giovedì 6 gennaio 2011

Antropometria

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Lo scrittore

(... ) mettersi davanti ad un pc, aprire un programma di editing, trovarsi la pagina vuota davanti  ed iniziare a riempirla di parole, ha senso solo se sei onesto con te fino in fondo, costi quel che costi. Cioè se non cedi alle facili tentazioni-.
- Quali sono queste tentazioni?-
- Scrivere quello che si sa già scrivere. Adagiarsi sulla propria realtà. Pensare che si debba parlare di quello che si è vissuto e non di quello che si sarebbe potuto vivere.  (...)
So che può suonare inquietante, ma scrivere vuol dire dialogare con i propri demoni-
- Demoni?  Tu hai dei demoni?-
- Io non sono uno scrittore, te l'ho detto. Ma lo scrittore del racconto, li avrebbe,  sì. Direbbe che i demoni sono le sue paure, le sue insicurezze. E' l'immagine della morte che uno vede dentro di sè. Il timore di perdere quello che ama.

( dal XII racconto, Parlami dei finali )



Misure

Lui la girò, come si fa con la carne quando uno dei due lati è cotto. Lei sprofondò il viso nel cuscino. Aveva lo stomaco pieno e le girava la testa. Non si ricordava se lui si era  spogliato o se indossava ancora i jeans e la camicia che aveva a cena - ma ormai era troppo tardi per chiederselo : sapeva solo che c'era un uomo dietro di lei e che questo uomo la vedeva davanti a sè, le osservava la schiena taglata in due dal reggiseno nero, le fossette sotto i lombi, il suo sedere e la sua intimità scoperta. Il mondo di lei era diviso in due emisferi: quello davanti, sul quale lei aveva il pieno controllo, uno spazio che poteva esaminare con gli occhi, e quello dietro, un territorio del quale conosceva la consistenza, gli odori, e del quale poteva immaginare l'aspetto, ma che sfuggiva da sempre al proprio sguardo. Stringendosi al cuscino lei pensò che era proprio quella conoscenza a garantirgli la sicurezza con la quale ora aveva allontanato le natiche e aveva iniziato a passare la lingua su qualcosa che lei non avrebbe mai potuto vedere.                                                                                    

(dal X racconto, La lotta )



Dietro l'angolo

- Sa, sto leggendo un libro in questi giorni, un libro che avevo già letto un sacco di anni fa ma che mi è venuta voglia di riprendere in mano. E' Delitto e castigo di Dostoevskij. Beh, ho letto una statistica curiosa al riguardo : la parola "improvvisamente" compare circa seicentocinquanta volte. La mia edizione ha meno di cinquecento pagine. Praticamente, in ogni pagina succede qualcosa che nessuno si aspettava.

( dall'VIII racconto, L'urlo )



La vita

(...) e il sole entrava sgembo dalla finestra dietro di lei, illuminando il legno rossiccio del tavolo ( quello che aveva ereditato dai propri nonni ), lambendo il bordo del vaso di vetro pieno di fiori quasi appasiti, in quel momento vide, finalmente "vide", che quella carne che faceva a fette non era diversa dalla sua - un ammasso di cellule tra loro connesse, dove il "senso" era qualcosa che solo lei poteva attribuire-  e come in una dolorosa, improvvisa, esposizione al mondo, comprese, nel fosco chiarore della luce del  tramonto, confusa da una rabbia rumorosa in perenne lotta contro il ricordo di una luce più forte e più vera, che quella roba liscia e rosa era la vita, e che la vita - la Vita!- non era nient'altro che quella roba rosa e liscia e appiccicosa - materiale a rapido deperimento, fettine da mangiare a cena con gli amici: qualcosa che se aspetti troppo ti viene da vomitare solo a sentirne l'odore, se avesse potuto ancora sentirlo ...

( dal XIV racconto, Cellule )




Le parti in corsivo sono tratta da Antropometria, ed. NEO., una raccolta di racconti di Paolo Zardi.
E' una lettura che mi è stata suggerita da Nicola Pezzoli e che consiglio a mia volta.
 

22 commenti:

  1. voi due insieme siete un'associazione a delinquere :)

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  2. La magia dela scrittura! E voi due, tu e Nicky, sapete bene che cosa é! Cos'altro può aggiungere un povero provinciale?

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  3. Fa un immenso piacere, vedere i propri suggerimenti così apprezzati. E ancor più contento sarei di sapere che la tua bella recensione ha fatto vendere a Paolo qualche altra copia in più. Perché se lo merita.

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  4. Naturalmente raccolgo il testimone... Mi sembra sia un pò come l'arrampicarsi per sentieri non segnati, forse rischioso, ma talmente bello!
    Ciao Giacynta!

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  5. @Amanda: non so come interpretare... Se ti riferisci al fatto che, ormai, chi scrive un libro diverso da quelli "a peso" (largamente pubblicizzati in tutte le trasmissioni televisive) e chi lo legge sono considerati "sospetti", ti do completamente ragione!

    @Adriano: Io so solo leggere (forse), caro Adriano.Diciamo pure che è l'unica cosa che non mi ha mai deluso e che mi ha sempre aiutato a tollerare ciò che nella mia esistenza non mi piaceva. Per questo provo molta gratitudine e considerazione per chi scrive.

    @Nicola: Ti ringrazio davvero per il suggerimento che mi hai dato. Ieri, in un commento lasciato ad Adriano, sottolineavo quanto sto ricevendo dal contatto con i bloggers. Tu e tutti coloro con cui sto avendo un rapporto "epistolare" costante siete ormai entrati nei miei giorni. Il tuo bellissimo libro, i tuoi scritti esilaranti, liberatori, dissacratori sul tuo blog, i tuoi consigli di lettura di qualità... Spero solo che duri, perchè so anche che in questa dimensione "virtuale", come nella realtà, e come nei racconti di Paolo Zardi, tutto può cambiare " all'improvviso".

