da La vita davanti a sè di Romain Gary, ed. Neri Pozza
Il condominio
foto di Veronique Vial |
Non so mica cosa sarebbe stato di noi al sesto piano se non ci fossero stati gli altri cinque dove ci stavano degli inquilini che non cercavano di nuocersi. Non avevano mai denunciato Madame Rosa alla polizia quando aveva in casa persino dieci figli di puttana che facevano il casino per le scale.
C'era anche il francese al secondo piano che si comportava come non fosse a casa sua. Era alto, magro, col bastone e viveva tranquillamente senza farsi notare, era venuto a sapere che Madame Rosa si deteriorava e un giorno ha salito i quattro piani che noi avevamo in più e ha bussato alla porta.
Madame Rosa
A Madame Rosa piace farsi vedere in compagnia. Ci mette sempre un sacco di tempo a vestirsi per uscire, perchè è stata una donna e qualcosa gliene è rimasto.
( ... ).
Era la donna migliore che c'è e ve lo posso dimostrare subito. Se prendete Madame Sophie, che ha anche lei un rifugio per i figli di puttane in rue Surcouf, o quella che chiamano la Contessa (...) , be', loro prendono fino a dieci marmocchi a giornata e la prima cosa che fanno è imbottirli di tranquillanti. (... ) con Madame Rosa succedeva tutto il contrario. Quando ci agitavamo oppure c'erano dei marmocchi a giornata che erano seriamente perturbati, visto che sono cose che succedono, era lei che si imbottiva di tranquillanti. A quel punto potevamo strillare o prenderci a botte che a lei non toccava un'unghia.
foto di Wendy Bevan |
La sala di doppiaggio
mi ha spiegato che quella era la sala di doppiaggio. La gente sullo schermo apriva la bocca come per parlare ma erano le persone nella sala che le imprestavano la voce. Facevano come per gli uccelli, gli infilavano la voce direttamente nella gola. Quando alla prima non funzionava e la voce non interveniva al momento giusto, bisognava ricominciare. E qui veniva il bello: tutto si metteva ad andare all'indietro. I morti ritornavano in vita e riprendevano a ritroso il loro posto nella società. (... ) le pallottole uscivano fuori dal corpo, ritornavano nei mitra (...) . Se versavi l'acqua, questa risaliva nel bicchiere (...) uno che aveva sputato si riprendeva lo sputo in bocca (...) . Era il vero mondo alla rovescia ed era la più bella cosa che ho mai visto nella mia vita schifa. (...) .
Anche le parole si mettevano in moto all'indietro e dicevano cose alla rovescia e questo produceva dei suoni misteriosi, come una lingua che non conosce nessuno e che forse vuol dire qualcosa.
La sala d'aspetto del dottor Katz
Mi andavo spesso a sedere nella sala d'aspetto del dottor Katz, perchè Madame Rosa diceva sempre che era un uomo che faceva del bene, ma non mi sono mai accorto di niente. Forse non ci restavo abbastanza. Lo so che al mondo c'è della gente che fa del bene, ma non sta sempre lì a farlo e bisogna capitarci al momento giusto.
foto di Veronique Vial |
Momò
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- Che racchia sono diventata, Momò -.
Io mi sono arrabbiato, perchè non si ha il diritto di dir male di una donna che è vecchia e malata. Trovo che non si può giudicare tutto alla stessa maniera, come gli ippopotami e le tartarughe che non sono come gli altri.
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Links
Romain Gary
La vita davanti a sè
Qui un post di Markx sul film di Mizrhai ispirato al romanzo
Qui un post di Duck sul romanzo
Le autrici delle foto pubblicate qui e qui
la parte dedicata alla sala di doppiaggio è magica :)
RispondiEliminasegno segno
Sai che non ricordo una parola di quelle che citi... Mi sto rimbambendo, altroché... Dovrò rileggere il libro (cosa che odio !)...
RispondiElimina@Amanda: vero? Si ripropone per giunta nella parte finale del romanzo. Giocare al rovescio diviene una sorta di ancora di salvezza per Momò... :)
RispondiElimina@Guglielmo: sai che anch'io non ricordo quasi niente dei libri che leggo? In particolare non ricordo mai come vanno a finire. Di solito mi viene in mente solo un frammento visivo, quello a cui io stessa ho dato vita, immaginando una situazione.
Quanto a rileggere i libri, non bisogna pensarci prima di farlo. Prova!:)
p.s.
vieni qui più spesso, quella foto mi piace da morire!
Foto magiche come i testi proposti, che, tanto per cambiare, non ho mai letto ... mi proponi un sacco di autori nuovi, per me ...
