa per sempre.
lunedì 24 agosto 2015
Silouans Song
Da Anime baltiche di Jann Brokken ed. Iperborea
Traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Di Palermo
Assisto a un concerto nella Niguliste kirik, la chiesa luterana di San Nicola nel centro di Tallin. (...)
Ancora una volta mi colpisce quanto le melodie di Pärt siano semplici e trascinanti, cupe e al tempo stesso consolatorie. Usa i silenzi con una sapienza straordinaria: ha il coraggio di non far sentir niente per una, due, tre battute, così la nota che segue ha l'effetto di una scossa elettrica. Si ha l'impressione di sentire musica anche tra le note.
Quella sera nella Niguliste kirik vengono eseguiti Orient & Occident e Silouans Song. Fuori nevica, dentro il pubblico è come ipnotizzato. Di colpo mi torna in mente un episodio della mia giovinezza a cui non avevo mai più pensato. Una notte mi ero svegliato in lacrime perchè in sogno avevo sentito una musica che qui sulla terra non esisteva. Talmente bella che da quella volta non avevo smesso di cercare che genere di musica fosse esattamente. Ascoltando Silouans Song in quella chiesa di Tallin, mi viene da chiedermi se non sia la musica del mio sogno.
Traduzione di Claudia Cozzi e Claudia Di Palermo
Assisto a un concerto nella Niguliste kirik, la chiesa luterana di San Nicola nel centro di Tallin. (...)
Ancora una volta mi colpisce quanto le melodie di Pärt siano semplici e trascinanti, cupe e al tempo stesso consolatorie. Usa i silenzi con una sapienza straordinaria: ha il coraggio di non far sentir niente per una, due, tre battute, così la nota che segue ha l'effetto di una scossa elettrica. Si ha l'impressione di sentire musica anche tra le note.
Quella sera nella Niguliste kirik vengono eseguiti Orient & Occident e Silouans Song. Fuori nevica, dentro il pubblico è come ipnotizzato. Di colpo mi torna in mente un episodio della mia giovinezza a cui non avevo mai più pensato. Una notte mi ero svegliato in lacrime perchè in sogno avevo sentito una musica che qui sulla terra non esisteva. Talmente bella che da quella volta non avevo smesso di cercare che genere di musica fosse esattamente. Ascoltando Silouans Song in quella chiesa di Tallin, mi viene da chiedermi se non sia la musica del mio sogno.
giovedì 20 agosto 2015
La scarpa di gomma di Romain

Lei aveva otto anni e si chiamava Valentina. Potrei descriverla a lungo e fino a perdere la parola, e se avessi la voce non la smetterei di cantare la sua bellezza e la sua dolcezza. Era una brunetta con gli occhi chiari, mirabilmente ben fatta, vestita di bianco e con una palla in mano.
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domenica 2 agosto 2015
Sono il bambino, sono il vecchio
Sono il bambino che riceve la Prima Comunione a Vilna, e dopo beve cacao offerto da zelanti signore cattoliche.
Sono il vecchio che ricorda quel mattino di giugno: euforia d’esser senza peccato, bianche tovaglie e sole su vasi pieni di peonie.
Qu’as tu fait, qu’as tu fait de ta vie? – chiamano voci nelle varie lingue collezionate errando per due continenti. Che hai fatto della tua vita, che hai fatto?
Pian piano, ponderatamente, ora che è compiuto il destino, m’inoltro tra le vedute del tempo andato,del mio secolo nel quale, e in nessun altro, mi fu detto di nascere, lavorare e lasciare un segno.
Sono il vecchio che ricorda quel mattino di giugno: euforia d’esser senza peccato, bianche tovaglie e sole su vasi pieni di peonie.
Qu’as tu fait, qu’as tu fait de ta vie? – chiamano voci nelle varie lingue collezionate errando per due continenti. Che hai fatto della tua vita, che hai fatto?
Pian piano, ponderatamente, ora che è compiuto il destino, m’inoltro tra le vedute del tempo andato,del mio secolo nel quale, e in nessun altro, mi fu detto di nascere, lavorare e lasciare un segno.
venerdì 26 giugno 2015
sea slumber song
( info ) |
Sea-birds are asleep,
The world forgets to weep,
Sea murmurs her soft slumber-song
On the shadowy sand
Of this elfin land;
I, the Mother mild,
Hush thee, oh my child,
Forget the voices wild!
Hush thee, oh my child,
Hush thee.
domenica 21 giugno 2015
La memoria di Elvira
![]() |
Elvira Sellerio |
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domenica 24 maggio 2015
Corradinosofìa

"E io allora immaginavo di essere il capo dei briganti che dovevano nascondersi per sfuggire ai soldati, e per tutta la camminata stavo perso nelle mie fantasie e nei miei tic e scoprivo richiami e segnali segreti dentro i canti degli uccelli, che se qualche piciorla mi parlava con le sue cazzate a manovella neppure me ne accorgevo.
Era la mia eterna voglia di abbandonare il sentiero battuto per scoprire intricate scorciatoie, non per arrivare prima ma per riuscire a smarrirmi in santa pace. "
giovedì 21 maggio 2015
l'agnello e l'entomologo

Me lo ricordo perfettamente. Era arrivata la primavera. L’aria era secca e come polverosa. La sera era fresca, ma conservava ancora il tiepido profumo del giorno: profumo di terra e delle foglie morte dell’autunno scaldate dal sole. L’agnello belava spaurito mentre attraversavo la Sybillegatan.
giovedì 7 maggio 2015
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