    @Sandra: Si, nei racconti di Paolo Zardi il sesso non è nascosto. Gli viene data la stessa dignità che viene attribuita a tutto ciò che normalmente si rappresenta nei libri, quando si vuole parlare della vita. Anche per questo ho apprezzato l'opera.

    Gianni: Di solito le due cose sono direttamente proporzionali...

    Grazie a tutti!!

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  6. Io che non ho titoli di studio sono un quasi niente ma quel quasi lo devo alla lettura.
    belli i brani un saluto

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  7. "L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono." Le misure secondo me non portano bene a chi non deve costruire ponti, vendere stoffe e cose simili. Infatti, Protagora come Socrate fu accusato in patria e come Socrate morì, ma fuggendo, in un naufragio a causa di tutti gli strumenti di misura che si era portato dietro e che fecero affondare la nave. E poi, l'uomo misura di tutte le cose? Di quelle che non sono in quanto le fa essere, questo sì. Le bugie, si sa, hanno bisogno di un autore. Le cose vere no. E se le vai a misurare, diventano bugie.
    Ecco, questo è ciò che penso dell'antropometria.
    :-)

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  8. @Giacynta e Nicola: dicevo semplicemente che, proponete intrigate e mettete voglia di comprare, tutto qui ;)

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  9. Interessante questo assaggio.
    E lodevole e generoso il tuo desiderio di proporlo e condividerlo.
    Grazie

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  10. * amanda
    tranquilla: io l'avevo interpretata come una battuta simpatica, e ancora più simpatica e lusinghiera è la tua successiva precisazione... :D

    * giacynta
    tranquillizzo anche te: viviamo nel mondo del voltafaccia, ma io ho la stessa faccia sia davanti che dietro... :-))))

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  11. @Maresco: come non darti ragione sulla importanza della lettura. " Leggere vuol dire attraversare molte esperienze e vivere tante vite" ( non ricordo di chi sia questa espresione, ma la faccio mia di tanto in tanto )

    @Rom : stamattina ho iniziato a leggere "La lingua perduta delle gru" di Leavitt. C'è un passo che fa al caso nostro: " Philip fissò il profilo di Eliot. Si sentiva come uno di quei pazzi vivisezionisti di cui aveva parlato Eliot, decisi a conoscere gli esatti confini del dolore. Quanto posso resistere, prima di sentirlo? Quanto ci vorrà prima che mi succeda qualcosa che mi fa male?"

    @ Amanda e Nicola: Sembra anche a voi di essere in una commedia degli errori shakesperiana? Evidentemente me la son voluta!
    Nicky, non mi riferivo a te, ma alla mia esperienza "virtuale"

    Grazie davvero a tutti! :-))))))))))))))))))))

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  12. ah, ecco, quando voglio imparare qualcosa, o quando voglio spaziare con la mente in altri significanti...
    ecco
    io vengo qui.
    bacio

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  13. @Duck e Cristina : perdonami,Duck, per il ritardo...
    Intanto ti dico che apprezzo molto la tua presenza qui. Ti ringrazio per le belle parole che hai per me. La mia, più che generosità, è voglia di condividere le mie esperienze di lettura con chi, come te, ha lo stesso "viziaccio". Ho la fortuna, poi, di avere come ospite qui Nicola ( Zio Scriba ), uno scrittore vero...e a me non sembra vero... La generosità autentica è quella di Nicky. Parlando di scrittori, tra le persone che mi coccolano, c'è Cristina, raffinatissima poetessa, autrice del commento qui sopra, che abbraccio e ringrazio!

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  14. Che dire? Rimango sempre affascinato da quello che proponi e mi viene voglia di leggere sempre di più e meglio. Credo che tu debba andare fiera di questo risultato. Un abbraccio

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  15. Sei gentile Giulia, mi limito a scegliere qualche passo delle mie letture; sono felice che questa modalità ti piaccia. Tornando al libro di racconti "Antropometria",per fortuna ci sono case editrici che permettono di leggere opere di scrittori molto validi ma privi (ancora per poco, spero) della notorietà che meriterebbero.

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  16. Ogni volta, sulle tue pagine, scopro nuovi orizzonti che mi incuriosiscono molto.
    Sei una fonte inesauribile.
    Complimenti!!!
    Un abbraccio

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  17. Grazie, cara! Resto in attesa del tuo reportage lusitano...

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  18. Giacynta, rimango sempre incredibilmente sorpreso dalla generosità del genere umano - questo tuo post è un bellissimo regalo, che mi fa iniziare il 2011 con un sorriso in più!
    E sono contento di aver trovato un blog che valga la pena di leggere - approfitto dello spazio per ringraziare anche Nicola, verso il quale la mia stima è in continua, esponenziale crescita!
    Un abbraccio,
    Paolo (Z)

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  19. Sono felice, Paolo, che tu sia passato di qui. Ti ringrazio tanto a mia volta e rinnovo il mio apprezzamento per i tuoi bellissimi scritti. Un abbraccio,
    Giacinta

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  20. questo è più alla mia portata, senza offesa.

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  21. Benvenuto, Mariolino! Hai un avatar simpaticissimo, meno amabile, almeno per me, fiera "terrona", il titolo del tuo blog. Non ti offenderai, quindi, se, visitando il tuo sito, anch'io salterò qualche post, magari quelli di matrice marcatamente "padana"... :-)))))))))))

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