domenica 30 settembre 2012
Yes
… domani il sole splende per te à detto lui il giorno che eravamo stesi tra i rododendri sul promontorio di Howth con quel vestito di tweed grigio e il cappello di paglia il giorno che mi son fatta fare la proposta sì prima gliò passato quel pezzetto di torta ai semi di cumino direttamente dalla bocca ed era un anno bisestile come adesso sì 16 anni fa mio Dio dopo quel bacio lungo quasi mi mancava il fiato sì ero un fiore di montagna à detto sì siamo tutte fiori il corpo di una donna è un fiore sì la sola cosa giusta che à detto in vita sua e il sole splende per te oggi sì è per questo che mi piaceva perché vedevo che capiva o sentiva quello che è una donna e lo sapevo che potevo aggirarlo quanto mi pareva e gliò dato tutto il piacere possibile (…)
e O quel torrente profondo spaventoso O e il mare il mare cremisi a volte come il fuoco e gli splendidi tramonti e gli alberi di fico nei giardini del Alameda sì e tutte quelle stradine strane e le case rosa e bleu e gialle e i giardini delle rose e il gelsomino e i gerani e i cactus e Gibilterra da ragazza dove ero un Fiore di montagna sì quando mi sono messa la rosa nei capelli come facevano le ragazze andaluse o dovrei portarla rossa sì e come mi ha baciato sotto le mura moresche e ò pensato bè lui o un altro che cambia e poi gliò chiesto poi gliò chiesto con gli occhi di chiederlo ancora sì e poi me là chiesto se volevo sì dire sì mio fiore di montagna e primo lò abbracciato sì e l'hò fatto stendere su di me per fargli sentire i miei seni tutti profumati sì e il suo cuore che impazziva e sì ò detto si lo voglio Sì.
J. Joyce, Ulisse, ed. Newton Compton
Traduzione di E. Terrinoni con C. Bigazzi
Sì, ho finito di leggere Ulisse
Sì, avrei voglia di prendere lezioni da Molly
Sì, sto per preparare la torta con il cumino
Si, vi faccio ascoltare Sensual world di Kate Bush. Il testo della canzone è una riscrittura dell'ultima pagina del romanzo di J.J.
p.s.
Qui la ricetta della torta. Sembra che l'abbia mangiata anche Shakespeare.
Qui il seed cake nella letteratura inglese
Qui gli elisir d'amore più celebri della letteratura inglese
Qui il cumino nelle opere di Shakespeare
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Musica, letteratura, cibo : si può chiedere altro di più bello dalla vita ? :))
RispondiEliminaInsisti, insisti con Joyce e poi con me, forse, ce la farai. E nella mia decisione, più che la letteratura peserà la ricetta della torta di cumino :-)
RispondiEliminaMai letto, tu sei proprio brava ... pure la torta ora ;)
RispondiEliminaLa mia reticenza sta iniziando a vacillare. Inoltre ho le allucinazioni e vedo il libro di Joyce posato su un piatto come fosse una fetta di torta. Prima o poi lo addento!
RispondiElimina:)
mi sa che la montagna Joyce è troppo ardua da scalare ma la torta ai semi di cumino mi incuriosisce anche se per me cumino=gulash
RispondiEliminaHo letto qualcosa di Joyce in gioventù, ma non l'Ulisse. Ricordo che, forse per la mia giovane età, lo trovai un autore molto profondo ma piuttosto complesso. Dovrei riprovare adesso, che giovane non sono più, a riavvicinarmi per assaporare meglio la sua bellissima arte.
RispondiEliminaUn abbraccio,
Cri
Questa torta al cumino... Non è che più che un "Yes" è un "ya"? Sto scherzando, associo sempre il cumino alla Germania e ai panini rotondi che mi mangioavo a colazione. La torta invece mi mancava, ma mi manca (come lettura) anche l'Ulisse. Io, comunque, aspetto che si faccia più freddo e mi immergo in Delitto e Castigo.
RispondiEliminaOddio... ho ordinato il libro per fare uno sgarbo al paolozzo conigliozzo brasileiro, ma adesso che mi vedo questi "gliò" e questi "à" li trovo terribilmente somiglianti alla nonscrittura mongoplegica della generazione sms (quelli che scrivono "Lo detto e l'ho ripeto"), e mi viene quasi da annullare l'ordine (ma non lo annullerò!)... non sarà che se lo scriveva oggi ci beccavamo il corrispondente inglese dei "ke" e dei "nn"? :-)))
RispondiEliminaComunque, carissima, visto che ne sei felicemente venuta a capo, l'hai poi mandato il vaff...ehm...il tweet a Paolozzo Conigliozzo?
Baci8
Il mare cremisi : bellissimo!Mi ricorda anche Sciascia.
