olio su tela, 195 x 130 - 1954 - Peggy Guggenheim Foundation di Venezia- |
Ne "L' Impero delle luci" ho rappresentato due idee diverse, vale a dire un paesaggio notturno e un cielo come lo vediamo di giorno. Il paesaggio fa pensare alla notte e il cielo al giorno. Trovo che questa contemporaneità di giorno e di notte abbia la forza di sorprendere e di incantare. Chiamo questa forza poesia.
Renè Magritte
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Erich Fried
RispondiEliminaRifugio
Talvolta io cerco rifugio
da te e da me
dalla collera per te
dall’impazienza
dalla fatica
dalla mia vita
che toglie speranze
come la morte
Io cerco difesa
dalla quiete troppo quieta
Io cerco in te
la mia debolezza
Questa mi deve venire in aiuto
contro la forza
che io
non voglio avere
Non saprei definire, perché non sono un critico, in cosa consista più esattamente la indubbia grandezza di Magritte. Ma quella frase mi fa' pensare ad una profonda metafora della storia, della società, della vita.
RispondiEliminasecondo me l'insieme offre un maggior senso di intimità, di conforto, di pace.
RispondiEliminaLa casa con il lampione acceso e quelle luci calde al primo piano, sono un porto sicuro a cui approdare, se il cielo fosse stato scuro e notturno avrebbero potuto apparire più inquietanti, il cielo chiaro è un segnale ulteriore di sicurezza
viene voglia di scoprire cosa ci aspetta in quella casa
In tre righe e mezzo di recensione...l'essenza del dipinto!! Bravissima.
RispondiEliminasì, luce poesia...
RispondiEliminami smarrisco qui da te, in una fiumana di sensazioni struggenti, tra scelta musicale, raffinatissima e proposte, altrettanto raffinate, di immagini...
sono felice che tu mi venga a trovare.
grazie per tanta bellezza.
sì, poesia.
E’ uno dei mie quadri preferiti in assoluto. Visto dal vero è impressionante anche per la grandezza. Una volta vicino Como ho visto una casa simile nella notte, con l’ingresso illuminato, ed è stata una strana emozione. Per me è la sintesi fra giorno e notte, conscio e inconscio, razionalità e mistero.
RispondiEliminaAmmiro e resto ogni volta incantata davanti alle atmosfere che riesce a creare Magritte con la sua arte!
RispondiEliminaè sempre un piacere fermarsi qui a riposare!
baci cara Giacynta...buona giornata! :-)))
@ Grazie, Antonio, trovo significativi gli ultimi versi. Il rifugio è proprio lì.
RispondiElimina@ Adriano, penso sia come tu dici; forse il contrasto sostanzia qualsiasi fenomeno.
@ Amanda, il dipinto mi trasmette un senso di quiete, anche se solo relativa, provvisoria, forse perchè c'è un che di sacro, di misterioso che, più che rassenerarmi, mi incanta.
@ Sandra, ti ringrazio. Magritte ha descritto il suo dipinto in maniera davvero efficace.
@ Cristina, non voglio trovare parole, non sarebbero mai belle e necessarie così come quelle che trovo nelle tue poesie e nei tuoi commenti...
@ Carmen, pensa che tempo fa questo dipinto mi tranquilizzava. Adesso lo vedo con occhi un pò diversi. In ogni caso, trovo geniale la sintesi degli opposti luce-ombra, caldo-freddo, aereo-grave e degli altri binomi che Eugenio ha messo in evidenza nel commento successivo al tuo. Il dipinto mi piace per questo, anche perchè, come notavo rispondendo ad Adriano, la realtà, interiore ed esteriore, forse è davvero fondata sugli opposti.
@ Eugenio, condividiamo una predilezione ed uno stupore. Anch'io sono rimasta impressionata dalle dimensioni del dipinto quando l'ho visto dal vivo. Ho saputo, comunque che ci sono diverse versioni dello stesso soggetto.
@ Cristina, mi piace leggere che questo è per te un posto sereno e piacevole!
Vi ringrazio! Un caro saluto a tutti,
Giacinta
giorno e notte, luce e buio, eterni amanti che si rincorrono,si intrecciano,si amalgamano e si completano l'uno nell'altro.
RispondiEliminaUn'immagine suggestiva! Ciao, un bacio
RispondiEliminaHo visitato la Fondazione a Venezia molto tempo fa. L'ho trovata magnifica. Un piccolo scrigno, compendio di buona parte dell'arte dell'arte europea e americana della prima metà del XX secolo.
RispondiEliminaOnestamente, però, non mi ricordavo di questo quadro: inquietante e bellissimo! Quindi dovrò tornarci. Della bellezza e dell'arte non ci si stanca mai.
Incantevole ma inquietante. Anche più di cinque stelle.
RispondiEliminaUn abbraccio
Ciao Giacynta, adoro Magritte e la sua rappresentazione utopistica della realtà!
RispondiElimina@ Nela San : Vedrai, ti sorprenderà! Il dipinto occupa buona parte della parete ed i colori sono più chiari e brillanti che nelle riproduzioni fotografiche.
RispondiElimina@ Barbara: Sono naturalmente d'accordo!
@ Sciarada : Un pò lo immaginavo!
Grazie davvero, un caro saluto.