Dolce Platero trottatore, asinello mio, che portasti la mia anima tante volte - solo l'anima! - per quei fondi cammini di nopali, di malve e di madreselve: a te questo libro che parla di te, ora che puoi comprenderlo.
Platero e io è una raccolta di prose liriche scritte da Jiménez a Moguer, la cittadina dell'Andalusia in cui il poeta nacque . In una stalla tiepida e soffice come una culla, dolce come il suo pensiero, Jimenez ricoverò per alcuni anni un asinello bianco di nome Platero.
Il racconto della vita dell'asinello consente a Jiménez, come osserva Carlo Bo, di "entrare nel mondo della natura e conoscere la natura dell'uomo, a cominciare da se stesso" e di distillare "atmosfere, ( ... ) sentimenti legati al gioco delle ore e delle stagioni" .
Nella prosa conclusiva della raccolta, Jiménez si chiede cosa sarebbe stato dell'asinello se invece di cadere nelle sue mani di poeta fosse caduto in quelle di uno dei carbonai che vanno, sempre di notte, sulla dura brina delle strade solitarie, a rubare i pini dai monti o in quelle di uno quei zingari sporchi che dipingono gli asini e danno loro arsenico e mettono gli spilli nelle orecchie perchè non cadano.
La casa del poeta Jimenez a Moguer. In primo piano l'albero sotto il quale venne sepolto Platero |
Ma il destino di Platero è quello di divenire il dorso di carta dell'anima del poeta, come in questa composizione...
La luna
Platero finiva di bersi due secchi d'acqua con le stelle nel pozzo del cortile e tornava alla stalla, lento e distratto fra gli alti girasoli. Io l'aspettavo sulla porta, appoggiato allo stipite e avvolto nella tiepida fragranza degli eliotropi.
Sul tetto, umido delle dolcezze settembrine, dormiva la campagna lontana, che mandava un forte respiro di pini. Una grande nube nera, come una gigantesca gallina che avesse fatto un uovo d'oro, pose la luna sopra la collina.
Io dissi alla luna:
... Ma sola
ha questa luna in ciel, che da nessun
cader fu vista mai se non in sogno.
Platero la guardava fisso e scoteva, con un duro rumore leggero, un'orecchia. Mi guardava assorto e scoteva l'altra...
da Platero ed io di J.R. Jiménez
Prima di qualche giorno fa, Jiménez per me era solo il nome del poeta a cui fu conferito, negli anni Cinquanta, il Nobel per la letteratura. Ho pensato di leggere i suoi scritti dopo la lettura di un post pubblicato su Dispersioni, un bellissimo blog. Nello stesso post, troverete la statua di Jiménez a Moguer; io pubblico quella di Platero :-)
( ... )
Attraverso di me vadano tutti
coloro che le ignorano, alle cose;
attraverso di me vadano tutti
quelli che ormai le scordano, alle cose;
attraverso di me vadano anche
coloro che le amano, alle cose... J.R.Jiménez
Qui un "fratello" di Platero
Oh, ma Platero è un mio amore assoluto!
RispondiEliminaL'ho scoperto quando avevo 20 anni e da allora mi accompagna segretamente. Ci parlo spesso, proprio come il poeta, ma quasi nessuno se ne accorge, perchè lo faccio in assoluta segretezza. D'altrode lui è così discreto e delicato che preferisce così.
Non lo conoscevo, ma questa passione per gli asini me lo rende simpatico. Gli asini a volte volano, come nei suoi versi ...
RispondiElimina@Marisa: chissà se gli asini sono "asini" come dicono. So che Platero è "asino" perchè ignora certi comportamenti umani, quelli più molesti e diffusi. Forse, per questo motivo, ci piace e lo sentiamo vicino. :-)
RispondiElimina@Ally: un altro estimatore! Prova a guardare anche Balthazar di Bresson.
Non conoscevo Platero e gli scritti di Jimenez. Mentre ti leggevo mi sono ricordata della sorte di un asino che non ha avuto la stessa fortuna di Platero, quello di "Au hasard Balthazar" nel film di Bresson. Quanti orrori hanno sopportato e sopportano queste creature miti e pazienti. Da allora sono diventata più attenta alle loro sofferenze e alla loro dolcezza. Evviva gli asini, tanto migliori di alcuni di noi !
RispondiEliminaDi Platero ne ho sentito parlare altre volte ma , comunque, non conosco gli scritti di Jimenez...ho un altro nome da aggiungere al mio elenco.
