mercoledì 21 settembre 2011

di zoo nario letterario : animali indigesti






" Ci siamo!", pensò il buon medico: la chiamata lo aveva messo in un leggero orgasmo. 
Il figlio della Signora lo attendeva! Probabilmente per nulla, per una delle solite ubbìe: come poteva essere la fifa di morire... Ma se stava da papa ! ... ( ridacchiò ).

(...)

Sul conto di lui, anche a Pastrufazio, correvano le voci più straordinarie. (...) Che egli non compatisse gli umili lo si intuiva dall'andatura, dal portamento... : non altezzoso, questo, ma sembrava escludere dallo sguardo dell'anima, la miseria, il giallore e la poveraglia. 
Josè, il peone, sosteneva che egli avesse dentro, tutti e sette, nel ventre, i sette peccati capitali, chiusi dentro nel ventre, come sette serpenti : che lo rimordevano e divoravano dal di dentro, dalla mattina alla sera; e perfino di notte, nel sonno. Dormiva, la mattina, fino alle otto, anche otto e mezza: e si faceva portare al letto il caffè, dalla Signora, che non finiva più di far le scale per quel figlio, povera vecchia! e anche i giornali, per poi leggerli e berlo fuori a poco a poco, sia il caffè che i giornali, allungato in letto come una vacca: ( così diceva il peone ): e teneva anche qualche libro desoravìa del cifone, per leggere di tanto in tanto anche quello, come non gli bastasse i giornali, ma in letto. 

(...)

Il medico ridacchiò: gli parve, pensandoci, che il figlio Pirobutirro stesse per troppo a rimuginare malanni, chiuso in sè: malanni ormai rugginosi nel tempo: e i pensieri gl attossicavano l'anima, come spazzatura irrancidita. Certo che intorno a quel suo cliente, così fuori a ogni standard, s'erano andate formando a Lucones le opinioni più strane e correvano, da assai tempo dicerie di ogni genere. La sua cupidigia di cibo, ad esempio, era divenuta favola.

(...)

Nel 1928 si era detto dalla gente, e i signori Pastrufazio per primi, che egli fosse stato per morire, a Babylon, in seguito all'ingestione di un riccio, altri sostenevano un granchio, una specie di scorpione marino ma di colore, anziché nero, scarlatto, e con quattro baffi, scarlatti pure essi, e lunghissimi, come quattro spilloni da signora, due per parte, oltre alle mandibole, in forma di zanche, e assai pericolosi loro pure; qualcuno favoleggiava addirittura di un pesce- spada o di un pesce- spilla; eh, già! piccolo, appena nato; ch'egli avrebbe degludito intero ( bollitolo appena quanto, quanto, ma altri dicevano crudo ), dalla parte della testa, ossia della spada : o spilla. Che la coda poi gli scodinzolò a lungo fuor dalla bocca, come una seconda lingua che non riusciva più a ritirare, che quasi quasi lo soffocava,


da  La Cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda


Link                                         

J.Mirò, The bullfight

La Cognizione del dolore

Un bellissimo documentario Rai su C.E. Gadda
J. Mirò, Phosphorescent tracks of snails
                                                                   

22 commenti:

  1. Bella la scelta,come al solito.Torna presto davvero, ché leggerti ci fa bene! Un abbraccio

    RispondiElimina
  2. E dove vai, Giacinta carissima?
    (l'ingegnere, che tipo!)

    RispondiElimina
  3. bellissimo questo.
    Ma torna presto, eh?!!!
    un abbraccio
    cri

    RispondiElimina
  4. El Serruchòn si vedeva anche da qui, prima che costruissero palazzoni e autostrade; Lucones è Longone al Segrino, dove abitava Gadda (da casa mia ci vuole almeno un'ora, traffico permettendo); non ho mai capito Pastrufazio, che dovrebbe essere Milano...ma questa dev'essere proprio una cosa sua, dell'Ingegnere...
    :-)

    RispondiElimina
  5. Davvero gustosi questi assaggi. Anche se magari non mi fa impazzire, Gadda appartiene a pieno merito alla stirpe degli Scrittori, quelli che oggi l'italiettA vuol far estinguere a suon di mediocrità, classifiche, premi e recensioni merdose...:-(
    Un bacio, carissima amica!

    RispondiElimina
  6. Non ho ancora finito di leggerlo ma ogni tanto fermo la lettura per darmi il modo di gridare ( intimamente... ) :"Capolavoro!". Per arrivare al "dolore" si passa attraverso il sorrisetto, il riso ( di ogni gamma e decibel ),la simpatia, la commozione. Ho sempre trovato stucchevoli le digressioni ( il romanzo è fatto essenzialmente di queste ), ma non in questo caso.
    @Duck: La ragione per la pausetta c’è ma non è un viaggio. In ogni caso, resisto poco senza di voi…
    Grazie a tutti e baci!

    RispondiElimina
  7. Bella citazione, altrettanto bella riscoperta. Gadda è uno di quegli scrittori che non si legge (quasi) più. Oppure si finisce sempre per citare il Pasticciaccio e il commissario Ingravallo (per i ragazzi della mia generazione il grande Flavio Bucci).

    RispondiElimina
  8. mi hai convinto lo leggerò, rimandavo da tempo.
    Buona pausa e buon ritorno

    RispondiElimina
  9. L'ineffabile continua ricerca stilistica di un grande! Un abbraccio e ... a presto!

    RispondiElimina
  10. Grande (un po'dimenticato) Gadda!

    RispondiElimina
  11. L’asino del monisterio, sentendo bussare la Primavera all’uscio di stalla, pregò la monica superiora d’esser lasciato solo nel buio. Non vedeva altra soluzione.


    Che farà d'autunno l'asino di Gadda ?

    RispondiElimina
  12. E' un altro (ottimo) segnale che devo (ri)-leggere Gadda. Ti aspetto, torna presto. Un bye&besos grande!

    RispondiElimina
  13. Convinta anch'io.
    Sandra
    P.S.: mamma mia che accoppiata fantastica Mirò e questi brani!

    RispondiElimina
  14. Si può augurare buna vacanza? :-)

    RispondiElimina
  15. è bizzarro! Sei sempre una sorpresa infinita Giacy cara!
    buona piccola pausa!

    RispondiElimina
  16. ...ecco io di Gadda ho letto i "classici". E siccome continui a essere la mia fonte di ispirazione...c'è posta per te, da me!!! ;)

    RispondiElimina
  17. Ho scoperto dove sei andata!!!!! Tutto merito di un...braccio scoperto ;-)

    RispondiElimina
  18. Beccata! Beccata! Ti ho scovato anch’io per colpa di un braccio allungato e dello spunto fornito da Nela San!

    RispondiElimina
  19. Avrete anche beccato il mio braccio dal biancore cadaverico ( non mi distendo al sole su una spiaggia da una vita... ) ma non il motivo della pausetta... :-))
    Ringrazio tutti e ...si ricomincia (che bello!)

    RispondiElimina