mercoledì 29 agosto 2012

commedia volante

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Il Mattatoio sospeso ( Qui )

Guappecartò ( Qui )

domenica 26 agosto 2012

Fuori e dentro il ventre del leviatano


                                                                     
Il gioco


Appena misi piede nella cella  mi dissi: ecco, ci siamo, da questo momento dovrai vivere qui, vecchio mio. I confini del mio mondo si erano ristretti, ma ero ancora vivo, e finchè sarei riuscito a respirare e a scoreggiare e a usare il cervello, che importanza aveva dov'ero?
- Strano.
- No, non era strano. E' come la vecchia storiella di Henry Youngman. Il marito torna a casa, entra in soggiorno e vede un sigaro acceso nel portacenere. Chiede alla moglie cosa sta succedendo, ma lei fa finta di non sapere niente. Ancora sospettoso, il marito comincia a perlustrare tutta la casa. Arrivato in camera da letto apre il proprio armadio e ci trova uno sconosciuto. " Che ci fa nel mio armadio?" chiede il marito. "Non lo so" balbetta  lo sconosciuto, tutto tremante e sudato. " tutti dobbiamo pur stare da qualche parte."

mercoledì 22 agosto 2012

Sweeney Todd e Mrs. Lovett al mare

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da Sweeney Todd di Tim Burton


Sweeney Todd, l' esangue barbiere dalla lama insanguinata, nasce nel 1846 dalla fantasia di Thomas Peckett Prest ( The string of pearl : a romance ) e cresce nella fama quando la sua storia viene rappresentata a teatro col sottotitolo The demon barber of Fleet street. La sua popolarità non scema col nuovo secolo, infatti  continua a tagliar gole in film e telefilm.
Nel 1978 Christopher Bond dà la sua versione dei fatti e a  Sweeney un movente : il barbiere uccide spinto dalla vendetta. 
Nel 1979, Stephen Sondheim realizza un musical e fa cantare Sweeney.  Angela Landsbury interpreta la parte di Mrs. Lovett, la fornaia, che, complice di Sweeney,  "trasforma" le vittime del barbiere in ripieno ( sembra molto gustoso, dalla fila che si forma dinanzi al suo negozio ) per i suoi pasticci di carne.

lunedì 20 agosto 2012

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sabato 18 agosto 2012

( 2 ) E' la passione come vino carminativo...

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- Carminativo, - disse Denis attardandosi amorosamente sulle sillabe, - carminativo. Io pensavo vagamente che ciò avesse qualche relazione con carmen-carminis, o, più vagamente ancora, con caro-carnis e i suoi derivati, come carnevale e carnagione. Carminativo...idea di canto, idea di carne, rosa e calda, evocazione di gioie della mezza quaresima e delle feste mascherate di Venezia. Carminativo... calore, ardore, intima fioritura, tutto era in questa parola. Invece...

- Torniamo a bomba, mio caro Denis, - protestò il signor Scogan. - Torniamo a bomba.
- Ebbene, l'altro giorno stavo scrivendo una poesia, - disse Denis, - una poesia sugli effetti dell'amore.
- L'hanno fatto altri prima di lei, - disse il signor Scogan. -  Non c'è da vergognarsene.
- Io volevo esprimere l'idea, - continuò Denis, - che gli effetti dell'amore sono simili a quelli del vino, e che Eros ci ubriaca quanto Bacco. l'amore, per esempio, è essenzialmente carminativo. Ci dà un senso di calore, di scottatura.

venerdì 17 agosto 2012

carminativo ( 1 )

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E' una tale soffererenza, -continuò Denis, - il fatto che le parole non significhino sempre quello che dovrebbero significare. Non è molto, per esempio, che io ebbi tutta una poesia rovinata dal fatto che "carminativo" non significa quello che dovrebbe significare. Carminativo è una parola adorabile, non è vero?
- Magnifica - acconsentì il signor Scogan. - E che cosa significa?
- E' una parola che tenevo in serbo gelosamente dalla mia più tenera infanzia, disse Denis. - Tesoreggiata e amata. Quando avevo un raffreddore mi davano dell'olio di cannella - una cosa affatto inutile, ma non sgradevole. Era versato a gocce da certe piccole bottigliette, liquore d'oro, aspro e ardente. Sull'etichetta erano enumerate le sue virtù, tra cui quella di essere carminativo al massimo grado. Quella parola mi piaceva. "Com'è carminativo" dicevo tutte le volte che ne prendevo.Quella parola pareva esprimere così bene quel senso di calore interno, quel fuoco, quella - come dire? - soddisfazione fisica che seguiva l'ingerimento d'una pozione di cannella. Più tardi quando scoprii l'alcool, la parola "carminativo" mi servì a descrivere quell'ardore simile, ma più nobile, più spirituale, ch'evoca il vino, non solo nel corpo ma anche nell'anima. Le virtù carminative del borgogna, del rhum, del vecchio brandy, del lachryma-christi, del marsala, dell'aleatico, dello stout, del gin, dello champagne, del bordeaux, del vino nuovo delle vendemmie toscane, io le paragonavo, le classificavo. Il marsala è un carminativo rosa e soffice; il gin punge e rinfresca riscaldando. Avevo tutta una tabella di valori carminativi. E ora... - Denis distese le mani, con le palme aperte, avvilito. - Ora so che cosa carminativo significhi realmente.
- Ebbene, che cosa significa?- domandò il signor Scogan un po' spazientito.
- Carminativo, - disse Denis attardandosi amorosamente sulle sillabe, - carminativo. 

Aldous Huxley, Giallo cromo ed. Einaudi


continua...

lunedì 13 agosto 2012

Arvo Part





Arvo da bambino inizia a suonare avendo a disposizione un numero limitato di note:  il pianoforte su cui si esercita ha la parte centrale della tastiera difettosa. La mancanza è profetica: anticipa lo stile personalissimo che il musicista maturerà a partire dalla metà degli  anni Settanta, quando ridurrà all’essenziale gli elementi di cui disporre nelle composizioni . Il nome di Part è oggi associato ai lunghi intervalli di silenzio che preparano chi ascolta ad accogliere il suono nel suo nitore, nel suo valore puro.
Ad esercitare una forte influenza sul musicista è la monodia, la polifonia primitiva.Ho scoperto che è sufficiente una singola nota, suonata con grazia “

sabato 11 agosto 2012

Tallinn ( 3 ) - Musica, sopra ogni cosa

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I concerti


Heli Ernitz e Ave Kruup

Nella sala da concerti della Casa delle Teste nere eravamo solo in due, forse  tre. Turisti, intendo.  Gli altri ( un centinaio ) erano del posto. Me ne sono accorta  alla fine del concerto, quando la pianista e l'oboista si sono ritirate in un'altra stanza e, rapidamente,  le persone presenti in sala hanno formato una  fila, tirando fuori dalle borse, e non so da dove altro, piccole scatole di cioccolatini, fiori di carta e non, peluche e manufatti di ogni sorta da donare alle musiciste. Mi sono accodata anch'io, per poi battere in ritirata nei pressi delle sorridenti esecutrici ( the shame of it ! ).



mercoledì 8 agosto 2012

Tallinn ( 2 )



Nuku e Kumu










Percorro un  ponte di vetro ( o plexigas ? ). Un ragno incombe, appeso al suo filo sottile.