RispondiEliminaLa parte sul doppiaggio mi ha fatto ricordare lontane esperienze vissute. Ero poco più di un ragazzino, e io e un altro compagno di scuola eravamo stati promossi proiezionisti al cinema parrocchiale. Una volta, alla fine, riavvolgemmo la pellicola senza smettere di proiettarla, e lasciando il sonoro. Non solo era comico vedere tutti quanti muoversi a ritroso, ma aveva qualcosa di magico il parlato, sembrava bulgaro antico... :)
RispondiElimina"Quando si ha voglia di crepare, il cioccolato è ancora più buono del solito". Questa è geniale, così come dev'esserlo tutta la storia dei piccoli "figli di puttana" in senso letterale...
Lo segno pure io.
Ciao!! :D
proposta davvero intrigante, questa.
RispondiEliminaleggere come assistere.
sentrsi nella scena
con doppiaggio o senza...
grazie!
@Ally: non c'è un circo nel romanzo ma, per un'associazione che non so ( o non voglio ) spiegare, mi sono trovata a cercare immagini scattate in quell'ambiente. Ci sono altre foto molto belle delle due fotografe . Se vuoi puoi usare i links che ho lasciato a margine del post. :)
RispondiElimina@Nick: ti aspettavo, perchè Gary mi pace tantissimo ed ero curiosa di conoscere il tuo parere! Sono andata a controllare il tuo profilo per vedere se fosse tra i tuoi autori, ma non l'ho trovato. Come ho fatto finora a non leggere niente di suo? E' un grandissimo!
Grazie per il racconto che mi hai lasciato delle imprese del giovane Nick :)) baci8
@Cristina: è un autore che dovrebbe piacerti molto! Baci
Per molto tempo Momo è entrato a far parte non solo delle mie letture, ma anche dei miei affetti. Per me è stato uno dei libri più coinvolgenti. Sarà perchè Roman Gary mi ha sempre affascinato per la sua vicenda di scrittore e umana.È uno di quegli autori che, in qualche modo, diventano " amici", con cui si vorrebbe parlare e che si vorrebbe consolare.
RispondiEliminaGiacinta, mi fa piacere che condividiamo anche l'amore per Gary: c'era da giurarci! . Un abbraccio
Gary l'ho scoperto tardi, proprio grazie a questo romanzo che è subito diventato uno dei miei libri del cuore. Lo confesso qui perchè siamo tra amici: prima lo conoscevo solo come l'ex marito di Jean Seberg, che vergogna.
RispondiEliminaUn autore le cui belle pagine scopro grazie a te. Però,forse ho visto il film...vale lo stesso a farmi apparire meno ignorante ? :)
RispondiEliminaSono ripassata per gustarmi questo bel post. Anche a me è piaciuta molto la parte sul doppiaggio ma, in particolare, mi ha colpita una frase -" perchè è stata una donna e qualcosa gliene è rimasto."-. Mi ha messo un pò di tristezza perchè fa sentire il tempo che scorre veloce e che fa perdere tanto della nostra immagine etseriore. Per questo bisogna continuare a curare la parte interiore di noi, quella si trasforma, ma senza deteriorarsi come i nostri corpi^_^
RispondiEliminaTi auguro una buona serata e . scusa questa malinconica riflessione
Cri
Trovo la cioccolata , la mighliore soluzione per evitare una crisi depressiva!
RispondiElimina@Grazia e Dede: sono contenta ( e niente affatto sorpresa ) di condividere con voi una lettura e un trasporto, quello per la creatura, Momò, e per il suo autore, Romain. E' vero, è uno scrittore che si sente immediatamente "amico". Oggi ho iniziato a leggere "La notte sarà calma" è una sorta di autointervista...
RispondiEliminaGrazie, carissime!
@Blackswan: tu che respiri e scrivi, non potrai che sentire Romain amico. :))
@Cri: ho pubblicato quel passo proprio per quella "chiusa". L'ho trovata fulminante. Il tempo è il tema dominante del romanzo.
p.s.
che bello averti di nuovo qui!:))
@Nella: benvenuta nella "fabbrica di cioccolato"! Dato il mio avatar, considerazioni come la tua e quella di Romain non sono assolutamente... fuori luogo. :))
Affascinato dalla sala di doppiaggio.
RispondiEliminaMa anche dalla cioccolata...