RispondiEliminano, Joyce non è una montagna, è un paesaggio in collina, sul tipo di quelli nei quali andava in bicicletta il suo quasi genero Belacqua (cioè Samuel Beckett a vent'anni)
RispondiElimina:-)
anche in collina bisogna pedalare, la strada non si fa da sè
@Nick: niente...o, forse, qualcosa c'è: la voglia di non privarsene:)
RispondiElimina@Grazia: mi sembra un ottimo motivo!:)
@Ally: poi non l'ho fatta. Devo perdere almeno un Kg e la torta non mi aiuta di certo a farlo. Molly non mi approverebbe, ma...tant'è! :)
@Sandro: sto pensando a cosa possono avere in comune Ulysses e una torta: sicuramente molti, molti ingredienti. Se fosse un cake, potrebbe essere una pastiera, anche perchè questo tipo di dolce ha bisogno di tempo e di una certa applicazione, abilità sia per la preparazione che per la degustazione ( si frantuma facilmente se non la tagli e la porti alla bocca nel modo giusto :)
RispondiElimina@Amanda:
-Faccio mio il commento di Giuliano. Della collina Ulysses ha le salite ma anche delle dolci e piacevoli discese in cui lanciarsi in modo sfrenato ed il paesaggio intorno è vario.
-affaire cumino:il nesso non mi è chiaro. Devi averne sicuramente parlato in un tuo post ( del goulash, intendo ). Illuminami.
@Cri: se si rinuncia alle aspettative, alla pretesa di trovare ciò a cui siamo abituati, Ulysses può sorprendere e piacere.
J.J. ha un modo di narrare che richiede un lettore alla Molly, alla Bloom e alla Stephen. Tutti e tre insieme, però.
@Nela: il ceppo è quello, comunque. Diciamo che gli inglesi in cucina sono ahimè creativi più dei loro cugini.
RispondiEliminaIn Delitto e castigo troverai, se non ricordo male, molte cucine. Ho memoria di ambienti con focolare e patate o barbabietole in pentola ( o forse le ho solo immaginate ):)
@Nick: no, ti piacerà. Ti divertirai a seguirne i percorsi stilistici molto vari. Alcune parti sono effettivamente pesanti, altre assolutamente geniali. Al monologo interiore dopo un po' ci si abitua. :)
Non l'ho mandato ( mi riferisco a Paolozzo ) solo perchè nei miei pensieri non riesce a restare neanche un nano secondo e converrai che c'è bisogno di più tempo per fargli quell'invito:)
@Costantino: ho preso nota di tante immagini belle. Ulysses è una sorta di miniera. Ci sono persino barzellette. Tra queste quella di un tizio a cui viene chiesto se sia astemio. Lui risponde che sì, in effetti, tra un bicchiere e l'altro non beve... :)
RispondiElimina@Giuliano: grazie Giuliano, come sempre trovi le parole molto più facilmente di me.:) Ciao!
@Giuliano: non sapevo del quasi genero! Mi racconti?
RispondiEliminasi racconta che Beckett abbia frequentato molto la figlia di Joyce, Lucia; però poi la cosa finì male. Ci sono delle foto di Lucia Joyce mentre danza, però poi ebbe seri problemi di salute.
RispondiEliminaJoyce ha anche un figlio maschio, Stephen.
finalmente ti raggiungo!
RispondiElimina@Giuliano: alla ricerca di una foto di Lucy, ho trovato un sito molto interessante, questo:
RispondiEliminahttp://www.samuelbeckett.it/?page_id=48
( ma forse già lo conosci ).
Nel sito c'è scritto che Lucy, innamoratissima, non era corrisposta.
:)
@Elisabetta: ciao! Perchè "finalmente"? E' stato così difficile entrare nel mio blog?
In ogni caso, benvenuta!
Incontrare Molly alla fine di tanta storia è una vera fortuna: è come essere ripagati da un lungo sforzo. Congratulazioni per avercela fatta, e grazie per l'insistenza con cui hai proposto questa lettura...
RispondiElimina@Giuliano: ...eh, lo so che adesso ti senti come Ulisse di ritorno a Itaca:)
RispondiEliminaIl vero motore primo ( lui inconsapevole ) è il tuo omonimo che ha commentato più sopra. Il merito è tutto suo se ,in quel di Conegliano, una sera di settembre, dei lettori...
@Giacynta: qui http://tiffanyestate.blogspot.it/2010/09/gulash.html
RispondiEliminabuono a sapersi. Il cumino non l'ho mai utilizzato nel preparare il gulash. La paprika sì e anche tanta:)
RispondiEliminagrazie!
sìsìsìsìsìsì.Sì.
RispondiEliminaAdoro Kate Bush, ma non sapevo questa chicca dell'ultima pagina dell'Ulisse! Grazie Giacy!
RispondiEliminaJ.J. spiega, in una lettera all'amico pittore Budgen, come volesse concludere il romanzo: "Lascerò l'ultima parola a Molly Bloom, dato che l'ultimo episodio è una registrazione dei suoi pensieri mentre lo stanco Poldino dorme"
bacibacibaci
@Alicemate: oibò! Guarda che questo è un blog serioso, noioso, penitente... :))
RispondiElimina@Maria: un motivo in più per affezionarsi a J.J. e considerarlo un amico oltre che un grande scrittore. Ciao! Bacioni.
Serissima sono! Che hai pensato? Ho sollo tradotto e amplificato il tuo yes per tanti motivi... anche per approvare tutto tutto Joyce... ma ci sta anche l'accoglienza della soddisfazione ;)
RispondiElimina(io t'avevo lasciato un commento anche nel precedente post su Joyce: s'è perduto?)
Ciao e complimenti "joyciani"... (si può dire?)
Alicemate: sì, sì, si può dire. :))
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