La strada mi è divenuta familiare questa estate. L'ho risalita più volte e nella
saletta con i bow windows bianchi ho fatto colazione; questo è successo perchè la casa natale di Kenneth Grahame oggi è una guest house.
E fin qui niente di speciale. Sono tanti i siti di interesse storico-culturale che hanno cambiato destinazione d'uso sfruttando proprio il blasone conferito dal passaggio o la permanenza di un personaggio illustre. Non sto scrivendo il post per consigliare un albergo "letterario" ( anche se è in ottima posizione e con un buon rapporto qualità/prezzo )
E allora?
L'evento vero è che un paio di giorni fa ho visto un film meraviglioso di Jim Jarmusch, Ghost dog.
In una delle sequenze più serene - quella in cui il protagonista dice qualche parola invece di far parlare la pistola - Pearline, la bambina che si accomoda sulla panchina e si intrattiene per un po' con Ghost dog (soprannome del protagonista ) , cosa ti tira fuori dalla cartella?
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Si, è proprio i libro di Kenneth Grahame.
Ovviamente, tre minuti dopo l'ultimo titolo di coda, sono andata in cerca della mia copia ( ce l'ho ) e, data l'ora, ho aspettato l'indomani per leggere le avventure del socievole topo di fiume , del tasso misantropo, della dolce e timorosa talpa, del rospo viveur. Devo dire che ho trovato il batrace alquanto irritante. Del tasso mi è piaciuta molto la dimora sotterranea
-Quando sei sottoterra, -disse Talpa, - sai esattamente dove ti trovi. Non ti può accadere nulla. Nessuno può aggredirti. Di sopra, le cose continuano ad andare per il verso loro, ma tu non te ne devi preoccupare. Quando vuoi, puoi salire, e tutto è ancora lì che ti sta aspettando.
La dimora sotterranea di Tasso è piaciuta a Talpa, a me ( e fin qui...) e a Syd Barrett, l'anima dei Pink Floyd prima maniera.
The piper at the gates of dawn, un famoso album del gruppo, si ispira nel titolo al settimo capitolo de Il vento nei salici . Sembra che qualche critico musicale si sia divertito ad associare ad ogni membro del gruppo un animale del libro di Grahame.
Ghost dog
Jim Jarmusch
Il vento nei salici
Kenneth Grahame
Pink Floyd, The piper at the gates of dawn
Sempre brava ad intrecciare le arti ... e la vita. Non ho letto il libro, ma adoro Jarmush e tutti i suoi film... e Syd, ovviamente.
RispondiEliminaMi piacerebbe fare colazione affacciandomi da una bow window, magari sfogliando quel libro!
RispondiEliminaSei troppo avanti. Io tutti questi collegamenti non sarei mai riuscito a metterli insieme.
RispondiEliminaPerò ad Edimburgo, mi piacerebbe proprio andarci.
Un abbraccio.
io sono sempre più curiosa di conoscere la mente capace di intessere orditi e trame così raffinati :)
RispondiEliminaè da quando ero piccola che vorrei abitare in una casa col bow window, non farebbe molto paesaggio veneto per la verità, ma sarebbe un angolo di lettura straordinario, specie se ci si mette una sedia a dondolo, poi in un bow window le orchidee crescono una meraviglia
Via Cibrario è una lunga strada che da Piazza Statuto arriva fino al parco della Pellerina. E' strada segnata da quella architettura degli inizi del '900 tanto elegante e fantasiosa che segna tutte queste nuove vie di espansione della città (Corso Francia, Via Pofetti ecc). Una delle caratteristiche di questi palazzi sono i bow windows che come costole segnano le facciate di moltissime case. Da Via Cibrario passa il mitico tram 13 che porta fino alla Gran Madre , dall'altra parte del Po e di Piazza Vittorio. A pochi passi dalla fermata di Piazza Castello del 13, c'è il Circolo dei lettori http://www.circololettori.it/ luogo di ritrovo per sniffatori di libri e nel quale (in una profonda cantina) si può mangiare in ottimo ristorante. A perte la carne (come sapete sono un vegetariano "tendenziale") il carrello dei dolci offre il tradizionale Bunet, la
RispondiEliminaTorta alle Nocciole di Langa con Zabajone,
Tiramisù al Moscato d’Asti...
non conosco Kenneth Grahame, quindi ti ringrazio per l'origine della canzone dei Pink Floyd, che è una delle più belle che io conosca (i Pink Floyd senza Barrett valgono molto meno).
