Mikalojus Konstantinas Čiurlionis 1875-1911 morì giovane e non fece in tempo a decidersi se fosse un pittore o un musicista.
In ambedue i campi fu un genio visionario ed è facile individuare nei suoi lavori un' affinità tra accordi cromatici e accordi sonori. Dopo la sua scomparsa, il poeta simbolista russo Vjačeslav Ivanov scrisse che
"La sua vita era rimasta impigliata nei filamenti della coda di un'apocalittica cometa che lo attirava e rapiva via dalla terra. "
Ci si ritrova di fronte alla rappresentazione di un "simbolismo ascensionale": (...) torri e rocche immaginarie che si addensano come riflessi visivi, città luminose, recinte di aeree barriere, che appaiono come residenze solari ( ...) ponti e chimeriche strutture, velati ricordi della civiltà industriale che vengono percorsi da schiere di angeli ...
Nella tradizione lituana il serpente non aveva la connotazione negativa datagli dalla simbologia cristiana. Il serpente veniva collegato alla fertilità della terra . Per Čiurlionis la forma serpentina allude alle correnti cosmiche, all'influenza reciproca delle energie terresti e celesti. il serpente è germe ordinatore dello zodiaco e traccia dell'asse del mondo, icona della ciclica creazione universale, come per i Caldei che avevano un unico vocabolo per indicare Serpente e Vita.
Čiurlionis è un artista lituano che ho iniziato a conoscere grazie alla lettura di un bellissimo libro di Francesco Cataluccio, "Vado a vedere se di là è meglio", da cui sono tratte le parti in corsivo pubblicate in questo post.
A destra del post, nell' I pod, una selezione delle composizioni musicali di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis
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Ho sempre detto che qui da te si possono fare scoperte che ti lasciano a bocca a perta, ma questa è davvero prodigiosa... Devi volere proprio tanto bene, all'arte e agli artisti! Senza di te questi quadri non li avrei visti nemmeno vivendo dieci vite...
RispondiEliminaGrazie, e ciao!
Magnifico! Grazie davvero per questa ricchezza che doni...andrò ad approfondire questo personaggio interessante.
RispondiEliminaanche le musiche... prendono!
RispondiEliminaciao
mi hai messo voglia di andare a palazzo reale, ma è ancora aperta la mostra?
RispondiEliminaNon credo al caso e alle combinazioni, dunque non sono affatto stupita di trovare in questo tuo bel blog, appena scoperto, l'ennesimo richiamo a Ciurlionis. Il mio amico Claudio, reduce dalla visita alla sua mostra a Milano, me ne ha parlato, poche settimane fa, con grandissimo entusiasmo. Adesso tu ci scrivi sopra questo ispirato post.
RispondiEliminaGrazie per avermi rinnovato queste incantevoli suggestioni.
@Nichy ( hai notato che scrivo il tuo nome in modo sempre diverso? )
RispondiEliminaTi consiglio di leggere il libro di F. Cataluccio che ho citato nel post. Attraverso il racconto delle sue esperienze di viaggio, di lavoro ( ha curato e tradotto opere di autori polacchi ) ti offre tantissime informazioni/indicazioni di ordine letterario, filosofico, musicale...
Bacioni.
@Sandra
Sei sempre affettuosa, un bacio.
P.S.
Ho sempre dimenticato di ringraziarti per le preziose indicazioni che mi hai lasciato sul blog di Adriano. Lo faccio adesso!
@Angie
Si, le sue opere "prendono", è forse il termine più giusto. Sai, era uno steineriano; sembra, per giunta, che avesse facoltà paranormali. Un bacio.
@Amanda
Ho controllato meglio ed in effetti la mostra dovrebbe chiudere a febbraio. Un abbraccio.
@Duck
Mi piace che il "caso" abbia voluto che proprio ieri, leggendo Cataluccio, io mi sia imbattuta in Ciurlionis... Grazie del tuo commento, è bello averti qui! Un abbraccio
Segnato.
RispondiEliminaNicky lo usano in pochissimi ma a me piace molto: mi chiamava così la più bella delle mie cugine quand'ero ragazzino... :D
Tra Nichy ( un ibrido ), Niky ( poche lettere ), Nicola ( troppe ? ) e Nicky ( affettuosamente ridondante) anch'io, come tua cugina, non ho più dubbi...
RispondiEliminaNon é pigrizia, ma proprio non c'é nulla da commentare: solo rimanere estasiati! Anch'io, anzi, più di lui, più di "Nicky", sto facendo da tempo qui da te straordinarie scoperte!
RispondiEliminaNon mi fermerò mai di restare in silenzio a guardare incantata questi dipinti di un artista fuori dal coro, che propio non conoscevo e che ho scoperto grazie a te! Grazie Giacynta...tu sei unica! :-)
RispondiElimina@ Adriano, Cristina vi ringrazio. E' straordinario avere amici come voi!
RispondiEliminaLo cantava anche Battiato nel consiglio: "Le persone più interessanti che conosco a vent'anni non sapevano ancora che fare della loro vita. E a pensarci bene neanche dopo".
RispondiEliminaBella citazione, grazie! Penso anch'io che l'indeterminazione sia una delle condizioni necessarie dell'arte. Si vuole qualcosa di nuovo e lo si crea se non ci si riconosce perfettamente in ciò che già c'è. Benvenuto!!!
RispondiEliminaVolevo andare a vederlo, soprattutto perché proviene da una cultura, poco conosciuta per me. Ma mi sono trasferita. Comunque, spero che nei prossimi mesi, la strada mi riportera nella City.
RispondiEliminaE cercherò di non perdermi anche Rodin.
Hai fatto benissimo a scriverne, se lo merita eccome! :)
- Contenta di riaverti qui, Selene! Spero che la tua nuova sistemazione ti sia congeniale. Penso di andare a vedere la mostra anch'io una di queste domeniche! Un bacio
RispondiEliminaNon conoscevo questo artista.Che bello leggerti: c'è tanto da scoprire.Non ti meravigliare se sono ancora qui da te ma occorre tempo per riflettere sui tanti spunti che ci offri.Grazie ancora
RispondiElimina@Grazia: sei gentilissima, cara! Non può che farmi piacere sapere che sei tornata a leggere i miei post! Ti ringrazio davvero!
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