giovedì 30 maggio 2013

la percezione


- Sai, Mark Anthony, ho avuo una strana sensazione quando siamo atterrati nel villaggio: sembrava che i bambini non vedessero il dirigibile; me li aspettavo in festa, invece sono rimasti piuttosto tranquilli. Sembrava quasi che il dirigibile non esistesse, come per loro fosse invisibile. Questo mi ha sorpreso

-  Forse perchè i bambini amerindi sono molto silenziosi

qui



- Sì, ma a me è venuto da pensare a James Cook.
E' scritto che quando James Cook arrivò in Nuova Zelanda, i Maori non riuscivano a vedere la nave lì davanti a loro; era fuori del loro mondo di idee, quindi per loro non esisteva.
I bambini del villaggio non avranno mai visto niente di simile prima, eppure vedevano me, ma non il dirigibile; era troppo al di fuori del loro mondo, secondo me.
Ho avuto questa sensazione. La percezione è una cosa molto più strana di quello che crediamo.
Questi rondoni sono cinque volte più veloci di noi; percepiscono le cose a una velocità quintupla, perchè si muovono 5, 10 volte più velocemente di noi. Dal loro punto di vista noi siamo delle statue dai movimenti legnosi, rispetto al loro volo aggraziato.

da The white diamond di W. Herzog



L'ingegnere aeronautico Graham Dorrington, per rendere possibile il volo del dirigibile da lui progettato, si reca in Guyana e stabilisce il proprio campo base in una radura nei pressi delle cascate di Kaieteus. Tra i membri della spedizione c'è Werner Herzog che filma l'impresa.


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11 commenti:

  1. Una immagine che evoca Jules Verne e sembra uscire da un suo romanzo.

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  2. Interessante questo concetto sulla percezione, anche se, a ben rifletterci, è molto comune che ciò che noi percepiamo, a volte, non sia esattamente quello che c'è di curioso e strano. E' un po' come lo spirito critico, qualche, o per meglio dire, troppe volte, sopito.
    Buon fine settimana

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  3. Sono tante le impressioni e le riflessioni, indotte dalle poche righe qui selezionate: metto in evidenza pensare ad una pacifica coesistenza nel rispetto della natura.

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  4. @Costantino: non l'avrei detto ma con Verne ho fatto solo il giro del mondo:) Grazie!
    @Nela: un'ulteriore dimostrazione di come qualsiasi immagine possa generare più ipotesi interpretative:) Ciao, carissima.

    @Adriano:sì, battute fulminanti...in quel contesto, poi! Prova a vedere il filmato...:) Grazie!

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  5. Straordinaria l'ambiguità delle percezioni. Penso che, al contrario di quello che succede nel post, noi europei cogliamo ormai più l'artificio della natura. Questione di adattamento, non di progresso!

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  6. @Grazia: sì, e c'è del masochismo in questo scambiato di solito per qualcosa di completamente diverso. Grazie, cara! Buona giornata!

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  7. Bello bello, ora mi cerco il film!

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  8. (commeto il viso sopra) C'è qualcosa che non funziona nella ricerca ossessiva della semplicità: la semplificazione, la ripetizione ossessiva di un rif, l'immagine rallentata e sostanzialmente statica che impressione danno complessivamente? Che nulla cambia veramente. E' questo che si vuole esprimere? è la presentazione di un eterno presente fatto di piccoli impercettibili movimenti ?
    Il mio sarà inguaribile ottimismo, ma preferisco il movimento anche se può sembrare inconcludente...

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  9. La percezione quella esatta sensazione che spesso non ci fa sbagliare mai....

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  10. @Silvia: se sei ancora a Berlino, non dovrebbe riuscirti difficile:)

    @Guy: viso o video ? ( ahi, la tastiera! ):) Vedi che vuol dire muoversi in fretta?:)

    @Nella: parli di quella ad occhi chiusi, del'intuizione; se sì, sono d'accordo con te:)

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  11. Il viso sopra era un delizioso cocorito -:))) ma non parlavo di quello...

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