domenica 2 gennaio 2011

Fatehpur Sikri







C'è accanto ad Agra, a una ventina di miglia, una città morta, costruita dai dominatori mussulmani, e subito abbandonata, per l'aridità dei dintorni. E' rimasta intatta. Un largo cerchio di mura rossicce cinge tutt'intorno, in un largo anello,  la campagna, e qualche miserando villaggio sorto in tempi recenti. Nel centro, sopra le gobbe irregolari di un colle, è costruito il centro della città, a sua volta circondato da alte mura. Tutto di mattoni rossicci, con qua e là merletti di arabeschi di marmo.
Non nascondo la mia attrazione per queste città morte e intatte, cioè per le architetture pure. Spesso le sogno. e provo per esse un trasporto quasi sessuale. Era stupendo. Non mi ci sarei mai staccato. C'era la moschea, in un vasto cortile tutto pavimentato di mattoni rossicci, con in mezzo la vasca orlata di marmo, e un grande, stupendo e statico albero verde : la moschea era solo un ghirigoro, un pazzo ricamo di marmo ingiallito per la vecchiezza, con vene di consunzione e biancori di freschezza. 






Da  L'odore dell'India di Pier Paolo Pasolini  ed. Guanda 















Qui qualcosa su Fathepur Sikri


























14 commenti:

  1. carissimma, un po' ti invidio per questi viaggi stupendi che fai.
    ma infine mi lascio bastare la suggestività dei tuoi racconti e delle tue foto.
    come sempre apprezzo moltissimo la scelta della tua musica.
    buon 2011
    un abbraccio
    cri

    RispondiElimina
  2. Amo l'India e tutta l'energia spirituale che comunica
    inoltre mi sento sulla stessa tua lunghezza d'onda nell'apprezzare questi posti avvolti da un'atmosfera magica!
    La musica che hai sceltro non mi stancherei mai di ascoltarla e di farla entrare dentro di me!
    Baci Giacynta cara e buon'inizio!!!

    RispondiElimina
  3. Non pretendo di provare le stesse sensazioni di Pasolini, né tantomeno di saper descrivere alla sua eccelsa maniera, ma di sicuro quella città, quei monumenti, quella cultura, che fanno andare con il pensiero ad altri similari tesori dell'arte e dellea storia, rappresentano un unicum. Benché probabili testimoni di tante tragedie delle umane vicende. Un abbraccio e ... Buon Anno!

    RispondiElimina
  4. Straordinario libro per una terra unica...grazie per le magnifiche immagini ed un sereno 2011!
    :-)

    RispondiElimina
  5. Che fascino le città morte, e che fascino l'India! Se poi me le metti insieme, e dài la parola nientemeno che a Pasolini...
    Grandissima come sempre. Come si sta bene qui, con questa musica delicata in sottofondo...
    Un bacio.

    RispondiElimina
  6. CHE COSA SONO LE NUVOLE? :
    http://www.youtube.com/watch?v=iIc-isA2uwA

    buona settimana
    Alby e Ivonne

    RispondiElimina
  7. Terra di mistero, amore, infinitamente colorata, profonda e...di follia.
    Sono attratto e anche spaventato, dalle tante contraddizioni di questo grande Paese, ma inevitabilmente affascinante!
    Ciao Giacynta, buon 2011!

    RispondiElimina
  8. @Cristina
    I viaggi migliori continuano ad essere quelli della mente, indipendentemente dal fatto di essere o meno in un determinato luogo... Bacioni e grazie per le belle parole che mi riservi sempre!

    @Cristina
    Ho ritrovato nel libro di PPP ed in quello di Tabucchi ( Viaggi di altri viaggi ) constatazioni molto simili sulla spiritualità e la mitezza degli indiani. A Varanasi questo carattere è più spiccato che altrove, forse perchè hai davvero l'impressione che l'attaccamento alla "materia" si riduca a zero. Grazie, un bacio.

    @ Adriano
    Mi è capitato di andaci mentre pioveva. Un paradosso, visto che , dopo poco tempo dalla sua costruzione, la città sembra sia stata abbandonata proprio per l'aridità del sito. Più che una città fantasma, ovvero una parvenza di qualcosa che c'è stato, mi è sembrata un non luogo, un'utopia, un concetto di luogo.
    Il mio abbraccio per te, invece, è assolutamente reale!

    @Amatamari
    Sei troppo buona, conosco la tua bravura! Ti ringrazio e ti auguro a mia volta le cose più belle!

    @I tuoi commenti mi riscaldano l'anima, Nicky. Spero di continuare a farti trovare un ambientino sempre confortevole e piacevole! Un bacio

    Ivonne e Alby
    @Grazie, carissimi, è un'opera che apprezzo molto. Totò nei panni di Jago, poi! Poesia.

    @Gianni
    L'idea di andare in India mi ha sempre procurato inquietudine, probabilmente per motivi simili ai tuoi...
    Resta il fatto che al turista occidentale molta della realtà del posto sfugge completamente, in particolare gli aspetti più contraddittori e difficili da metabolizzare ( in tutti i sensi ).
    Grazie della tua presenza. Un bacio e auguri!

    RispondiElimina
  9. Non mi sento ancora spiritualmente pronta per l’India. Forse perché, come tu stessa fai notare, associo il Paese ad una diversa filosofia, ad una realtà così lontana dalla nostra mentalità che, non so… Una via di mezzo tra l’inquietudine e la paura di non capire.
    Inizierò dal leggere “L’odore dell’India”.
    Ti auguro un anno di splendidi viaggi!
    Barbara

    RispondiElimina
  10. Il fatto è che una volta lì, capisci che non c'è niente da capire, che le cose, come al solito, sono più semplici di quanto immaginiamo. Grazie Barbara per l'augurio che mi fai. Anche per te le cose più belle, in particolare, ciò che hai auspiscato nel tuo ultimo post... Bacio.

    RispondiElimina
  11. Ma che bello qui.
    E come si sta bene, tra ricordi e suggestioni di viaggio e letteratura.
    Tornerò spesso!

    RispondiElimina
  12. Grazie Duck! Anch'io mi trovo bene nel tuo blog...
    A presto!

    RispondiElimina
  13. Non sapevo che Pasolini avesse scritto sull'India. Devo trovare questo libro!
    Grazie per i suggerimenti, sempre splendidi.

    RispondiElimina
  14. Ciao, Nela cara! L'ho trovato per caso. E' il resoconto del viaggio fatto insieme ad Alberto Moravia ed Elsa Morante. Anche Moravia ha pubblicato un libro su quell'esperienza.
    Bacio.

    RispondiElimina