martedì 13 settembre 2011

dipingere




Un giorno, era la seconda settimana di luglio, egli mi disse: " Asher Lev, ci sono due modi di dipingere il mondo. In tutta la storia dell'arte ci sono questi due modi. Uno - il modo della Grecia e dell'Africa - vede il mondo come un disegno geometrico.





L'altro - il modo della Persia, dell'India e della Cina - vede il mondo come un fiore. Ingres, Cézanne e Picasso dipingono il mondo come geometria. Van Gogh, Renoir, Kandinsky e Chagall dipingono il mondo come un fiore.                           


                                                             

Io sono un geometrico. (...) Vedo il mondo a spigoli aguzzi  pieno di linee e di angoli. E lo vedo selvaggio, violento, ripugnante e solo raramente bellissimo. (...) Io non scolpisco e dipingo per santificare il mondo. Scolpisco e dipingo per dare durevolezza ai miei sentimenti (...).


Due giorni dopo mi disse: " Cosa stai dipingendo?"
"Un compagno di classe", dissi.
"Lo detesti?"
Restai zitto.
"Lo detesti ed hai paura di dipingere il tuo odio. Vero?"
Non dissi nulla.
"E' un dipinto falso. Puzza di vigliaccheria e di indecisione. Nell'arte la vigliaccheria e l'indecisione si vedono in ogni pennellata. Se lo detesti, dipingi il tuo odio o non dipingerlo affatto. (...)

Dopo un po' mi venne vicino e osservò la tela. (...) Mi guardò serio.
"Non mi piacerebbe essere odiato da te, Asher Lev."

Chaim Potok, Il mio nome è Asher Lev



le foto dei dipinti di Cèzanne e Kandinsky sono tratte da Settemuse




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20 commenti:

  1. mi è molto caro questo argomento sul modo di dipingere
    ...amo la pittura quando nasce da un moto interiore...e qui da te questo si respira tanto
    ...mi sento ogni giorno diversa, a volte vengono fiori a volte geometrie appuntite...
    bacioni Gacynta. A presto!

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  2. sei davvero una miniera di spunti preziosi e interessanti... anche questo post me lo sono goduto... e anch'io come Cristina rimango indeciso se sentirmi più Greco o più Indiano... :D
    Baci :)

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  3. e Mirò e Paul Klee da che parte li mettiamo?

    Comunque bellissimo pezzo

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  4. E' una riflessione molto interessante che si può estendere anche alla scrittura. Tra le righe si legge tutto...

    Buona giornata, ciao.
    Pim

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  5. ho provato, dopo aver letto questo post, a far scorrere nella mia memoria le opere di pittura che ho visto e anche i miei dipinti, effettivamente questi due modi esistono e possono esistere anche (a volte) nello stesso pittore come due esperienze del sentire ... (post interessante come spesso ti capita di fare) ciao

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  6. Bello "dipingere il mondo come un fiore".

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  7. L'ultimo brano mi ha colpito tanto...devo andarlo a leggere tutto, quel testo!

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  8. imparo sempre qualcosa qui da te
    e poi mi rassereno
    e mi conforta anche la musicca
    grazie!
    cri

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  9. Splendido brano.
    E' sempre emozionante visitare il tuo blog, dove le immagini, le parole, la musica, si riecheggiano; sembra tutto moltiplicato, vastissimo. Un saluto, Giacinta.

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  10. Difficile descrivere il modo di dipingere, difficile parlare di come un artista vede il mondo.Non conosco il libro da cui hai tratto le citazioni e mi viene voglia di leggerlo per capire di più. Tra "fiore" e "disegno geometrico" mi sembra che ci siano infinite categorie intermedie, oppure i due modi si fondono (e si confondono)nell'infinita varietà della pittura e degli artisti,non so Comunque, al solito, hai saputo trovare un bel tema per farci pensare Grazie

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  11. Si, penso anch'io che non ci sia una frattura così netta tra le due modalità. Si tratta, naturalmente, di una semplificazione; se penso, però, agli artisti citati ed alla pittura orientale ed occidentale, mi rendo conto che la chiave interpretativa può essere efficace per spiegare alcune funzioni delle opere pittoriche: quella descrittiva, decorativa destinata a suscitare meraviglia per l'addizione e la particolare combinazione di forme e colori e quella invece più sintetica, volta a sottrarre piuttosto che ad aggiungere e che genera, in chi guarda, un'ordine completamente diverso di emozioni. La pittura espressionista, quella del maestro di Asher, è naturalmente del secondo tipo.
    Ho riportato il brano anche per confrontarmi con voi, la mia è un'interpretazione sicuramente insufficiente ( non tocco un libro di storia dell'arte da un bel po' di tempo ed ho perso anche quel po' di termini specifici che possono consentirmi di sostenere con una certa sicurezza una tesi su questi temi ). Penso anch'io che le due modalità si confondano anche in una singola opera, ma è indubbio che ci sono artisti più portati alla scarnificazione, all'espressione sintetica e proprio per questo "violenta" ed altri, invece che paiono quasi riportare nelle opere l'incanto e la sorpresa della varietà ( di toni, forme... )
    Trovo poi bellissimo l'invito ( del maestro ad Asher ) all'espressione "autentica".
    Grazie a tutti e, naturalmente, il dibattito resta aperto...

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  12. Sì, a volte è bello scoprire iil mondo attraverso la geometria di un fiore.
    (Poi magari ti accorgi che il mondo era solo una scheggia del tuo occhio, ma questo importa poco; l'importante è crederci nell'atto e nell'attimo della creazione.)

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  13. Ha una bella forza di trascinamento questo pezzo. Istintivamente direi che sono per il fiore, ma sono confini molto labili ...

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  14. Credo di più nel soggettivismo dell'artista e in quello del fruitore delle opere, come credo dimostrino quasi paradossalmente i brani scelti, contrassegnati da una scrittura dotata di una non comune forza intrinseca.

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  15. @aitan: la tua riflessione è una splendida sintesi che vorrei fare mia. Grazie!

    @Ally: un po' l'avrei detto... :-))

    @Adriano: come sopra! :-))

    @Antonio: certo, basta guardare gli occhiali che indossi! :-))

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  16. Se qualcuno mi chiedesse di definire il tuo blog, non avrei dubbi, direi che è "la poesia dell'anima", è un blog vivo con un cuore che batte, a volte vengo qui da te, sto in silenzio e mi immergo nei pensieri di coloro che scegli di citare, è un viaggio straordinario nella mia interiorità in subbuglio che riconosce quella degli altri, qui c'è un' atmosfera vibrante che in molti nel loro spazio non riescono a creare!

    Ciao Giacynta e buona domenica!

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  17. @Sciarada: ho letto il tuo commento poco prima di andare a letto... e ho riposato bene come non mai:-))
    Grazie per le tue parole affettuose.Un bacione

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  18. Dipingere l'odio...non conosco questo testo, ma è vibrante, vero e forte. D'impatto visivo anche se è solo (si fa per dire) lettura. Bye&besos cara gemellina.

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  19. @Nela: del passo mi ha colpito la I parte e poi quella relativa alla necessità di una rappresentazione autentica, sincera di un sentimento, violento o delicato, non importa. Mi sono chiesta, dopo il tuo commento, quali dipinti a me noti, dessero forma all'odio. Sai che non mi è venuto in mente niente? Forse perchè è difficile che ci sia "odio" allo stato puro. Se c'è, si accompagna sempre a qualcos'altro, per esempio impotenza o desolazione. Adesso mi viene in mente Bacon, qualcosa di Caravaggio...
    Baci

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