Quando ero ragazzo i miei genitori si dividevano i compiti: mio padre raccontava storie sulla sua infanzia incantata popolata di astuti anmali domestici; mia madre cantava canzoni o recitava filastrocche. Una di queste filastrocche narrava di un'anatra che attraversava il fiume Sava con una lettera sul capo che diceva : " Non ti amo più", Ne volim te više . Quella lettera mi aveva sempre lasciato perplesso, e sulla sua esegesi avevo speso notti insonni: Perchè l'anatra la portava sul capo? Qual era il significato del fiume? A chi era destinata? Chi era il non più amato?
Aleksandar Hemon, Il progetto Lazarus
Non potevo che accorrere per commentare un post che mi vede, in un certo senso, chiamata in causa.
RispondiEliminaQuesto è il genere di spunto che da bambina mi avrebbe tenuta occupata per circa 6 mesi - forse anche un anno: ci avrei creato su almeno una dozzina di storie diverse.
La prima che mi viene in mente, ovvio, è che il guardiano delle anitre ne abbia inviata una come emissaria per portare il suo messaggio a quella smorfiosa della figlia del mugnaio, che abita al di là del fiume.
In realtà il guardiano la ama ancora, ma è stufo di aspettare e allora ha pensato di rischiare e di giocarsi il tutto per tutto. Chissà che per timore di perdere il suo devoto spasimante la figlia del mugnaio non si decida a cedere.
Saluti affettuosi (e ovviamente assai paperi)
Dimmi un po’: tu e lo zio Scriba avete appena aperto un circolo di lettura insieme? L’accoppiata perfetta per far conoscere il signor Hemon. Non ne avevo ancora sentito parlare.
RispondiEliminaGrazie per i consigli (scusa Duck) paperi, molto paperi.
eheh... grazie per il link... ho finito col rileggermi anche la mia recensione, e a distanza di tempo l'ho trovata splendida... :D
RispondiEliminaquasi quanto il bellissimo brano dell'anatra-papera scelto da te...
Felice di vedere che i miei consigli vengono apprezzati.
Ciao!
p.s.
RispondiEliminainvece della canzone è bello solo il titolo: odio il rap. :)
Ambasciator non porta pena: speriamo che il vecchio detto sia stato ancora valido e che l'anatra, incolpevole messaggero, non ne abbia pagato le conseguenze con una fine ingloriosa (per lei), magari al forno e con una salsa all'arancia. Ci hai fatto incuriosire: uma lettura di Hemon a questo punto è di rigore.
RispondiEliminaUn abbraccio
io sono ancora lì che mi domando che fine fecero oca badessa, anara (anatra) contessa ed il porcellin da Brescia di cui raccontava mia nonna Erminia
RispondiElimina@Valigie..: ho uno spacciatore di letture in rete che non sbaglia un colpo, pare conoscermi come le sue tasche, quando mi consiglia una lettura lui so già che me ne innamorerò
papaveri e papere la sanno lunga
RispondiEliminaUna papera disamorata? A me innamoratissima pare! ;))
RispondiEliminaDisperata per un amore poco corrisposto, ha chiesto consiglio agli umani che le hanno suggerito di mostrarsi disinteressata al papero distratto.
“Prendi un papero, trattalo male,
lascia che ti aspetti per ore.
Non farti viva e quando lo chiami
fallo come fosse un favore.
Fa sentire che é poco importante,
dosa bene amore e crudeltà.
Cerca di essere una tenera amante
ma fuori del letto nessuna pietà”
E così percorre quel fiume mostrando a tutti la lettera sul capo con la scritta “Non ti amo più”…
Ciao Giacynta, un bel consiglio di lettura sull’identità e lo sradicamento. Grazie :))
Una papera letterata dall'algido cuore, a mollo nelle gelide acque del fiume.
RispondiEliminaCredo nell'autodeterminazione delle papere, così come in quella delle donne, quindi, sì, la papera ha preso la penna ( facile per lei ) ed ha scritto il cartello.
Io la penso così. :)))
@Duck: che bella storia mi hai regalato! L'ho letta sorridendo di piacere. Grazie e affettuosissime beccate.
@Barbara: ormai, sento più vicini e reali voi che gli amici fisicamente a me prossimi e mi riesce naturale ascoltarvi e accettare i vostri suggerimenti.:)
@Nick: purtroppo sono alle prese con i compiti da correggere e devo rallentare la lettura. Non sai quanto soffra per questo. E' un romanzo davvero strepitoso ( e poi ritrovo una atmosfera, una dimensione molto simile a quella che crei nei tuoi scritti e che io adoro ).
