Perchè siamo diventati ciechi, Non lo so, forse un giorno si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo non vedono.
Josè Saramago, Cecità
http://www.scrittoriperunanno.rai.it/video.asp?currentId=535
Mi ha fatto amare ciò che scriveva. Mi ha fatto sentire una sua compagna di viaggio. Mi lascia tutto il suo mondo a portata di mano, o, meglio, di occhi.
Desidero non vedere cio che non voglio vedere se vedere lo devo davvero.
RispondiEliminasaramago.....
RispondiEliminacolui che più mi ha terrorizzato e, nello stesso tempo, affascinato...
vedere, comunque, è un dono che pochi hanno...
pina
Vedere non si limita solo a vedere con gli occhi..Un saluto e buon w.e.
RispondiEliminavedere è anche sentire..
RispondiEliminapina
@ Maurizio, penso di capire. La tua riflessione mi porta verso una direzione diversa da quella del passo di Saramago, altrettanto interessante da percorrere. Grazie!
RispondiElimina@ Pina, penso che l'inquietudine possa essere considerata variamente, a seconda della volontà di sostenerla e non rifiutarla, avvertendola come parte integrante di sè.
Certo, una condizione permanente di irrequietezza può impedirti di "vedere" e di "sentire" chi ti sta vicino ed in questo senso può far paura.
Un bacio
@ Dual, certo, la sensibilità si esprime in tanti modi diversi, tutti sorprendenti!
Un caro saluto
Un bellissimo omaggio al grande saramago 1 Grazie per questo post !
RispondiEliminaCri
Condivido il tuo omaggio, anzi partecipo con dolore alla perdita per noi tutti di uno scrittore tra i più grandi.
RispondiElimina@ Ciao Cristina, è sempre bello sapere che sei passata di qui. Buona serata!
RispondiElimina@ Lietta, sei molto cara. Benvenuta nel blog.
Buona serata!
Ho visto cio' che vedo.. e vedo cio' che ho visto.
RispondiEliminaGio'
Buona Domenica :)
Mai stancarsi di vedere, dice Josè Saramago:
RispondiElimina"Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto."
Occorre impegno per leggerlo, ma poi non ti delude, così è per me.
"Un uomo ha bisogno di fare la sua provvista di sogni."
Francesco che sincronia ! Mentre tu eri qui, io ero sul tuo blog! Mi piace!
RispondiEliminaHai scelto delle frasi di Josè che avevo apprezzato più ancora di altre. Grazie.
La musica che hai nel blog mette pace e serenità.
RispondiEliminaQuasi la porto da me!
Felice domenica,
Ele
@ Grazie Elena, sei davvero gentile! A presto!
RispondiElimina@ Carmen, ho subito compreso che ci saremmo trovate in sintonia su molte cose...
Bellissimo il tuo commento.
Buona settimana anche a te! Bacio.
enorme perdita
RispondiEliminale porte solstiziali nei versi di omero:
RispondiEliminaDue sono le porte,
l’una che scende verso Borea è per gli uomini,
l’altra verso Noto ha (un carattere) più divino;
per di là non entrano gli uomini, ché è la via degli immortali.
oggi è un momento particolarmente magico perchè il sole cambia direzione:è il sostizio d'estate
pina
"Non ha trovato risposta, le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l’unica risposta possibile"
RispondiEliminaJosé Saramago
@ Ciao Antonio, grazie per il tuo commento.
RispondiElimina@ Novalis, è molto bella la riflessione di Josè che hai riportato. Grazie.