mercoledì 19 settembre 2012

Carbonio



Noi siamo fatti d'acqua, amica mia
e pare che, seccati e poi filtrati,
il mio corpo, il tuo, altro non sia
che un pugno di tranquilli carbonati.

Non basta, cara: gli atomi, si dice,
siano principalmente spazio vago,
sottratto il quale, esito felice,
staremmo in due su una punta d'ago.

Accetto la notizia intenerito
e spero che,  gettata l'acqua a mare
e soffiato via lo spazio atomico,

ciò che di noi rimane resti unito
in modo da poterci ancora amare:
sebbene, così stretti, sarà comico.


da L'amore in forma chiusa di Roberto Piumini






QUI  tutto quello che avresti voluto sapere sul carbonio e che il tuo professore di chimica ha dimenticato di dirti










In appendice, il sonetto di Roberto Piumini richiamato in un commento a questo post.


Doloroso d'assenza, qualche volta,
interrompo gli eventi del mio giorno
e voglio la tua bocca schiusa, sciolta,
e voglio le tue braccia tutto attorno.


Le cose che ho iniziato abbandono,
mi fisso in un'attonita svaganza,
incerto di chi sono e dove sono,
ottuso nella troppa lontananza.

Non basta ripensarti, donna cara,
nemmeno il desiderio mi aiuta: 
stordito come un tonno alla tonnara,

fiatando l'aria tormentosa e dura,
pulso nel tempo della tua venuta
col corpo intrappolato di paura.



24 commenti:

  1. Piumini riesce a far digerire anche il fatto che non siamo niente e stiamo in piedi solo per una grandissima superbia...

    RispondiElimina
  2. come siamo inquinanti però ...

    RispondiElimina
  3. Non so più quale fosse il film, forse Star Trek, ma qualcuno diceva: siamo nient'altro che carbonio, idrogeno e ossigeno...

    RispondiElimina
  4. ebbene sì, siamo fatti di Carbonio, di acqua, e di un po' di Azoto che serve per gli amminoacidi.
    Poi c'è del Fosforo nelle ossa, un pochino di Ferro è nel sangue, il resto in piccole tracce (che so, le otturazioni dei denti...)
    il fango primordiale, o magari
    "vento e suono che nulla dinota"
    (Verdi-Piave after Shakespeare)

    bella la poesia di Piumini, non la conoscevo

    RispondiElimina
  5. Simpatici versi, e molto interessante quel "Carnevale Della Chimica": mi ci sono aggiunto anch'io come sostenitore.
    Pure a me è venuto in mente Star Trek: ricordo parecchie puntate in cui entità aliene definivano gli umani "Unità Carbonio".

    RispondiElimina
  6. Si' siamo fatti di carbonio, come dice la bella poesia di Piumini, ma anche "della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni" come diceva Shekespeare. E ogni giorno oscilliamo tra l'una e l'altra sostanza.

    RispondiElimina
  7. Eh si, in realtà non siamo nulla, ma in troppi credono di essere al centro dell'universo. Bisognerebbe che qualcuno si ridimensionasse un pò e capisse che siamo fatti tutti nello stesso modo. Nessuno è superiore all'altro, tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile:D

    Un abbraccione
    Cri

    RispondiElimina
  8. Siamo fatti di energia come tuttte le cose che ci circondano.....

    RispondiElimina
  9. Ho letto il Carnevale della chimica. ed è strano che anche un capra come me ci abbia capito qualcosa :)

    RispondiElimina
  10. Chimica a parte , non mi dispiace affatto come prospettiva!

    RispondiElimina
  11. Torno dopo un po' di tempo e ti trovo questa assoluta gemma.
    Non ho potuto resistere alla tentazione e l'ho condivisa (con dovuti crediti) sulla mia bacheca di facebook, sperando non ti stranisca l'idea di apparire in quel fantabaraccone che non frequenti :-)
    Mi hai messo di buonumore con questa tenerezze, e non era facile riuscirci!
    Saluti affettuosi

    RispondiElimina
  12. L'ho trovata lieve e tenera, fino al momento in cui ci ha destinati alla punta dell'ago. Farà male anche se siamo così
    Infinitesimamente piccoli? Bye&besos dubbiosi

    RispondiElimina
  13. Visto che Piumini è piaciuto a tutti, aggiungo che quello che ho pubblicato è solo uno dei cento ( o novantanove? - non mi va di contarli tutti - )bellissimi sonetti d'amore raccolti ne "L'amore in forma chiusa". Ho scelto questo perchè la chimica, contrariamente a quello si potrebbe immaginare ( visto ciò che insegno ), è stata la mia materia preferita :) Le poesie di Piumini, prese nel loro insieme, sono delle tavole periodiche in miniatura, con tanto di combinazioni di tutti gli elementi. Sono molto "chimiche" e "fisiche". Aprendo a caso il lbro, trovo adesso la parola "distillato"... :)

    Grazie a tutti! Baci

    RispondiElimina
  14. Mi piacque la chimica scoperta a 8 anni o giu di li nel libro dell'avviamento di mio zio. Ricordo poco della materia studiata poi a scuola, ma quasi tutto di quelle lontane letture. Grande, invece, la chimica dei sentimenti che emerge dai versi del tuo amico.

    RispondiElimina
  15. Acqua e "spazio vago" come una spessa cotica. Qui serve un dietologo, e subito...
    (Era parecchio tempo che non aprivo il canzoniere di P. Dopo la lettura del post l'ho fatto e, sfogliando tra le pagine ho ritrovato un segno che avevo lasciato sul sonetto a pag. 58 della raccolta (il melangolo '97, I° ed.) e sono stato a mia volta anche io colto da "attonita svaganza".

    RispondiElimina
  16. Chimica e letteratura, spesso hanno creato delle belle cose (penso a Levi, ad Albert Hofmann ...)

    RispondiElimina
  17. Grazia ha citato Shakespeare, sottoscrivo anche io quella citazione!!!

    :)

    RispondiElimina
  18. Il sonetto a pag. 58 ricordato da telegrafista nel suo commento è strepitoso.
    Lo riporto a beneficio di tutti in appendice al post( non sarà difficile riconoscersi se si è innamorati ):)

    @Dreaming and running: ho acquistato il libro " lamore in forma chiusa" molti anni fa, dopo aver visto e sentito Piumini recitare le sue composizioni. :)

    RispondiElimina
  19. ...bel sonetto, sorridente, e portatore di uno sguardo diverso su di noi, su tutta la vita. Non ho potuto fare a meno di ricordare un altro "Carbonio", l'ultimo bellissimo racconto del Sistema periodico di Primo Levi, con le vicissitudini di un atomo di carbonio, le sue innumerevoli trasformazioni in tutte le possibili forme di vita...

    RispondiElimina
  20. @Giuliano: si, ho ben presente il racconto di Levi. E' citato anche nel post di Annarita che ho linkato ( in un video ) :) Grazie e a presto con J.J. ! :)

    RispondiElimina
  21. Cara Giacy, il sonetto di Piumini sul carbonio e non solo, mi è piaciuto enormemente... il secondo meno, ma leggendo i tuoi commenti ho capito il perché, visto che ci si poteva identificare solo se innamorati, io ho avuto una crisi d'identità in quanto disamorata convinta, tanto da preferire l'idea di "un pugno di tranquilli carbonati" piuttosto che vivere "un'attonita svaganza" con quel che segue...
    baci baci baci

    RispondiElimina
  22. @Maria: non sottovalutare le "attonite svaganze"...:)

    baci baci baci

    RispondiElimina