… e non ebbero fatti venti passi quando, dietro un masso, videro un giovane seduto ai piedi di un frassino, vestito da contadino, del quale per il momento non potevano scorgere il viso perché si stava lavando i piedi in un ruscello che lì presso correva, e perciò lo teneva chinato; ed essi gli si avvicinarono così silenziosamente che egli non li udì, intento com’era, a lavarsi i piedi, che erano tali da sembrare due pezzi di bianco cristallo spuntati fra mezzo i ciottoli del fiume. Li stupì la bianchezza e la bellezza di quei piedi, sembrando loro che non fossero fatti a calpestar zolle di terra, né a seguire un aratro e dei buoi ( … ). Il giovane si tolse il berretto e si mise a scuoter la testa da una parte all’altra e a quel gesto si andarono sciogliendo e spargendo dei capelli che i raggi del sole avrebbero potuto invidiare. Così si resero conto che quello che sembrava un contadino era invece una donna ( … ). I lunghi e biondi capelli non solo le ricoprivano le spalle, ma ne nascosero tutta la persona, e se non fosse stato per i piedi, nient’altro si sarebbe visto di lei , tanti e tali erano. E a questo punto, le fecero da pettine delle mani tali, che se i piedi nell’acqua erano parsi cristallo, le mani tra i capelli parvero di indurita neve.
Un bellissimo passo, pieno di poesia!
RispondiEliminaCri
ecco un'altra cristina a rinbgraziarti del brano e della bellissima musica!
RispondiEliminaun bacio
cris
@ Cri : Si, il passo è molto lieve, pieno di grazia. Trovo molto bella la comparazione delle mani all'"indurita neve"
RispondiElimina@ Cris: Ed io ti ringrazio per essere passata di qui!
Buona giornata!
Va be’! Ho capito!! Tra te e Gabrilù mi toccherà inserire tra le letture future pure il Don Chisciotte della Mancia! Come se non avessi già abbastanza da leggere. Oh, ma siete terribili!!!
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte.
Barbara
Ci sono pagine che dopo 500 anni sono fresche, profumate e affascinanti, altre scritte ieri che hanno già la muffa.
RispondiEliminaEvidentemente Cervantes è un genio eterno.
un libro magnifico ! l'ho letto quasi vent'anni fa ma mi è rimasto.
RispondiElimina@ Barbara: Ciao cara, inizia pure, ma preventiva un bel pò di tempo e di fiato per inseguire attraverso più di mille pagine il cavaliere! Avevo acquistato ultimamente altri libri, i più vari, che guardo con desiderio, ma l'hidalgo continua ad andare ed io devo tenergli dietro. Ricambio l'affettuoso abbraccio che ho gradito molto perchè oggi sono un pò giù di corda.
RispondiElimina@ Francesco: Come è bello e come è vero il tuo commento Franz! Don Chisciotte è davvero una piacevolissima lettura che ti consente di accedere ad una dimensione culturale e letteraria lontana solo temporalmente.
Grazie, un abbraccio!
@ Antonio : Del Don Chisciotte conoscevo solo le pagine arcinote. Un post di Gabrilu ( Nonsoloproust ) mi ha fatto venir vogla di leggerlo e non sono affatto pentita di aver dato corso alla cosa. Mi sono resa conto che, come tante opere dei secoli passati, è una sorta di enciclopedia e di inventario dei comportamenti, dei modi d'essere e che la vicenda dell'hidalgo fa da cornice a tante altre storie affascinanti ( il passo che ho trascritto è tratta da uno di questi racconti " accessori ".). Ciao e a presto!
Cervantes! Fondamentale per comprendere tutta la letteratura venuta dopo di lui. Un mostro sacro come il contemporaneo Shaskespeare. In questo caso, in verità, ripeto a modo mio parole non mie. Io Don Chisciotte, invero, devo rileggerlo. E attentamente. E ne esistono edizioni con iconografie meravigliose. Giacynta, Giacynta ... Un abbraccio
RispondiEliminami unisco al coro nell'essere stupita di tanta bellezza...
RispondiElimina..è sempre interessante passare per questi lidi!
;)
Sempre emozionante l'atmosfera che crei in questo tuo delizioso angolo...
RispondiEliminaColpiscono la mia fantasia "i piedi come bianco cristallo"
e "le mani tra i capelli come indurita neve"
Grazie! Un sorriso per te! :-)
leonard cohen sicuramente fa sognare......poi insieme al don chisciotte ti trasporta in mondi in cui vorresti rifugiarti quando il quotidiano diventa irrespirabile.
RispondiEliminaperchè hai tolto pachelbel?io lo amo
@ Carmen : Grazie, cara, per il tuo commento e per l'indicazione che mi hai dato! Bacio
RispondiElimina@ Adriano : Adriano, Adriano... Ricambio l'abbraccio!
P.S.
Leggendo Cervantes anch'io ho pensato a Shakespeare. Mi sembra che in entrambi, ( per quel po' che conosco) le storie siano un pretesto per rappresentare in modo ora ironico, ora drammatico, ora poetico il proprio tempo ed in generale la condizione umana, facendo nel contempo mostra di grande inventiva e sfoggio di trovate ed artifici letterari geniali.
@ Clode : grazie, sei davvero gentile! Un abbraccio.
@ Cristina : Mi piace molto il modo in cui hai definito il blog, perchè corrisponde al mio modo di intenderlo. Grazie!
@ Pina : Ho provveduto a reiserirlo nella playlist. Bacio grande e non ti far sommergere!
la bellezza che non si rivela al primo sguardo è ancora più preziosa, il dettaglio che svela l'armonia è sublime
RispondiElimina... ed il tuo commento praticamente una poesia!
RispondiEliminaLa penso come te.
A presto,
Giacinta