The big fish è uno dei miei film preferiti (non mento vedi il mio profilo)è così visionario che a volte solo certi post di giardi(link inclusi) mi danno la stessa sensazione immaginifica
Quant'è vera, per gli umani, quella cosa iniziale sui pesci: vorrebbero miniaturizzarci e farci vivere in bocce grandi quanto una goccia, per esigenze di profitto e kompetitività. Puah! Ma io malsopporto questi nani e cerco la compagnia dei Giganti. Ma io dico meglio Balena Estinta che plancton vivo!
Cara Giacynta, grazie per aver proposto questo film. La mia riflessione? "A furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa quelle storie" ci sono alcuni che si comportano così e non sempre godono della mia stima perchè la percezione del soggettivo si distoce a seconda del grado di moralità o di intelligenza Buona settimana
- Ti credo, Amanda cara, se così non fosse, non ci saremmo incrociate... :-)))
- Nicola: ho postato il video proprio per quella sequenza iniziale... A proposito... bacio gigante, su misura per balenottero :-)))
- Zicin : penso che il "problema" che tu poni vada oltre le intenzioni del regista del film. Burton ritengo voglia mettere in gioco, essenzialmente, la cosiddetta realtà "oggettiva". A volte stentiamo a prendere atto che quest'ultima è provvisoria, relativa al sistema di riferimento, non meno della verità individuale e, soprattutto , spesso, non dà risposte ai bisogni dell'uomo. Chiaramente il problema della libera espressione individuale ne pone mille altri, ma non penso che Burton volesse affrontarlo in toto. Grazie!
- Pim: Sono io che ringrazio te: mi piace stare in buona compagnia ...
- Norberto : Ci sono sequenze stupefacenti. Penso alla rappresentazione del paesello di Spectra, dove regna l'armonia ( ma ci si annoia perchè non ci sono stimoli per l'immaginazione, in quanto tutto è perfetto )e alla genialata delle scarpe sospese al filo, quasi a rimarcare che dove non c'è penuria, bisogno, sofferenza, non c'è neanche azione e creazione. Ho sempre pensato che l'immaginazione sia tanto più fervida quanto più la realtà è vista insoddisfacente, non a nostra misura. Penso che il film sia soprattutto rivolto a rimarcare questo. A presto, spero!
Film particolare, che mi ha colpito molto. E sono convinta che tu abbia ragione, Giacinta, quando avanzi l'ipotesi che l'immaginazione sia tanto più attiva quanto più la realtà circostante offre poche soddisfazioni. La mia fervida fantasia mi ha salvata, da bambina, permettendomi di ricreare, in parte, un mondo e una realtà che fossero più a misura mia (poi, certo, ho dovuto districarmi nel complesso intreccio di realtà e mistificazione che in certi campi della mia vita si era fatto inestricabile, ma credo sia stato un prezzo equo da pagare, anche se alto). Per questo ho molto amato, per esempio, un film come Le fabuleux destin d'Amélie Poulain. Che bello passare da te e trovare tanti spunti interessanti di riflessione. Grazie e buona giornata!
- Nela: adoro te ed il tuo meraviglioso blog, adoro lasciarmi lusingare da una nomination e, soprattutto, capire che quanto faccio sia da te apprezzato, ma ho un'avversione viscerale per le punizioni, e, dunque, per il loro contrario, i premi. Ritiro molto volentieri l'affetto e la considerazione che mi dimostri, così come mi è successo di fare in passato con cari amici di blog che hanno voluto come te attestarmi la loro simpatia. Ti ringrazio ancora! Un bacione!
-Duck : grazie davvero per l'amicizia che mi dimostri! Nel primo commento che hai lasciato su questo blog mi hai detto che non credi al caso...
Per evitare di raccontare pubblicamente dettagli del mio privato ( che tanto esclusivo non è, visto che nel mio orizzonte personale ci sono altre persone che si vedrebbero, loro malgrado, chiamate in causa), mi affido ad un'espressione classica :
similia cum similibus! Un bacio.
P.S. C'è un post intitolato " altre finestre" ( sotto la voce dizionario ) in cui ho inserito Amelie!
Si. certo, cara Giacynta, concordo... Ero oltre il film... Una mia riflessione... sui tempi che corrono e... su alcuni personaggi della scena politica. Volo pindarico??? Buona giornata
The big fish è uno dei miei film preferiti (non mento vedi il mio profilo)è così visionario che a volte solo certi post di giardi(link inclusi) mi danno la stessa sensazione immaginifica
RispondiEliminaQuant'è vera, per gli umani, quella cosa iniziale sui pesci: vorrebbero miniaturizzarci e farci vivere in bocce grandi quanto una goccia, per esigenze di profitto e kompetitività. Puah! Ma io malsopporto questi nani e cerco la compagnia dei Giganti. Ma io dico meglio Balena Estinta che plancton vivo!
RispondiEliminaCara Giacynta,
RispondiEliminagrazie per aver proposto questo film.
