Poi tutto è andato molto velocemente. (...) Uscendo dal palazzo di giustizia per salire nella vettura, ho riconosciuto un breve istante di profumo e il colore della sera d' estate. Nell' oscurità della prigione semovente ho ritrovato ad uno ad uno, come dal fondo della mia stanchezza, tutti i rumori familiari di una città che amavo e di una certa ora in cui mi avveniva di sentirmi contento. Il grido dei giornalai nell'aria già calma, gli ultimi uccelli del piazzale, il richiamo dei venditori di sandwich, il lamento dei tram nelle svolte delle vie alte (...). Si, era questa l'ora in cui, tanto tempo fa mi sentivo contento. Quello che mi aspettava, allora, era sempre un sonno leggero e senza sogni. Eppure qualcosa era cambiato perchè con l' attesa dell' indomani era la mia cella che ritrovavo. Come se le vie familiari tracciate nei cieli d' estate potessero condurre tanto alle prigioni che ai sogni innocenti.
Nella metropolitana, una sera, mi guardavo attentamente intorno: eravamo tutti venuti da qualche altro posto... Fra noi, tuttavia, due o tre facce di qui, sagome imbarazzate che avevano l'aria di chiedere scusa di essere lì. A Londra, lo stesso spettacolo.
A me, studente urbano che fin dalla quinta elementare ha preso ogni mattina la metropolitana, l' universo degli scuolabus era del tutto sconosciuto. Lo trovavo abbastanza affascinante, in senso per così dire antropologico. Ogni volta c'era questa corsa furtiva per accaparrarsi un posto in fondo, molto interessante da osservare, perchè ovviamente non era figo volere essere fighi a tutti i costi e nemmeno precipitarsi a prendere un posto : se uno era figo per davvero, le leggi ineluttabili dell' universo gli avrebbero assicurato un posto in fondo.
Io mi sedevo davanti vicino a una tizia di nome Sue Kenney, della Pennsylvania.
Le parole in rosa sono links
Meraviglioso questo accostare "Spostamenti".
RispondiEliminaGrazie per averli proposti!
Ciao,
Lara
Spostamenti,accostamenti perfetti:-)
RispondiEliminaCiao,buona domenica!
Buona domenica con un sorriso
RispondiEliminaGio'
http://remenberphoto.blogspot.com/
Tre diverse proposte, tutte e tre con temperamento - mi vien da dire - e molto suggestive.
RispondiEliminaGrazie Giacinta carissima.
viaggi urbani, tra gli uomini, negli uomini
RispondiEliminae delizioso che "le leggi ineluttabili dell' universo" assicurino un posto in fondo al bus ai fighi :) .
Camus, Cioran, Cameron... che bello sarebbe spostarsi sempre in compagnia di gente così... a volte ci si sente così soli e smarriti, precipitati nel mondo sbagliato... poi per fortuna ci si ricorda che esistono LORO, che si sentivano o si sentono più o meno allo stesso modo...
RispondiEliminaBravissima, cara amica: è come se tu li avessi invitati a una festa, presentati e fatto sì che diventassero amici fra di loro, oltre che tuoi e nostri... :D
Conoscevo Camus, un po' meno Cioran, conosco ora Cameron. Credo si possano definire grandi autori: di uelli che inchiodano alla pagina i lettori, purché questi abbiano un briciolo di cultura.
RispondiEliminaMa come fai? Possibile che tu riesca sempre a stupirci con accostamenti diversi?
RispondiEliminaTre spunti molto interessanti. Buon inizio settimana, Giacinta cara.
Carissimi, scusate se vi rispondo frettolosamente ma sono riuscita a prendere la mira e ad ammalarmi proprio nei giorni dell'agognato ponte di carnevale... Riesco a tenere gli occhi aperti solo per qualche minuto, il tempo appena sufficiente per ringraziarvi e salutarvi con affetto...
RispondiEliminaUn bacio e a presto, spero!
Giacy
stai sotto le coperte, beviti una spremuta e curati che altrimenti qui come si fa? :)
RispondiEliminaTorna presto in salute, la primavera è alle porte. Camus, Lo straniero, è uno dei libri che ho letto più volte e leggendo le tue righe non l'avevo riconosciuto. Sto cominciando ad avere vuoti di memoria. Troppe ore al pc?...
RispondiElimina@Amanda: bello avere tra i propri amici una dottoressa.... Grazie cara, stamattina sto molto meglio, infatti sono già qui, davanti allo schermo...
RispondiEliminaUn bacio.
@Ally: Oggi qui c'è un sole meraviglioso ed io mi sto riprendendo!
Camus ha una scrittura limpida che, mentre leggevo, mi ha fatto gridare al miracolo...
Per ciò che riguarda il PC, effettivamente è bene , ogni tanto, prendersi una vacanza...
Grazie per essere passato di qui!
rimettiti presto, cara, aspetto.
RispondiEliminaintanto ascolto la tua bella nusica.
ti invio le mie rose da donna a donna.
senza spine, soffici e profumate, ti aiuteranno a guarire.
un abbraccio
cri
@Cris: sai, è uno degli auguri più lievi e gentili che io abbia mai ricevuto! Grazie carissima! TVB
RispondiElimina"L'Etranger"... lo lessi in francese, in terza media... ricordo quell'incipit che m'impressionò: "Aujourd'hui maman est morte"...
RispondiElimina@Pim: L'ho letto un paio di settimane fa. L'ho trovato bellissimo. La frase iniziale ti inchioda.Il Nobel se l'è davvero meritato!
RispondiEliminaCiao e grazie!
E'sempre un piacere trovare le tue parole, Carmen cara! Come te io amo tantissimo la Francia in tutti i suoi aspetti. Camus è un autore grande, come tutti quelli le cui pagine diventano parte di te, senza che tu possa opporre resistenza alcuna.
RispondiEliminaUn bacio!