domenica 11 novembre 2012

mercurio

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- E cosa contava di fare con quel mercurio?
- Niente. Quando mi capitava inavvertitamente di rompere un termometro, per sicurezza, raccoglievo il mercurio in un recipiente.

- Molto spiritoso. (...)


- ( ... )Sono più di vent'anni che i fabbricanti di specchi hanno smesso di utilizzare il mercurio .
(...) Di specchi me ne intendo. Capirà bene che ho avuto ottimi motivi per interessarmene. Dunque, mia cara, anche supponendo, contro ogni verosimiglianza, che lei fosse riuscita a comprare quattrocento termometri senza farsi notare, e che la ceramica avesse resistito, la cosa non avrebbe funzionato lo stesso.

- Perchè?


- Perchè senza uno strato di vetro sulla superficie il suo bel mercurio non avrebbe mandato alcun riflesso. (...) Lei sa bene che i miei uomini non avrebbero mai lasciato passare alcun vetro.


- Non le credo. C'è un riflesso nel mercurio.


- E' esatto. A una condizione, però: bisogna imprimere al mercurio un movimento rotatorio. All'occorrenza, scuotendo leggermente la conca, non sarebbe stato difficile. Ma avrebbe ottenuto una superficie concava: porgere quello specchio deformante alla povera piccina sarebbe stato il colmo del sadismo, non trova?

E scoppiò a ridere.


 

Amélie Nothomb, Mercurio, ed. Voland



In Mercurio, il romanzo di Amélie Nothomb, Il vecchio Omer tiene reclusa la giovane Hazel  in una grande e bella villa nell'isola di Morte frontiere. Françoise, un'infermiera assunta da Omer per assistere Hazel, cerca di trovare il modo per liberare la ragazza dalla  prigione dorata e del tutto priva di superfici riflettenti. L'unico specchio a cui la pupilla di Hazel ha diritto sono i libri e a Morte frontiere c'è una biblioteca di tutto rispetto.

Omer, come Stendhal, pensa che " il romanzo è uno specchio che si porta con sè lungo la via".



da "Il posto delle fragole" di I. Bergman





da " Orphée" di J. Cocteau

Nel film di Jean Cocteau, Orphée, del 1949, Orfeo, alla ricerca di Euridice, scende negli inferi passando - con un magistrale trucco cinematografico - attraverso uno specchio di mercurio. Il cantore, impersonato da un Jean Marais pettinato ala greca, viene condotto davanti ad un grande specchio; indossa un paio di guanti di lattice che vengono presentati come parte di un rituale magico preparatorio ma che in realtà testimoniano l'attenzione moderna del celebre regista d'avanguardia per le questioni relative alla salute e alla sicurezza. (...)

Per creare l'effetto dello specchio si dice che sia stato necessario un serbatoio di mezza tonnellata di mercurio. (...) E naturalmente, non è possibile mettere in verticale una pozza del genere, così Cocteau ha dovuto girare la sua cinepresa...

Hugh Aldersey - Williams, Favole periodiche, ed. Bur, Rizzoli




links

Amélie Nothomb, Mercurio

Hugh Aldersey - Williams, Favole periodiche

 Jean Cocteau, Orphée

 Mercurio ( elemento )



16 commenti:

  1. Ho sempre pensato che Cocteau fosse geniale. Soprattutto se si pensa che non aveva, allora, tutti gli effetti speciali che sarebbero venuti successivamente.
    Quanto a Amélie Nothomb e al rimando a Ingmar Bergman della foto, della prima non ho letto molto, ma del secondo il prof di filosofia ci fece vedere tutti i suoi film: capolavori inquietanti, ma capolavori. Bye&besos domenicali

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  2. Sono i film che più parlano al mio cuore!
    Buona domenica!

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  3. Da ragazzina, ho visto quasi tutti i film di Bergman. Il suo stile mi ha affascinata fin da subito, con quel suo modo di comunicare misteriosi ed estremamente profondo.