Anche a me non piace il rap. A volte faccio cose contro la mia natura ( è una sorta di tentazione irresistibile ). In ogni caso, il brano che ho postato ha un che di melodico che lo salva. :)
@Grazia: simpaticissima possibilità ( per uno scrittore o un lettore, più che per la povera papera ).
Il romanzo ti piacerà sicuramente.:)
@Amanda: devi aver postato qualcosa a questo proposito o mi sbaglio? Se è così, mi piacerebbe tanto che riportassi qui il link! :)
@Horror vacui : Benvenuta carissima. Abbiamo un amico di blog in comune, così un po' già ti conosco :) Grazie per tua versione dei fatti. Mi piace anche perchè è "cantabile" :))
@Giardy: simpatico, come al solito! Ciao, carissimo!
RispondiEliminaQui c'è dietro Afasenev (si scrive così?) e le sue fiabe... Purtroppo i miei libri di fiabe sono lontani e quindi non posso verificare. L'anitra comunque è sempre molto presente, ma forse era il destino di una regina disubbidiente...
RispondiEliminaDunque perché l'anitra portava la lettera sulla testa ? Forse per non bagnarla ? Che ne sarebbe stata di quella povera missiva se fosse stata messa sotto all'ala ? Ma portarla sulla testa è segno di massima incertezza, poteva cadere in acqua comunque e facilmente. Dunque quel messaggio era incerto, niente affatto definitivo. Diciamo che era una possibilità affidata alla sorte...
A dimostrazione che le papere non sono delle "oche", possono avere sentimenti, come tutti gli animali, si premuniscono che la missiva giunga, senza bagnarsi, alla persona destinataria...Bye&besos
RispondiElimina@Giacynta: riguardo all'oca badessa? No all'oca badessa mi hai fatto pensare tu con il tuo post,ne feci uno con le canzoncine dello zio Gastone e forse è quello che ricordi tu, post di nonni come se piovesse invece :)
RispondiElimina@Guglielmo: l'autore del romanzo è bosniaco ma forse le fiabe di Afanasiev ( che non conosco ) sono state raccontate anche ai bambini della Jugoslavia titina, chissà. In ogni caso, hai acceso la mia curiosità, parto alla ricerca. :)
RispondiEliminap.s.
che simpatica l'immagine della lettera sotto l'ala!
p.s.2
la filastrocca nel romanzo è utilizzata da un amico del protagonista per beffare dei pellegrini americani. Viene spacciata per una preghiera.
@Nela: la papera che è in me ringrazia! Bacione:)
@Amanda:a questo punto voglio sapere qualcosa in più. Non puoi far piovere un altro po'? Baci
anche io credo nella determinazione delle papere.
RispondiElimina:-)
m.
Lascerei avvolta nel mistero la risposta a quella domanda. In modo anche pertinente ad una certa anima slava che un po' conosco ...
RispondiEliminaCiao Giacinta:) Ma esiste una lettura oggettiva od ognuno può dar libero sfogo alla sua fantasia???
RispondiEliminaLasciamo aperta ogni possibilità. Una papera così insolita non merita di essere rigidamente e definitivamente classificata. penso che anche Linneo avrebbe qualche difficoltà. :))
RispondiEliminaSaluti paperi (scusa se li ho copiati, Duck,... sono troppo belli ) a tutti. :)
L'autore è bosniaco ma la famiglia viene dall'Ucraina -:)
RispondiElimina:)
RispondiEliminap.s.
http://www.paroledautore.net/fiabe/mondo/russe.htm
Ecco un'ennesima conferma della mia vasta ignoranza...io Hemon non lo conosco. Provvederò, giusto per capire se 'sta papera fosse disamorata o follemente innamorata...
RispondiEliminaCiao, buona notte...
Quante domande in questo bel pezzo ... peccato che non riesco a concentrarmi.
RispondiElimina@Simona: il soggetto del romanzo è molto poco campestre... La papera scivola via su fiume in un nano secondo e non si rivede più :)
RispondiElimina@Ally: cerca di stare sereno, invece! Bacione.
uhm...ma se leggiamo il libro poi scopriamo perché l'anatra andava in giro con quella lettera in testa? Come sono curioooooosa adesso!
RispondiEliminaConfesso che anche io non lo conoscevo, grazie
RispondiElimina@Monica: la soluzione nel libro non c'è ma indipendentemente dalle faccende sentimentali della bipede palmata, il romanzo merita di essere letto. :)
RispondiElimina@Giulia: è un romanzo a che si svolge in due tempi diversi e che ha qualcosa a che fare con la memoria, con il recupero di una storia individuale emblematica.
Grazie a te per esserti fermata da me.