mercoledì 1 settembre 2010

Una città nelle pagine di un romanzo : Cracovia in "Lumen" di Ben Pastor









- Camminare? Dove andiamo?
- Cominci a camminare.
A quell'altezza via Podzamcze correva lunga e diritta ( ... )
L' SS squarciava la neve ghiacciata con i suoi stivali ingrassati, e il suo profilo angoloso era rivolto al lucore davanti a loro. ( ... )
Cominciava a nevicare di nuovo. Come farfalle morte o ceneri spazzate dal vento, i fiocchi entravano nel cerchio luminoso in spirali stanche. Salle Weber tolse un bruscolo inesistente dal cappotto di Bora.







Nel bel mezzo della  città, padre Malecki tornava a piedi dal Consolato americano. aveva appena telegrafato in Vaticano la notizia del decesso della badessa ( ... ).  Incupito, percorse la Franciszkanska e imboccò la via tortuosa che conduceva alla chiesa del convento, la cui facciata barocca invadeva i marciapiedi con una scalinata di marmo.









Dalla fine della strada si alzò un fragore di cingoli metallici . ( ... ) Stridendo e rombando sul selciato, i Panzern cominciarono a sbucare dalla curva stretta di fronte a lui, dove la scalinata di una chiesa gesuita riduceva ulteriormente lo spazio. Come dinosauri, incedevano nel tanfo di carburante facendo tintinnare i finestrini e lo specchietto retrovisore dell'auto di Bora.








( ... ) si recarono insieme nel loro appartamento.
Era un edificio signorile di tre piani sulla Podzamcze, proprio sotto gli splendidi bastioni del castello di Wawel. ( ... ). Bora non aveva ancora varcato la soglia. Vide che, nonostante la targa di ottone col nome della famiglia fosse stato rimosso dalla porta, il nome stampato sotto il campanello era ancora leggibile, ed era un nome ebreo.








Nella saletta da pranzo al secondo piano dell'Hotel Francuski campeggiava una grande moquette con rose verde pallido su sfondo magenta. Bora pensò che assomgliavano a tanti cavolfiori stinti.








  Il suo patrigno intendeva ripartire nel tardo pomeriggio.
Fedele alla forma, insistette per andare a piedi dal Francuski alla stazione, così lui e Bora passarono sotto l'arco di San Floriano, nel cui muro era incassato un altare, protetto da una finestrella che in quel momento appariva spalancata. C'era una suora inginocchiata a pregare.

                              



La luce pomeridiana risplendeva nitida ed intensa, e per le strade gettava lunghe ombre dagli alberi e dagli edifici. più in alto il cielo era attraversato dalle scie sottili dei bombardieri diretti a est, tracce delicate come pentagrammi senza note.











E' riduttivo definire " Lumen ", come è stato fatto, un romanzo di genere, un  giallo. Per la sua autrice, Ben Pastor, " Lumen" diviene un'occasione per dare vita letteraria ad una dimensione storica. Attraverso Bora,   un tormentato capitano della Werhmacht,  ed  un sacerdote americano di origine polacca, padre Malecki,  il lettore viene introdotto  nella  Cracovia dei mesi immediatamente successivi all'occupazione nazista e sovietica della Polonia  nel 1939.



Ringrazio Franz ( alias Francesco, alias Marxx, alias SLec... ) che mi ha suggerito di leggere " Lumen " commentando un mio precedente post su Cracovia.









                                     
                                                        




18 commenti:

  1. Ciao Giacynta, questa scrittrice ha un modo coinvolgente di scrivere, poesia in prosa oserei dire!

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  2. Certo che puoi chiedermi dove ho scattato le foto. Le ho fatte in via del corso un pò dopo il primo chiosco di giornali entrando da piazza venezia. Spero che siano ancora visibili!
    A presto

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  3. Grande fascino in queste parole e metaviglioso il preludio di Chopin che hai scelto come commento musicale, mi piace molto suonarlo.

    Un caro saluto
    Cri

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  4. per chi è stato a Praga, e l'ha amata, allora consiglierei "I misteri di Praga", sempre di Ben Pastor.
    a me ha fatto lo stesso effetto di "Lumen".
    gran bel libro, con valore aggiunto per chi riconosce i posti.

    come potrei non essere d'accordo con quello che scrivi di "Lumen"? :)

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  5. Giacynta, pur non avendo letto "Lumen", di cui ho pur scorso delle recensioni, mi permetto di lasciare, e non per pura formale cortesia, un commento. E non tanto per l'accuratezza formale del post, con cartina e foto belle a corredo preciso dei brani da te scelti, ma in quanto una volta in più una tua precisa scelta induce a pensare a pagine della storia, in questa occasione le tragedie della Seconda Guerra Mondiale, che a mio avviso non vanno mai dimenticate. Potrei aggiungere considerazioni sulla millenaria, travagliata storia della Polonia, ed altro ancora, ma varcherei decenti limiti di ospitalità. Un caro saluto!

