Sulla tomba di Marietta furono portati fasci di rose bianche e rosse, rami di pino appena tagliati, tulipani e crisantemi, tuberose, ortensie azzurrine, giaggioli laguidi ed estenuati, questi fiori della lascivia, giacinti e preziosi tulipani neri, fiori della notte, gigli dal cereo pallore funereo, fiore dell'innnocenza e della prima comunione, lillà violacei col profumo della decomposizione, ortensie volgari e gladioli mostruosi ( i più abbondanti ), gladioli dalle delicate sfumature bianche e rosate, fiori dei santi e degli angeli, che racchiudono in sè una mistica della spada e della rosa, e tutto ciò che è nel segno di una ricchezza sfacciata, nel segno delle ville ombrose dei ricchi, gladioli dal rigoglio funereo, irrorati dal sudore di vecchi giardinieri sfiniti, dalla bocchetta degli annaffiatoi, dalla pioggia artificiale dei pozzi artesiani, per proteggere dalle intemperie il rigoglio morboso di questi fiori sterili che non mandano alcun odore, nemmeno di pesce, nonostante la fantastica struttura delle articolazioni simili alle chele di un granchio (... )
"Ha amato e aiutato i marinai di tutti i porti del mondo" urla Bandura sulla tomba aperta, come a un comizio "e non aveva pregiudizi di colore,di razza o di religione. Al suo seno, "piccolo ma bello", come diceva Napoleone Bonaparte, l'imperatore del crimine, si sono stretti i toraci neri e sudati dei marinai di New York, quelli gialli e glabri dei malesi, le zampe d'orso degli scaricatori di Amburgo e i petti tatuati dei piloti del canale Alberto; sul suo collo di giglio hanno lasciato la loro impronta, come sigillo della fraternità universale tra gli uomini, la croce di Malta e il crocefisso, la stella di Salomone e l'icona russa, il dente di pescecane e il talismano di radice di mandragora; tra le sue tenere cosce è passato un fiume di sperma bollente che si è gettato nella sua calda vagina come nel porto a cui tendono tutti i marinai, come nella foce di tutti i fiumi della terra..." (...)
" Sta pur sicuro" dice Bandura. " Nessuna signorina di buona famiglia è stata pianta più sinceramente. E nessuna sepolta con più onori."
le parole sottolineate sono links
Ho letto attentamente tutto, comprese le recensioni che hai linkato. Danilo Kiš, su cui forse avevo letto qualche commento, mi pare allora un autore con un orizzonte poetico di grande respiro drammatico. Ah, la vecchia Mitteleuropa, a me già cara soprattutto, ma non solo, per Joseph Roth, da me scoperto da non molto! Un abbraccio.
RispondiEliminama come si fa a definire volgare un'ortensia, meno male che non ha trattato male le peonie, ho ucciso per molto meno
RispondiEliminaD'accordo anch'io con amanda nel difendere le ortensie: ce ne sono così tante nel mio giardino (e fanno anche da sfondo a una delle ultime foto di mia mamma con in braccio le nipotine).
RispondiEliminaBellissima però la conclusione del brano: i grandi artisti (penso a De André, ma se ne potrebbero elencare mille) hanno sempre celebrato il lato angelico delle Prostitute (quelle vere, non le sciacquette rampanti che sguazzano attorno ai potenti e ai miliardari)
Buonanotte carissima!
- Adriano : E’ un autore che non conoscevo e che grazie a Franz (il suo blog –Slec- è uno dei due link ) ho iniziato a leggere. Perfetta la definizione che dai del carattere della sua scrittura. A me piace molto.
RispondiElimina- Amanda : messaggio ricevuto… eviterò di toglierti il piacere di leggere un bel passo, eliminando tutto ciò che congiuri contro i fiori
- Nicola: A proposito del lato poetico,angelico, voglio che tu legga questa ulteriore sequenza
Marietta, dopo l’abbraccio amoroso, distesa accanto agli uomini che amava davvero... sapeva parlare di sé come se si confessasse. Raccontava i suoi ricordi con una strana nostalgia, come se tutte quelle storie crudeli, piene di particolari rivoltanti, non avessero per sé alcuna importanza e la sola cosa davvero importante fosse che quei fatti fossero accaduti tanto tempo prima, e allora lei era piccola, presque une enfant, quasi una bambina
ci sono vecchi luridi laidi oggi che se ne infischiano di ascoltare le storie crudeli dell'infanzia così vicina delle Mariette di turno recidono e passano oltre, sputano su fiori già troppo "maturi" per essere così da poco sbocciati, strappano petali e lasciano che appassiscono e si definiscono uomini, padri, nonni e senza vergogna si presentano in chiesa e azzannano l'eucarestia sotto gli occhi compiacenti di preti che coprono l'onta della pedofilia
RispondiEliminaLa bella letteratura ti sferza e devi correre come un cavallo -:)
RispondiEliminaNon posso leggere questo brano senza pensare allo splendido ritratto Madame Rosa, la vecchia prostituta polacca dal cuore d'oro che fa da madre al piccolo Momò di La vita davanti a sé di Romain Gary. E sono dunque d'accordo con Zio Scriba: nella grande arte c'è sempre stato un posto privilegiato e particolare per tutte quelle donne che insieme al corpo non hanno mai venduto l'anima. Semmai, l'hanno offerta.