    Buona serata cara

    Cri

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  4. Non sono un'appassionata della Nothomb, forse perché qui in Belgio è fin troppo osannata e presente, ma il tema degli specchi mi affascina. Mentre ti leggevo mi è venuto a mente un bellissima racconto di Borges sull'eretico e l'inquisitore, che alla fine si ritrovano come facce, o riflessi, dello stesso specchio.

    Sono invece una patita del Bergman del" Posto delle fragole" che per me è uno dei più bei racconti sulla vita, sulla vecchiaia e sulla morte.
    Me ne hai dati di spunti di riflessione con questo post!
    Passare da te fa sempre bene, alla testa e al cuore.

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  5. Film da rivedere, rivedere,rivedere,....

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  6. Sospetto di essermi persa cose belle, per ragioni di età. Mi hai fatto venire nostalgia di cose mai vissute. È' possibile?

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  7. Quando si parla di specchi, per me, non si può citare Carroll ed il suo Attraverso lo specchio. Lo specchio riflette la nostra anima è unanimemente sentenziato da tutte le culture, ma dietro lo specchio che c'è ? Carroll-Alice ci trova, guarda caso, un libro misterioso intitolato Jabberwocky che si può leggere, guarda caso, solo facendo riflettere le sue pagine su uno specchio. Ed il cerchio è chiuso senza risolvere il mistero del "davanti" e del "dietro" allo specchio...

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  8. @Nela, Adriano, Cristina: l'etichetta "tavola degli elementi" mi dà modo di mettere insieme espressioni letterarie e artistiche che abbiano a che fare con uno degli elementi della tavola di Mendeleev. Mercurio mi ha consentito di portare in questo post anche Bergman. Ho visto "Il posto delle fragole" molto tempo fa ma ricordo il dettaglio dello specchio. C'è poi in comune con il romanzo della Nothomb la coppia protagonista costituita da un uomo vecchio e una donna giovane.

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  9. @Grazia: a me la Nothomb piace e Mercurio, tra i suoi, è lo scritto che preferisco. La storia è davvero intrigante. Il protagonista, non a caso, ha il nome del poeta più famoso dell'antichità. La letteratura è al centro del romanzo; il bello è che il tema viene tradotto atraverso una storia insolita con tanti elementi che concorrono all'allestimento di un esperimento di laboratorio sulla coscienza: lo specchio, l'isola...:)

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  10. @Luoghinonluoghi e Giorgia: benvenuti nella fabbrica di cioccolato! :)

    @Sandra: come no! Ciao e grazie:)

    @Guglielmo: avevo dimenticato lo specchio più specchio di tutti... ( ci sarebbe anche quello della matrigna, comunque ). Grazie!
    Grazie

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  11. Ici, le mercure monte et c'est tant mieux!
    Grand bonjour à vous Gyacinta!

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  12. Carissima, ripasso da qui perchè non era possibile lasciare un commento al tuo ultimo post. Volevo soltanto dirti che questa musica mi piace moltissimo e ringraziarti per avercela proposta.

    Un abbraccio
    Cri

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  13. @Versus, Cri: grazie per essere passati. Ciao! :))

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  14. Quello dello specchio è un tema che mi ha sempre affascinata e infatti ne ho parlato spesso...
    Lo specchio come porta che permette il passaggio attraverso varie dimensioni offre la possibilità di fare moltissime riflessioni e poi da sempre lo specchio è stato più che un semplice oggetto. In alcune società antiche aveva capacità divinatorie e ancora oggi per esempio sopravvive l'usanza di coprire gli specchi quando muore qualcuno per evitare che la sua anima rimanga imprigionata, senza parlare dei sette anni di sventure se se ne rompe uno ecc. ecc.
    Ma alla fine non si tratta sempre della nostra atavica paura della morte, dell'ignoto? e quale migliore metafora per rappresentarla di uno specchio che riflette ciò che è e al tempo stesso non è?
    baci

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  15. @Maria: una necessaria sintesi. Grazie ( sono nel periodo di mutismo... ) :))

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