RispondiEliminaPosso darti un consiglio? un bellissimo film a cartoni animati tratto da Janacek, "La piccola volpe astuta" diretto da Geoff Dunbar, nel 2000. (da me lo trovi, of course)
Non sapevo questa cosa di "The piper at the gates of dawn". E' bellissimo quando le diverse forme artistiche comunicano l'una con l'altra, si parlano l'una dell'altra. Tout se tient...
RispondiEliminaBella questa rete di rimandi che unisce una città, un libro, un film e una canzone . E brava tu che, come una tessitrice, li sai riannodare tutti. Mi è venuta una gran voglia di riascoltarmi i Pink Floyd e di sognare Edimburgo dal salotto di casa mia, almeno per ora.
RispondiEliminaTenerissimi, in quel film, gli episodi col protagonista e la bambina, che fra l'altro, se non ricordo male, non parlano nemmeno la stessa lingua (ma forse mi confondo con un altro personaggio, forse è la madre della piccola, che parla solo francese?) ma si capiscono lo stesso.
RispondiElimina@Ally: grazie per il complimento. :))
RispondiElimina@Sandro: dalla lettura dei romanzi vittoriani in poi è stato anche un mio desiderio...:) Intanto, posso darti l'indirizzo preciso della pensione http://www.castleviewgh.com/
@Granduca: gentil di Moletania, non sono d'accordo... Lei si butta troppo giù :)
@Amanda: grazie per aver usato il maschile per il termine bow window. ho pubblicato il post prima di andare a letto, ero stanca e anche se qualcosa mi diceva di farlo, non ho avuto la forza di controllare...
Ho rimediato!
Sei una amante dei fiori?
@Guglielmo: Torino piace molto anche a me. E' un posto in cui mi sarebbe piaciuto vivere. Il circolo dei lettori è un paradiso! Invito tutti a percorrerne virtualmente le bellissime sale attraverso il link che hai lasciato.
p.s.
in questo momento sto sgranocchiando anch'io qualcosa di dolce. :)
@Giuliano: sono appena stata da te.
I tuoi blog sono un po' come il cappello del cappellaio matto, un ricettacolo di meraviglie. Grazie!:)
p.s.
Anch'io preferisco i Pink prima maniera.
@Pim: mentre scrivevo a Guglielmo mi chiedevo se anche tu hai avuto modo di frequentare il circolo:)
Quanto all'unità della creazione artistica, sono naturalmente d'accordo con te.
@Grazia: Il post ha dato modo anche a me di riascoltare qualcosa. E' stato molto bello.
Ho dedicato un certo spazio ad Edimburgo nel blog. E' successo perchè è una città piena di piccoli segreti:)
@Nick: tutto il film è a dir poco strabiliante per quanto è ricco di immagini, testi, musiche, trovate meravigliosi. Mi sono innamorata della sequenza iniziale, quella del volo del colombo, ma il film è disseminato di momenti "alti".
Ghost dog e Pauline parlano inglese. E' il gelataio haitiano a parlare esclusivamente in francese. Come però osservi giustamente, non ci sono problemi di comprensione...:)
Ghost Dog era piaciuto moltissimo anche a me e alla Spia, quando andammo a vederlo al cinema. Ricordo quanto mi incuriosisse il protagonista, spietato killer e insieme tenerissimo allevatore di piccioni (o ricordo male?).
RispondiEliminaI Pink Floyd prima maniera li ascoltavo quando ero al liceo e faceva molto intellettuale e chic. Dovrei riascoltarli ora che ho qualche neurone in più rispetto a quanti ne avevo a 15 anni.
Grazie per tutti queste suggestioni, come al solito!