La mia riflessione?
"A furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa quelle storie" ci sono alcuni che si comportano così e non sempre godono della mia stima perchè la percezione del soggettivo si distoce a seconda del grado di moralità o di intelligenza
Buona settimana
Grazie per avermi linkato! :-)
RispondiEliminaGran bel film.
RispondiElimina- Ti credo, Amanda cara, se così non fosse, non ci saremmo incrociate... :-)))
RispondiElimina- Nicola: ho postato il video proprio per quella sequenza iniziale... A proposito... bacio gigante, su misura per balenottero :-)))
- Zicin : penso che il "problema" che tu poni vada oltre le intenzioni del regista del film. Burton ritengo voglia mettere in gioco, essenzialmente, la cosiddetta realtà "oggettiva". A volte stentiamo a prendere atto che quest'ultima è provvisoria, relativa al sistema di riferimento, non meno della verità individuale e, soprattutto , spesso, non dà risposte ai bisogni dell'uomo. Chiaramente il problema della libera espressione individuale ne pone mille altri, ma non penso che Burton volesse affrontarlo in toto. Grazie!
- Pim: Sono io che ringrazio te: mi piace stare in buona compagnia ...
- Norberto : Ci sono sequenze stupefacenti. Penso alla rappresentazione del paesello di Spectra, dove regna l'armonia ( ma ci si annoia perchè non ci sono stimoli per l'immaginazione, in quanto tutto è perfetto )e alla genialata delle scarpe sospese al filo, quasi a rimarcare che dove non c'è penuria, bisogno, sofferenza, non c'è neanche azione e creazione. Ho sempre pensato che l'immaginazione sia tanto più fervida quanto più la realtà è vista insoddisfacente, non a nostra misura. Penso che il film sia soprattutto rivolto a rimarcare questo. A presto, spero!
Non ci provo neppure a parlare di cose che non conosco. Ma volevo che lo sapessi!
RispondiElimina- Pensa un pò, ho fatto un commento simile al tuo su un altro blog... Bacione!
RispondiEliminaP.S.
Il film, però, dovrebbe piacerti...
Che ne dici di ricevere un Sunshine Award?
RispondiEliminaEccolo mia cara!
http://gialli-e-geografie.blogspot.com/2011/01/sunshine-award.html
Bye&besos
Film particolare, che mi ha colpito molto.
RispondiEliminaE sono convinta che tu abbia ragione, Giacinta, quando avanzi l'ipotesi che l'immaginazione sia tanto più attiva quanto più la realtà circostante offre poche soddisfazioni.
La mia fervida fantasia mi ha salvata, da bambina, permettendomi di ricreare, in parte, un mondo e una realtà che fossero più a misura mia (poi, certo, ho dovuto districarmi nel complesso intreccio di realtà e mistificazione che in certi campi della mia vita si era fatto inestricabile, ma credo sia stato un prezzo equo da pagare, anche se alto).
Per questo ho molto amato, per esempio, un film come Le fabuleux destin d'Amélie Poulain.
Che bello passare da te e trovare tanti spunti interessanti di riflessione. Grazie e buona giornata!
- Nela: adoro te ed il tuo meraviglioso blog, adoro lasciarmi lusingare da una nomination e, soprattutto, capire che quanto faccio sia da te apprezzato, ma ho un'avversione viscerale per le punizioni, e, dunque, per il loro contrario, i premi. Ritiro molto volentieri l'affetto e la considerazione che mi dimostri, così come mi è successo di fare in passato con cari amici di blog che hanno voluto come te attestarmi la loro simpatia. Ti ringrazio ancora! Un bacione!
RispondiElimina-Duck : grazie davvero per l'amicizia che mi dimostri! Nel primo commento che hai lasciato su questo blog mi hai detto che non credi al caso...
Per evitare di raccontare pubblicamente dettagli del mio privato ( che tanto esclusivo non è, visto che nel mio orizzonte personale ci sono altre persone che si vedrebbero, loro malgrado, chiamate in causa), mi affido ad un'espressione classica :
similia cum similibus! Un bacio.
P.S.
C'è un post intitolato " altre finestre" ( sotto la voce dizionario ) in cui ho inserito Amelie!
che film sognante !
RispondiEliminaSi.
RispondiEliminacerto, cara Giacynta, concordo...
Ero oltre il film...
Una mia riflessione... sui tempi che corrono e... su alcuni personaggi della scena politica.
Volo pindarico???
Buona giornata
- Antonio: si, pensa, piace persino a Treseghè:-))))))))))
RispondiElimina- Zicin: avrei dovuto intuirlo, carissima! :-))))))))
Big fish un film eccezionale, le storie, la vita, le storie della vita e la vita che diventa storia.
RispondiEliminahttp://misiamistrani.blogspot.com/
@ilMaltese: Ciao! Contenta che tu sia approdato qui! A presto, spero.
RispondiEliminaGiacinta