:)
@Sandro: stesso minuto... prova a esprimere un desiderio :))
RispondiEliminaGrazie, Carmen. E' bello vedere qui riuniti gli estimatori di Romain. E' singolare che in questi giorni, molti gli abbiano dedicato dei post ( Guglielmo, Gabrilu, Giulia, Nocemoscata... ). Dovevo iniziare a leggerlo!
RispondiEliminaA proposito di Francia, se non l'hai fatto, ti consiglio di andare a vedere "Quasi amici". Sono tornata adesso dal cine serena e sorridente!
Grazie Carmen! Avevo visto anch'io il bellissimo post di Gabrilu.
RispondiEliminaBuona giornata!
Sono particolarmente affezionata a questo romanzo, che mi è stato regalato tempo fa da una persona cara. Dopo essermi beata nella sua lettura (ci ho scritto pure sopra un post: http://craft-duck.blogspot.it/2010/01/la-vita-davanti-se-di-romain-gary.html), l'ho passato ad un carissimo amico; al momento, dunque, la mia copia di La vita davanti a sé è sul comodino di una camera da letto in Zimbabwe :-) e pare ci si trovi molto bene
RispondiEliminaSaluti affettuosi
ma cone, giacy... passo sempre da te ... -:))))
RispondiElimina@Duck: vado subito a leggere, sapendo che creerò sicuramente un collegamento al tuo post. ( col tuo permesso, già accordato, spero )
RispondiEliminap.s.
A Romain, persona amante dei viaggi e dell'avventura, avrebbe fatto sicuramente piacere sapere che una copia del suo romanzo potesse essere così itinerante :))
@Gugliemo: vedi che sono riuscita ad avere due visita del bimbo nello stesso post? Con le buone maniere, si ottiene tutto :))
Amo rileggere . Ma lo faccio a spezzoni, aprendo qui e là.
RispondiEliminaSandra
P.S.: manco io ricordo bene tutto quello che leggo...soprattutto "come vanno a finire"
:o)
ERO GIU' DI MORALE, MA DOPO LA LETTURA STO MEGLIO
RispondiEliminaSì, sì, avevo già dato uno sguardo alle foto, grazie ai tuoi link, sempre preziosi ...tu guardi i miei io guardo i tuoi ;)
RispondiEliminaVolevo solo ringraziarti per quanto hai scritto in P.S., ma il piacere di venire a trovarti nel tuo blog, è tutto mio !
RispondiEliminaUn abbraccio grande
CRi
Di Romain Gary sinora ho letto solo brevi cenni biografici. Che mi hanno ribadito la temperie culturale, persistente in Francia anche nell'immediato dopoguerra.
RispondiElimina@Sandra: magari non è neanche strano non ricordare il finale. La lettura è una delle poche attività che consentono questa e altre libertà :))
RispondiElimina@Antonio: ti prendo alla lettera e sono contenta. :))
@Ally: grazie, caro per questo sodalizio! :))
@Cri: sei tanto cara! Ne approfitto per augurarti la buonanotte!
@Adriano: sto conoscendo la sua biografia attraverso una lunga intervista che fa a se stesso...avremo modo di riparlarne, spero. Ciao!
"la mia vita schifa" del giovane Momo e "mia infanzia schifa" del giovane Holden.
RispondiEliminaMomo e Holden sono amici, ci scommetto, e Madame Rosa gli prepara il pranzo.
@Franz: sicuro! :))
RispondiElimina...e lo so che se avessi voluto che commentassimo il post, avresti aperto ai commenti ma...DOVEVO dirti: ma come l'hai scoperto??? Sto ascoltando il pezzo di piano ed è...sublime (e se te lo dico con un'emicrania in corso, puoi credermi!). Ti abbraccio
RispondiElimina@Monica: ascolto spesso le trasmissioni pomeridiane di Radiotre:))
RispondiEliminaOps, mai letto! Cara Giacy, qui sono pure in minoranza... vado a nascondermi nel sottoscala per smaltire l'onta e mi procuro prontamente il libro... finché la vita è davanti a me, bisogna approfittarne...
RispondiEliminabaci
Non sapendo dove scriverti (non trovo un tuo indirizzo mail), ripasso da qui per ringraziarti della visita e del commento. Sei sempre tanto cara e gentile!
RispondiEliminaUn abbraccio
Cri
@Maria: anche per me era un perfetto sconosciuto... ma, grazie ai libri, i legami con gli scrittori si possono stabilire in qualsiasi momento:))
RispondiElimina@Cri: grazie a te! :))
il film
RispondiEliminahttp://markx7.blogspot.it/2013/01/la-vie-devant-soi-la-vita-davanti-se.html
ciao
@Franz: grazie! :))
RispondiElimina