RispondiElimina:O)
Giacynta, ma tu la sapevi che Platero y Yo è anche una raccolta di brani per chitarra di Castelnuovo-Tedesco?
RispondiElimina:)
guarda:
http://www.youtube.com/watch?v=gjWSm42_z2o
Il mio sentirmi asino non basta a farmi avere la saggezza e l'eleganza di Platero.
RispondiElimina:-)
Grazie, anche per la selezione musicale!!!
Una vicenda tenera e delicata che non conoscevo e che rende ancora più onore alla grandezza di Jiménez.
RispondiElimina@Grazia: Ho rivisto "Au hasard Balthazar" di Bresson non molto tempo fa, anche per questo, quando sono andata in libreria per scegliere qualcosa di Jiménez, ne sono poi uscita con Platero...
RispondiElimina@Sandra: "Platero e io " è stato scritto nei primi del Novecento. C'è la campagna andalusa, la vita semplice... Ho anche un'antologia e sto leggendo qualcosa. Colpisce per la delicatezza e il tentativo di arrivare alla verità delle cose, che è sempre più elementare di ciò che possiamo credere. Per questo ho scelto di pubblicare proprio i versi che trovi a margine del post. :-)
@Clode: e certo, una chitarrista come te doveva conoscere queste belle composizioni! Le avevo ascoltate proprio durante la fase di costruzione del post. Sono contenta che tu mi abbia lasciato il link, così sono a disposizione di chi passa di qui... :-)
@ruhevoll: smentisco! Hai un blog elegantissimo! :-)
@Adriano: devo dirti che ho costruito il post con tenerezza. Platero è contagioso.:-)
Delicato e poetico, come sempre, mi fai conoscere nuovi autori. Affascinanti, anche quando parlano di un animale che, di solito, non è ritenuto tale. Questa volta non mi dimentico del gemellaggio. Bye&besos
RispondiElimina@Nela: la valigiatrice mi sta prendendo molto, quindi, non sacrificarla per me... Prenditi il tempo che vuoi! :-)))Buona giornata, gemellina!
RispondiEliminahttp://slec.splinder.com/post/20107588/preghiera-per-andare-in-paradiso-con-gli-asini
RispondiEliminaciao f.
non lo conoscevo, il fatto che ami gli asini, poi, vale l'acquisto di un suo libro.
RispondiEliminagrande animale il ciuco, affettuoso come pochi.
Volevo dirti di Castelnuovo-Tedesco, ma vedo che lo hanno già fatto.
RispondiEliminaTi lascio allora con una dedica che rubo da Juan Ramón (Jiménez, appunto) "a la inmensa minoría", quella che continua a usare la rete per approfondire...
Magna Giacynta manet... :-))))
RispondiElimina@Franz: è molto bella. Mi sono subito ricordata, leggendola, di "Preghiera in gennaio" di De Andrè. Ho controllato ed ho appurato che Faber si è ispirato proprio alla poesia che hai pubblicato tu. Grazie!
RispondiElimina@Harmonica: da bimba ho avuto qualche incontro ravvicinato. Sono dolci, miti. :-)
@aitan: sono emozionata, è una dedica che non dimenticherò. Ti ringrazio. :-)
@Nick: oggi è proprio il Giacy-day! :-)
ops, c'è un "oggi"di troppo! :-)
RispondiEliminaStraordinario Platero!
RispondiEliminaho un'amica che nel viterbese alleva gli asini, una razza particolare di cui non ricordo il nome.
RispondiEliminasono speciali, intelligenti, più dei cavalli, e lei li alleva per farli cavalcare dai bambini autistici, che abbracciati a loro, si trasfigurano, sorridono, comunicano.
@Costantino: straordinario per la sua semplicità, visti i tempi ( attuali ). :-)
RispondiElimina@Cristina: è vero, ispirano una fiducia immediata. Ciao, carissima! :-)
approfitto di Platero per comunicarti la mia transumanza, vistofra un po' chiude splinder, mi sono trasferito qui:
RispondiEliminahttp://markx7.blogspot.com/ markx
http://stanlec.blogspot.com/ slec
ciao Ismaele/franz
Grazie, Franz. E'inutile che ti dica quanto sia dispiaciuta per la chiusura di Spinder. Era la tua Home ed anche la mia quando venivo a trovarti, così come quella di tanti altri amici... Va be'... Ci vediamo di là...
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