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Il dottor Cardoso chiamò la cameriera e ordinò due macedonie di frutta senza zucchero e senza gelato. Voglio farle una domanda, disse il dottor Cardoso, lei conosce i médecins-philosophes? No, ammise Pereira, non li conosco, chi sono? I principali sono Théodule Ribot e Pierre Janet, disse il dottor Cardoso, è sui loro testi che ho studiato a Parigi, sono medici e psicologi, ma anche filosofi, sostengono una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime.
Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sè, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perchè noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.
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Forse, concluse il
dottor Cardoso, dopo una paziente erosione c'è un io egemone che sta prendendo
la testa della confederazione delle sue anime, dottor Pereira, e lei non può
farci nulla, può solo eventualmente assecondarlo. Il dottor Cardoso finì di
mangiare la sua macedonia e si asciugò la bocca con il tovagliolo. E dunque cosa
mi resterebbe da fare?, chiese Pereira. Nulla, rispose il dottor Cardoso,
semplicemente aspettare, forse c'è un io egemone che in lei, dopo una lenta
erosione, dopo tutti questi anni passati nel giornalismo a fare la cronaca nera
credendo che la letteratura fosse la cosa più importante del mondo, forse c'è un
io egemone che sta prendendo la guida della confederazione delle sue anime, lei
lo lasci venire alla superficie, tanto non può fare diversamente, non ci
riuscirebbe e entrerebbe in conflitto con se stesso, e se vuole pentirsi della
sua vita si penta pure, e anche se ha voglia di raccontarlo a un sacerdote
glielo racconti, insomma, dottor Pereira, se lei comincia a pensare che quei
ragazzi hanno ragione e che la sua vita finora è stata inutile, lo pensi pure,
forse da ora in avanti la sua vita non le sembrerà più inutile, si lasci guidare
dal suo nuovo io egemone e non compensi il suo tormento con il cibo e con le
limonate piene di zucchero.
Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira