domenica 22 aprile 2012

Big Sur



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Ho fatto duemila chilometri per arrivare a Big Sur, un centinaio di chilometri di bellezza irreale, una bellezza tale che quando ti ci trovi di fronte ti senti come una specie di scoria in giacca e cravatta. Big Sur è il luogo nel quale il gran fantasma dell'oceano incontra il fantasma della terra in un'atmosfera nebbiosa, vaporosa, dove abbaiano le foche e dove si ha voglia di fare il mea culpa solo perchè non si è acqua, cielo e aria.




Romain Gary, La notte sarà calma















Qui un video con i luoghi di "Big Sur" di J. Kerouac




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Vado lentamente verso il mare lungo il sentiero accanto al torrente e vedo questa spaventosa sottile linea di ponte, un migliaio di invalicabili sospiri di altezza al di sopra dei boschetti nei quali sto camminando, proprio non riesci a crederlo e,  per rendere le cose orribili da far martellare il cuore, arrivi a una curva dolce su quella che ormai è appena una pista ed ecco la risacca tonante aggredirti crestata di bianco e abbattersi sulla sabbia come se fosse più alta del punto nel quale ti trovi, come un' improvvisa onda di marea grande abbastanza per farti indietreggiare o indurti a rifugiarti di corsa sulle alture...  E non soltanto questo, il mare azzurro dietro le alte onde che si frangono è pieno di enormi scogli neri alti come antichi castelli d'orco gocciolanti melma bagnata, un miliardo d'anni di sventure laggiù, il grosso scimmiesco orco del male proprio laggiù con le sue sbavanti labbra di spuma alla base... Per cui tu emergi dai piacevoli sentieri del boschetto con uno stelo d'erba tra i denti e lo lasci cadere contemplando la condanna...
(...)


Per cui quando più tardi sentivo dir alla gente "Oh, Big Sur deve essere splendida" deglutivo domandandomi come potesse avere fama di essere bella al di sopra e al di là della sua paurosità, dei suoi spasimi alla Blake di creazione lamentosi tutti roccia scabra, di quegli scenari quando percorri la strada della costa in una giornata di sole e l'occhio spazia su chilometri di orribile risacca che sega.


Jack Kerouac, Big Sur










qui  info qui ( una serie di post di Silvia Pareschi su Big Sur









foto di Cartier - Bresson
Pace e solitudine! Riesco a gustarla persino in America. Qui a Parkington Ridge vado sulla porta della mia casa all'alba, guardo lo svolgersi delle colline vellutate e mi sento ricolmo di una tale soddisfazione, una tale gratitudine che istintivamente la mia mano si alza nel gesto di benedizione e benedico gli alberi, gli uccelli, i cani, i gatti, i fiori, gli uomini, le donne dovunque, da qualunque parte della barricata si trovino. E' cosi che mi piace cominciare la giornata. Così una giornata è cominciata bene. E per Dio, è per questo che sono venuto a fermarmi a Big Sur. Voglio che ogni giornata cominci così. Laggiù può darsi che la gente si maledica e si torturi, si abbandoni a tutti gli istinti umani facendo il macello della creazione ( come se fosse possibile! ); ma qui è impossibile, qui c'è pace, serenità, pochissimi uomini e molti animali selvaggi, alberi nobili, arbusti e sterpi, lillà selvaggio e stupendi papaveri gialli, bozzagri, aquile, bellissimi uccelli di passaggio e il mare e il cielo e le colline e le montagne sconfinate.
(...)


Cerco di immaginare che cosa sarà  tra cento o cinquecento anni. (...) Non ci sarà più un postino che consegna cibo e  posta col suo camion sei volte la settimana. Ci saranno aeroplani, acquaplani, elicotteri e macchine e veicoli di ogni genere non ancora immaginati.


Herry Miller,  Questa è la mia risposta in Beat, hippie, yippie di Fernanda Pivano





23 commenti:

  1. Strano effetto della grandezza della natura sulle grandi penne: alcune le innalza e ispira, altre le annichilisce e livella.
    Rispetto al pezzo Perfetto di Gary (che non mi farò mancare ancora per molto!) Kerouac sembra davvero "uno che batte a macchina", e Miller un pretonzolo di campagna!

    Baci8 :)

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  2. @Nick: ho preso tutto quello che hanno pubblicato di Gary. Qui ne sentirai parlare spesso.

    A proposito di Kerouac, sembra che, dopo quattro giorni di solitudine nel capanno, fosse stufo delle "altezze".

    Di Miller non ho letto niente. Ho sfogliato il testo della Pivano e ho riportato quanto ho trovato a proposito di Big Sur. La sistemazione di Miller era sicuramente più comoda di quella di Jack. L'effetto pretonzolo ( sei forte! )forse dipende anche da questo.

    Baci8 domenicale, un po' pretonzolo:)

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  3. C'è qualcosa di malato nello sguardo di Kerouac e di Blake. Guardano il meraviglioso mare e pensano ad una aggressione, vedono una rosa e...

    La Rosa Malata

    Oh Rosa, tu sei malata
    Il verme invisibile
    Che vola nella notte
    Nella tempesta urlante,

    Ha trovato il tuo letto
    Di gioia arrossita
    E il suo oscuro amore segreto
    Distrugge la tua vita.

    Blake

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  4. Sinceramente, sono atea, ma mi piace tanto questo brano di Henry Miller.

    Roman Gary è senz'altro il mio preferito.

    Grazie per questo tuo post che si aggiunge ai tuoi sempre superlativi.

    Ciao Giacy.nta :)
    Lara

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  5. Posso dirti che nel Tropico del cancro vi sono pagine grandiose alternate ad altre meno felici: Miller è sicuramente un grande scrittore, anche se non riesce a entrare nel mio personale Olimpo.
    Il brano "pretonzolo" non l'ho apprezzato, non in quanto religioso ma in quanto, a mio parere, infarcito di banalità e "primi cantoni". Sembrano righe scritte controvoglia e in tutta fretta per un giornalino parrocchiale: poteva sforzarsi un po' di più.... Naturalmente si parla sempre di gusto personale... :)

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  6. Non sapevo di così intensa rivisitazione letteraria della bella Big Sur!

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  7. Sono chiusa nel mio appartamento, apro il tuo blog, ti leggo e mi sento a Big Sur, in contemplazione dell'oceano. Gary ,come spesso succede, sa trovare le parole più giuste, più profonde e più vere.Con lui la geografia diventa sempre geografia dell'anima.

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  8. A volte in mezzo a tanta potenza della natura ci si sente persi, a volte in pace ed a casa, ma è lì dove finiamo noi ed inizia il resto del mondo la risposta, anzi prima ancora di uscire dal nostro involucro

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  9. Vorrei trovarmi vicino al Big Sur...chissà, vorrei ...ma non posso.....

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  10. @Guglielmo: grazie per aver portato qui il verme e la rosa. La rosa ha nel nome il suo destino ed è il verme a compierlo. E sopra ogni cosa la notte che, come ricorda un amico di Gary, un aviatore, "sarà calma ". :)

    @Lara: è Gary a essere essere superlativo e a impreziosire il post ma prendo molto volentieri le tue parole di apprezzamento:)

    @Nick: avevo capito che ti riferivi allo stile e devo dirti che mentre riportavo il passo, pensavo ad una lettura recentemente archiviata. Lasciandomi fuorviare dal titolo dell'opera, "Pietre colorate", ho letto dei racconti di Stifter. Il primo mi ha colpito per l'insolito nitore, la semplicità. Man mano però, tanta pulizia, tanto bianco mi hanno stancato ... di pietre colorate neanche l'ombra. Ho chiuso il libro con la netta impressione che Heidi e la capretta facessero capolino dalle pagine per farmi ciao. Forse sono un'anima nera.:)

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  11. @Adriano: wikiadriano e wikigiacy :))

    @Grazia: spero tu abbia visto anche il filmato. Ci sono immagini bellissime del luogo ed anche del dolcissimo Jack.

