Prato umido di Feodor Vasilyev |
"... L'importante è che due più due fa quattro, il resto sono tutte sciocchezze"
"Anche la natura è una sciocchezza?" fece Arkàdij, guardando pensieroso in lontananza i campi variopinti, illuminati soavemente e dolcemente dal sole ormai basso.
" Anche la natura è una sciocchezza nel senso in cui la intendi tu. La natura non è un tempio, ma un'officina in cui l'uomo è un operaio."
In quello stesso istante dalla casa volarono fino a loro le lente note di un violoncello. Qualcuno stava suonando con sentimento, anche se con mano inesperta, L'attesa di Schubert e nell'aria si diffondeva una dolce melodia.
" Cos'è?" fece stupito Bazarov.
"E' mio padre."
"Tuo padre suona il violoncello ?"
" Si."
Turgenev, Padri e figli
La sonata D960 ( "L'attesa" è il secondo movlmento- andante sostenuto- )
Il secondo movimento ( video )
Il secondo movimento ( video ) nella versione per violoncello
La sonata: definizione e piccola storia del genere
Bazarov ha discendenti lombardoveneti?
RispondiEliminaPer fortuna la natura è anche un tempio ed esiste la gratuità: della bellezza, delle emozioni, della musica, della passione.
RispondiEliminaAffettuosi saluti alla mia Giacinta
La versione coi violoncelli è sublime!
RispondiEliminaCerto la musica è un bel mistero, perché essa è ANCHE matematica. Però che tristezza, i poveracci secondo cui conta solo che due più due fa quattro: lasciata da sola, la metà razionale del cervello non è un'effettiva metà, ma un misero milionesimo, un miliardesimo... Che mutilati derelitti, i "solo razionali"...
Il secondo movimento con tutti quei violoncelli è favoloso...L'interpretazione di Arrau è di una delicatezza impressionante. No la musica non è matematica ed un pezzo non si "risolve" come un'equazione, c'è qualcosa di più profondo che tocca delle corde che non conosciamo di avere -:)
RispondiElimina"La natura è un'officina di cui l'uomo è un'operaio": mi pare che sia la visione che ci ha portato ai disastri ambientali attuali.Per fortuna che non tutti la pensano così e per fortuna che esistone le libere emozioni della musica. Schubert è sempre sublime e con lui si ha la sensazione di essere finalmente in pace e in consonanza con tutto quello che ci circonda.
RispondiEliminaLa musica é un'arte sublime, che nelle sue accezioni più alte ormai viene coltivata da una scelta elite!
RispondiEliminaStupendo Schubert e stupendo Arrau, che ho avuto il piacere di ascoltare(tantissimi anni fa,quando ero una giovane studentessa)al Teatro Comunale di Firenze.
RispondiEliminaGrazie per questo bellissimo post, cara Giacinta!
Un abbraccio
Cri
Un pezzo che ci dimostra come dovremmo esser più acculturati e considerare in altro modo la nostra "operosità" all'interno dell'officina-Natura.
RispondiEliminaBye&besos
Uno dei miei libri preferiti.E poi, Schubert..hai un tocco magico per le suggestioni :)
RispondiElimina@Amanda: dai, non fare la razzista! :)))
RispondiElimina@Duck, Nick: Bazarov si imbatterà in una donna piena di fascino, ma estremamente razionale, calcolatrice ( anche se non nel senso deteriore del termine ) se ne innamorerà... senza essere ricambiato. 1+1 non fa due nei fatti di cuore.:)
@Guglielmo: non ho elementi per dire cosa sia o cosa non sia la musica, non so suonare neanche il campanello di casa mia (non ci crederai ma sbaglio e spingo il più delle volte il pulsante della luce ). Sottoscrivo però la tua osservazione finale. Proprio oggi, durante una commemorazione, le lacrime mi sono spuntate quando è stato intonato un canto, non prima.
@Grazia, Nela: l'utilitarismo è deleterio. Si stenta a capirlo. E' il pensiero dominante da un bel po' di secoli. Dovrebbe rivendicare la pensione...
@Adriano, Cri : purtroppo ascolto solo di rado musica classica. E' una questione di abitudine. Schubert non mi lascia indifferente. La sua musica si dispiega in ogni direzione; quando la sento, ho l'impressione di compiere un percorso in piano, in profondità; poi è morbida,lieve discreta come una carezza.
@Blackswan: grandissimo romanzo; Schubert e Turgenev hanno molto in comune.Le opposizioni, i contrasti ( sono nel titolo e nel romanzo )sono affrontate in modo molto simile. Il II movimento di Schubert rimanda all'attesa della fine. E' suonata nel romanzo da una delle figure genitoriali, dal padre di Andreij.
RispondiEliminaio non voglio commentare. Voglio ascoltare, col tuo permesso, a occhi chiusi. Mi metto in un angolino, per non dare fastidio. P.S. ho molta stima di te, davvero!
RispondiEliminaGiacinta carissima, che bel post che riempie il cuore di emozioni...
RispondiEliminaquei violoncelli...Schubert che mai vorresti finisse quello che al momento ascolti.
Ciao buonanotte
Abbraccio
Bruna
Schubert, Turgenev, che connubio!
RispondiEliminaGrazie
@Monica, Diana.Bruna, Ruhevoll: mi piace sapere di aver scelto qualcosa di bello anche per voi. Baci e GRAZIE!
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