RispondiEliminaBuona giornata a tutti!
Dal passo che riporti prorompe una sensualità accesa, vibrante, fortemente evocativa. Senz'altro un modo un po' diverso di guardare i fiori... Il tuo è un buon suggerimento per queste nebbiose serate invernali, da riscaldare con un buon libro.
RispondiEliminaChe ignorante...devo proprio documentarmi e leggere.
RispondiEliminaho letto tutto con gran piacere, soprattutto perché la musica di sottofondo creava l'atmosfera giusta per la lettura!
RispondiEliminaOgni parola scivolava perfettamente sulla nota...
ps. sarcastico:
forse i fiori non profumavano neanche di pesce perché aveva il raffreddore!
Mi hai fatto pensare a Vassilissa, la "puta" di Mediterraneo: avrei voluto essere il soldato che ne conquistava il cuore.
RispondiElimina@Zio Scriba: troppo facile con Vassilissa nè :)
RispondiEliminaSandra non sei la sola: tanto ignorante anch’io.
RispondiEliminaVeramente interessante il blog di Franz. Grazie per avermelo fatto scoprire.
Un abbraccio
- Amanda (1): "azzannano l'eucarestia" , un'espressione calzante per definire la voracità che, se eletta a sistema di vita, finisce per annientare tutto, fuori e dentro chi ne è portatore.
RispondiElimina- Guglielmo: altra magnifica espressione!
P.S. X tutti
Ragazzi, vi siete scatenati oggi! E' stato un piacere leggervi!
- Duck: grazie per il tuo commento bellissimo e per l'indicazione di lettura che mi hai dato!
- Pim: non avevo pensato a questo tipo di risvolto (mi sto rendendo conto mentre scrivo che sto "citando" il titolo del tuo blog ), ma ti do ragione!
- Sandra: se vuoi, vai ogni tanto a trovare Franz ( SLec nel mio blogroll ), è una miniera!
- Anna: Si, mi piace trovare una musica che si adatti al testo che pubblico... Pensavo di poter far di più in questa circostanza, ma tu mi rassicuri...
- Nicola; Con la sensibilità e l'intelligenza che ti ritrovi, penso che solo un cuore di cactus ( se pur esistesse ) potrebbe resisterti!
- Amanda (2) : vedi sopra
- Barbara: Se ti interessa, Franz ha anche un altro blog ( cinema ); è nel mio blogroll, si intitola Markx. Propone, tra le altre cose, corti favolosi!
sono indietro anni luce da queste prose e da queste musiche. Non riesco più a stare in pace, e poi mi sono perso anch'io e non ho in tasca nemmeno un cerino. Il blog e abbastanza buio e non c'è neanche un lampione, forse mi conviene aspettare qui che venga mattino
RispondiElimina- Mariolino: Buongiorno! Ti ho lasciato dei croissant ( a destra ) :-)))))))))))))
RispondiEliminaUn elogio funebre così appassionato è da un po' che non lo leggevo. E soprattutto un elogio senza un filo di retorica. Sarebbe bello avere anche una carrellata dei presenti e poi la scena è completa.
RispondiElimina- Alberto, ti ringrazio per il tuo commento. Hai colto proprio ciò che mi piace della scrittura di Kiš: la totale mancanza di retorica che ha qualcosa a che fare con la passione per l'autenticità.
RispondiEliminaNon ho mai letto nulla di questo autore. Mi sono molto incuriosita...
RispondiEliminaGrazie
Leggendo Kundera arrivai alla clessidra di Kiš ed alla sua enciclopedia - mi piacevano queste letture anche se un pò mi scivolavano via...cercai rimedio andando nella mia libreria preferita e tra le collane che più amavo trovai il titolo che cercavo: era "Squartamento" di Cioran - ma qua inizia una nuova avventura...
RispondiElimina:-)
- Giulia: dovrebbe piacerti; io lo trovo insolito e molto creativo. Ti accosta ai grandi temi letterari ( amore, morte, tempo, ...) attraverso percorsi sempre nuovi; spesso ricorre ad una sorta di ribaltamento della prospettiva, quasi volesse toglierti la tua visione delle cose per darti quella dei personaggi che descrive.
RispondiElimina- Amatamari: Grazie per l'indicazione che mi hai dato; dopo aver letto il tuo commento stamattina, una volta uscita da scuola, sono passata in libreria per prenotarlo. Le avventure mi piacciono! :-))))
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RispondiEliminabellissimi i "Consigli a un giovane scrittore", di Danilo Kis, che ho trovato qui
RispondiEliminahttp://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2009/11/18/danilo-kis-consigli-a-un-giovane-scrittore/
interessante anche questo
http://cantosirene.blogspot.com/2009/07/danilo-kis.html
ciao francesco-slec
PS: intanto ho anche aperto un altro blog
http://amareproduzioniagricole.blogspot.com/