vengono in sogno a trovarmi.
Venti violenti e potenti
li fanno restare distanti.
Io non capisco ma apprezzo;
solo li temo pesanti
temo mi caschino addosso
vorrei spostarmi, non posso.
Questo nei sogni succede
nella realtà è un caso raro -
quel che succede nel sogno
capita invero di rado;
capita spesso nel sogno
di stare fermi a guardare
venti vitelli volanti
adoro questi vispi vitelli volanti e sono sicura che essendo vispi mai schiaccerebbero un sognatore
RispondiEliminaDopo Innocente Salvini,grande pittore che dipingeva i maiali verdi,ecco il bravissimo cantore dei Vispi vitelli volanti!
RispondiEliminaops, non erano i porci con le ali?
RispondiEliminachiedo venia per la battuta... il tuo rimando ai post su golem mi ha permesso di scoprire una scrittura raffinata (cosa rara di questi tempi) e davvero interessante, complimenti a Gauna (dalla gioia mi sembra di volare insieme a venti vitelli emigranti...)
un abbraccio
Devo dire la verità, pure io ho pensato subito a "Porci con le ali", libro di culto per quella generazione che voleva cambiare il mondo, ma i vitelli volanti sembrano altro ... come questo scrittore che ci hai segnalato, sembra altro ... mi segno il link e leggerò tutto con calma. Grazie *
RispondiEliminaA volte un poeta è un bambino che gioca felicemente con parole e allitterazioni, felice di render felici con lui anche i lettori.
RispondiEliminaLa meravigliosa cadenza delle frasi, la levità delle parole inanellate fanno dimenticare che il sogno può essere incubo. Adoro questi vispi vitelli volanti e l'accostamento delle immagini. Azzeccato. Come sempre.
RispondiEliminaBye&besos
Molto divertente questo gioco di suoni e colori...e per fortuna i vitelli volanti appaiono solo nei sogni forse...! :-)))
RispondiEliminabuona giornata Giacynta, bacioni!
@Amanda: non c'è sodalizio più certo di quello tra i sogni e chi sogna...:)
RispondiElimina@Costantino: mi hai incuriosita e ho cercato i maiali verdi. Non li ho trovati ma ho visto altre opere di Salvini. C'è una luce molto particolare nei suoi dipinti.Grazie per la segnalazione!:)
@Maria: sai che non ho mai letto il libro della Ravera? E se Giuliano avesse fatto volare i maiali non avrei pensato di realizzare un post con una delle sue egloghe. Trovo geniale la scelta dei vitelli:)
Quelle tre v del I verso sembrano quasi un vvv cercasi...
Giuliano è uno scrittore raffinatissimo, ero certa che alla tua sensibilità non sarebbero sfuggite la sua grazia e intelligenza. Baci
@Ally: quando qualche tempo fa ho iniziato a leggere gli scritti di Giuliano pubblicati su Golem ho provato gioia; sai, quella gioia molto intima, una specie di luce che si accende nel buio e che ti fa sorridere, ringraziare segretamente che ci siano persone, scrittori così. :)
@Nick: si, tu ne sai qualcosa ed io non posso che dirvi di continuare... :) baci.
RispondiElimina@Nela: levità è una delle parole che userei anch'io per Giuliano. Le sue composizioni sono una sorta di quadratura del cerchio, intense, profonde e nello stesso tempo leggere, nette. Un piccolo miracolo. Mi fa pensare al modo di scrivere di Primo Levi.
Ho massacrato un dipinto di Kandinskij per far cadere vitelli. Spero che Vasilij non se la prenda!
@Cristina: so quanto sensibile sei a questi accordi: grazie!:)
Tremendamente attraente.....
RispondiEliminaRivisitazione originale di Rodari, di Magritte e di Chagall?
RispondiEliminaVersi dal sapore fanciullesco eppure tanto suggestivi :)Leggerezza allo stato gassoso :)
RispondiEliminaChe belli questi vispi vitelli sospesi nel cielo come le mucche gialle dei quadri di Chagall. E che delizia le altre poesie che ho scoperto nel sito che ci hai indicato! Mi fanno compagnia a Bruxelles in questa lunga serata quasi estiva in cui la luce non vuole scomparire. Folgorante l'inizio di "Itaca": Nel mondo antico di Itaca/ mi ricordo una sera estetica...."
RispondiEliminaVado a continuare la lettura.... Grazie, e a presto
Anche se non sapevo alcune parole, mi sono piaciuti immensamente il ritmo, suono, la leggerezza di questo versetto delizioso. Lo dico ad alta voce ora e sto cominciando a levitare! Somiglia un po' a Dr. Seuss (:
RispondiEliminaVenti violenti, venti vitelli. Che alchimie inventano i poeti, musicisti del pensiero verbale.
RispondiElimina@Nella, Adriano, Nick: non so se l'autore avesse in mente proprio quei riferimenti letterari e artistici o, visto, il peso dei vitelli, qualcosa di più prosaico e opprimente, va da sè che, in un caso o nell'altro, il risultato è suggestivo e attraente. :)
RispondiEliminaGrazie, amici!
@Grazia: le belle isole mediterranee nella luce crepuscolare di Bruxelles.
RispondiEliminaEro sicura che di Giuliano ti sarebbero piaciute anche le composizioni poetiche. :)
@Irina: tu che non sei italiana puoi afferrare ancora meglio la musicalità della nosta lingua e delle poesie di Giuliano. Un po' ti invidio. Bacio
@Sandro: a proposito di musica, l'autore dei vvv è un estimatore di Nick Drake, come te. :)
anche un po' vitellonici alla fellini
RispondiElimina@Antonio: lì sospesi a roteare... sì, può darsi:)
RispondiEliminabellissima!
RispondiEliminaDa leggere e rileggere ad alta voce!
Mannaggia Giacy, non so starti dietro neanche con la lettura! :)
mi aggiorno a tratti!
@Clode: passa quando vuoi! Bacione
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