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  6. Giallo interessante,lo leggerò,grazie per aver analizzato così a fondo questo romanzo

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  7. presentazione bellissima!
    super.
    immagini e parole, per una rcensione che incanta, incuriosisce, ispira...
    grazie
    un abbraccio
    cri

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  8. Quando leggo post come questi penso sempre a quante città meravigliose ci sono nel mondo e a come mi piacerebbe passare la vita con uno zaino sulle spalle, a girarle tutte. Vabbè, non si può. Ma ogni tanto sognare per cinque minuti non fa male a nessuno... :-)

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  9. @ Sciarada: Sono artisti di strada allora? Sembra incredibile, tenendo conto della realizzazione! Grazie!

    @ Cristina : Non dubitavo, vista la grazia che affiora da ciò che pubblichi tu! Chopin per me è una recente scoperta. Ed è stato proprio a Cracovia, ascoltando un concerto, che ho cominciato ad apprezzarlo. Ritengo che riesca ad essere lieve e lineare ed insieme profondo e complesso. Non sono un'esperta, è solo l'impressione che ricevo dall'ascolto. Dimmi quacosa in più tu, se vuoi. Sarebbe interessante, visto che ti piace suonare la sua musica.

    @ Francesco : E allora preparati ad un'altra "mappa" letteraria ispirata dai tuoi suggerimenti perchè leggerò quanto prima " I misteri di Praga ".

    @ Adriano : Ultimamente non riesco a leggere libri che non abbiano riferimenti storici o geografici. E' un bisogno che avverto, dettato forse da una apertura, nuova per me, verso il passato non troppo lontano. Grazie per le tue parole di apprezzamento!

    @ Elettra : Grazie a te Elettra, sono contenta che il post ti abbia invogliato a leggere " Lumen ", è un "giallo" di insolita profondità.

    @ Cristina : Grazie cara, sei molto generosa. A me piace molto la tua "casa" e ciò che vi trovo, di giorno in giorno, per gli stessi motivi ( e qualcuno in più ).

    @ Barbara : Cracovia è stata davvero una piacevolissima sorpresa. C'è un'atmosfera che sicuramente serberesti per un tuo racconto!

    @ Bartleboom : Grazie davvero, anche perchè so quanto sei sensibile alle atmosfere dell'Est!

    Un bacio a tutti
    Giacinta

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  10. sono d'accordo anche io penso che il "giallo" nei romanzi della pastor sia un espediente ...

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  11. Io ringrazio te, per lo splendido post e per questo Chopin che pizzica le corde dell'anima e fa volare lontano...
    Barbara

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  12. Cara Giacynta, per tutti questi post evocativi che scrivi, da tempo il tuo blog era tra i miei preferiti: avendo la possibilità di premiare i miei 15 blog preferiti, ti dedico il Premio Dardos, un premio che va a chi è originale, unico, creativo, ma io aggiungerei anche equillibrato e moderato. Passa da me per prelevare l'immagine.
    Un caro saluto :)

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  13. @ Antonio: un pò come per i tuoi racconti...

    @ Barbara : sono contenta che ti sia piaciuto; Chopin è un complice ideale!

    @ Selene: Il premio vero sono le tue parole. Ti ringrazio tantissimo!
    Non ritiro l'icona e non l'ho fatto neanche quando SLec mi ha segnalato qualche settimana fa, solo perchè ho una vera e propria idiosincrasia per le icone " celebrative ". E' un mio limite. Ti abbraccio forte.

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  14. Che bella presentazione. Davvero invoglia a leggere.
    Grazie Gyacinta anche della tua presenza assidua sul mio blog.
    Un abbraccio

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  15. mentre prepari la mappa di Praga, ormai l'hai promessa, ti vorrei far aggiungere alla "bibliografia", se già non li conosci,

    http://slec.splinder.com/post/21524066/praga-magica-angelo-maria-ripellino

    e

    http://slec.splinder.com/post/19908711/il-signor-theodor-mundstock-ladislav-fuks

    non sono compiti per casa!

    solo libri bellissimi.

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  16. Grazie Franz! Ho letto una sola volta "Praga magica" e non quattro come te, quindi ti invidio questa "frequentazione", che, come dici nel post che dedichi a questo saggio-romanzo, ti ha procurato ogni volta emozioni nuove, accanto a quelle già sedimentate. Mi incuriosisce davvero l'altra lettura che mi hai suggerito. Adesso c'è Cervantes che mi impegna e qualche altra lettura subito dopo, ma non vedo l'ora di ritornare nell'Est in compagnia di Ben e di Ladislav! A presto, un abbraccio.

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