    Ho appena completato la lettura de "La notte sarà calma". Giustissima la tua osservazione. Grazie, carissima.:)

    @Amanda: si ritorna sempre al titolo del libro di Gary da cui ho tratto la citazione; evidentemente, è davvero appropriato.

    @Nella: in effetti nel tuo avatar c'è un ponte e dell'acqua e qualcuno che contempla...:)

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  12. Adoro Jack, non solo perchè siamo nati nello stesso giorno, mentre di Henry non sono mai riuscito a leggere un libro per intero ... concordo con lo Zio, ci sono momenti sublimi accanto a cadute e banalità. Forse era un vero fuoriclasse ...

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  13. @Ally: a me Zio è apparso in questa circostanza un po' severo con Jack che a me piace sempre. Su Miller gli/ti do ragione, anche se c'è da dire che lo scritto che ho riportato non è tratto da un'opera letteraria. Ciao, Ally, è sempre un piacere sentire spirare la brezza lacustre nel mio notturno blog:)

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  14. Big Sur fu un sogno ad occhi aperti, destrinato a dissolversi presto. Insieme agli hippy di Berkeley o a quelli di San Francisco, con quei capelli lunghi, le tuniche colorate, le droghe... e la musica dei Beatles.
    A 45 anni di distanza il fenomeno fa sorridere per la stravaganza (allora invece scandalizzava), però se ci si pensa bene conteneva una saggezza (involontaria) che oggi dovremmo in qualche modo ripescare.

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  15. @Pim: Si, forse qualcuno sorriderà. Non io, comunque. A me fa ridere ( neanche sorridere ) il conformismo, l'acquiescenza, l'adattamento convinto al politicamente corretto, sia esso di destra che di sinistra. Che poi anche io sia indotta per convenienza ad " aggiustarmi", "accomodarmi"...questo è altrettanto comico, o...patetico, o "umoristico" ( ho proprio oggi spiegato ai miei alunni Pirandello ) :(

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  16. Ciao, volevo avvisarti che, se ti va ancora di seguirmi, ho eliminato il mio blog THROUGH (manusalight.blogspot.com) e trasferito totalmente su emachicca.blogspot.it, perché 'altro aveva un malware e mi dispiace se ti ho creato disagi.anzi dovresti toglierlo se lo avevi come link in miniatura. grazie!! a presto e buon weekend!

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  17. Cara Giacy, delle tre descrizioni quella che mi piace di più è sicuramente la prima, anzi oserei dire che non c'è confronto...
    sarà un motivo in più per leggerlo finalmente?
    (davvero ti piace tanto kerouac? a costo di diventare impopolare devo confessare che quando ho letto "sulla strada" -secoli fa d'accordo- sono morta dalla noia. Forse è arrivato il momento di 'rivisitare' certi autori...)
    un bacione

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  18. Mi piace di J.K. la dolcezza, la possibilità che ti offre di "stargli accanto", di entrare in intimità con lui. Non è da tutti e non nel modo delicato e poetico con cui lo fa.:)

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  19. Ciao, bighellonando in ordine sparso sono arrivata al tuo bel blog la cui conoscenza mi riprometto di approfondire.
    Ti lascio un saluto dicendoti che anch'io mi sono andata a cercare tutto di Roman Gary (l'estate scorsa ero a Parigi ed ho approfittato di una libreria fornitissima ed economica) il cui "La vita davanti a sé" è nei posti alti della mia classifica personale.
    Con simpatia
    Nina

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  20. @Nina: ciao! grazie per essere passata da me. Adesso ricambio la visita...

    p.s.
    mi piace molto incontrare persone attraverso un comune amore per uno scrittore:)

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  21. Grazie di avermi segnalato il post. Sono d'accordo anch'io, Gary è quello che meglio cattura l'atmosfera del luogo. E neppure a me piace Kerouac.

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  22. @Silvia:
    Grazie a te per i tuoi post!( che linko ):)
    Kerouac mi piace molto; è strano che ti abbia dato l'impressione contraria.:)

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