Saluti affettuosi
Affascinanti intrecci di arte e di vita cagionati da quanto scrisse Grahame, invero!
RispondiEliminaciao Giacynta, i tuoi psot sono delle perle rare da scoprire...grazie! Sono curiosa di trovare e leggere questo libro!
RispondiEliminasono stato a Edimburgo, due volte, mi piace Syd Barrett, "Ghost dog" è un film bellissimo (da lì ho letto "Hagakure"), ho Kenneth Grahame, ma devo ancora leggerlo.
RispondiEliminadovrò completare il cortocircuito, per colpa tua:)
@Duck: ricordi bene. In una specie di baracca, sul tetto di un palazzo, Ghost dog vive insieme ai suoi piccioni. Gira con la valigetta del Killer, uccide ma non è spietato o, quantomeno, un po'come gli orsi ( citati nel film ), non ha un istinto predatorio, non è assetato di sangue. E' un uomo che è in qualche modo già morto ( è stato sul punto di morire ed è stato salvato in extremis ). Non avendo paura di "finire", capisce bene ciò che sta vivendo. Il film si conclude con la frase "la fine è importante". La consapevolezza del protagonista è rimarcata dalle riprese aeree, numericamente elevate nel film.
RispondiEliminaRicambio i saluti e aggiungo un abbraccio:)
@Adriano: è vero, tutto è nato dalla scelta di quell'albergo... :)
Stando a quanto si dice nel film, tutto ha una causa, una ragione.
@Cristina: conoscendoti un po', dico che il libro dovrebbe piacerti.:))
@Franz: a me invece manca "Hagakure", per completare il cortocircuito! :))
@Giacynta: si può non essere amante dei fiori? :) i miei preferiti sono le peonie, prima o poi riuscirò ad averne un cespuglio,ma per il mio terrazzo a nord mi posso permettere ben poco, tra un po' è ora di clematidi, ho salutato ormai narcisi e giacinti, aspetto di piantare le petunie, intanto in casa sono rifiorite le orchidee
RispondiEliminaCara Giacinta, ho letto il post con il blocco note in mano! ho preso tanti appunti interessanti... In merito a ghost dog invece non ho nessuna giustificazione, dato che ho il film da anni, ma non l'ho ancora visto. Mea culpa! (in tempo di Pasqua, ci sta...)
RispondiEliminaun bacio
@Maria: togli la polvere, apri la custodia e corriiiiiiiiiiiiiiiiii a vederlo!
RispondiEliminap.s.
ci sono scene che non potrai più dimenticare.
Grazie per essere passata! un bacio anche da parte mia.
Che bel post ! In un colpo solo mi hai dato un consiglio per un film ( non l'ho visto, ahime ) e per un libro ( non l'ho letto,doppio ahime! ).Vedrò di rimediare. Ciao,Giacy :)
RispondiElimina@Nick: Il film dovrebbe piacerti molto. C'è un meraviglioso contrappunto di musica e immagini. Ciao e grazie!
RispondiEliminaGrazie per avermi fatto sentire a casa.
RispondiElimina"But it was good to think he had this to come back to; this place which was all his own, these things which were so glad to see him again and could always be counted upon for the same simple welcome."
@Pierluigi: ed io ringrazio te per questa bella cosa che mi dici:)
RispondiEliminaTorna quando vuoi!
Super gli stimoli che mi hai dato, il libro era in lista per essere regalato a mio figlio diversi anni fa... poi, adesso lo addento. I Pink sono sempre i più capaci di scatenare emozioni. Il film l'ho appuntato. Edimburgo...è lassù vicina a mio nipote, i bow windows sono nei miei progetti di ristrutturazione, anche se non c'entrano, c'entreranno... soldi permettendo! Tu sei forte Giacinta!
RispondiElimina@Alicemate: grazie, cara! E auguri per tutto ciò che desideri ( bow windows compresi! )
RispondiEliminaQuesta è una grande risorsa che si sta fornendo e si dà via gratis. Mi piace vedere i siti web che comprendono il valore di fornire una risorsa primaria per libero. Ho veramente amato leggendo i tuoi post su giacynta.blogspot.ru. Grazie!
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