Per accedere alla sala d'aspetto clicca qui |
" ... scena in una sala d'aspetto nell'aldilà. Io ho avuto sempre la tendenza a ironizzare sulla morte. Allora ci siamo messi a pensare: che persone potremmo mettere nella scena? Prendiamo un tale che è stato divorato da uno squalo, un sub con uno squalo ancora attaccato alle gambe. Così sono venuti fuori anche l'assistente del mago che è rimasta tagliata in due e quello che è bruciato vivo perchè fumava a letto. Abbiamo deciso di descrivere l'aldilà come in un film di fantascienza di serie B. Una cosa più vicina all'ingresso dell'ufficio delle tasse "
Tim Burton, Burton racconta Burton, ed. Feltrinelli
Oltre che essere più vicina, è anche più avvincente :D
RispondiEliminaRidere delle tasse in America, mi pare inverosimile. Possono farlo in pochi solo in Italia.
RispondiEliminaPer il resto la morte a me pare una cosa molto seria, poi ciascuno la esorcizza come può e come si potrebbe contraddirlo ?
Leggevo l'intervista della sorella del Cardinale Martini che diceva che il fratello non aveva paura della morte (lui aveva la fede), aveva paura del "passaggio" tra la vita e la morte.
Evidentemente non basta pensare che quando ci siamo noi non c'è la morte e quando c'è la morte non ci siamo più noi...
Ironico, divertente, fortissimo!
RispondiEliminaUn abbraccione
Cri
La fantasia non ha limiti e aiuta a scoprire e accettare la realtà , anche la più tragica... Bacio mia cara!
RispondiEliminaSemplicemente Genio !
RispondiEliminaCon la speranza che "in quella sala d'aspetto le sedie siano comode...
RispondiEliminaMa la testolina ristretta e incazzata emerge nientemeno che dal mitico Beetlejuice (Spiritello porcello) uno dei film più belli e sottovalutati che abbia mai visto!
RispondiEliminaPensa che nemmeno ricordavo fosse di Tim Burton. Ma, in effetti, di chi altri poteva essere? :)
Baci8
...e anche con la speranza che in quella sala d'aspetto ci si debba sedere il più tardi possibile...
RispondiElimina@Noce: vicina? In che senso, cara ? :)
RispondiElimina@Guy: si, forse hai ragione;in ogni caso, preferisco Burton ai terribili memento mori ( che, tanto, non hanno reso migliore nessuno ).
@Cri: contenta che tu abbia apprezzato, cara:)
@Nella: sono d'accordo. Sono abituata anch'io a far ricorso alla fantasia anche e soprattutto nei casi più drammatici. e' una specie di salvifica sindrome della piccola fiammiferaia.:)
@Nick. sottoscrivo! :)
RispondiElimina@Costantino: meglio non chiederselo, forse:)
@Nick: ho rivisto Beetlejuice ieri. Ho trovato la prima parte fresca, bellissima. Solo qualche cedimento nel ritmo a partire dalla scena della cena "danzante". :)
Baci8
@Grazia: ...ho solo proposto un giro in qualità di turisti, sia chiaro! :))
si, come dire, meglio la marmellata che un cazzotto in faccia. Ma messo così chi vorrebbe un cazzotto in faccia?
RispondiElimina@Guy: non so cosa sia la morte, quindi non posso definirla. Nel tempo molti lo hanno fatto con diversi scopi o per darsi una risposta a un interrogativo che, a mio avviso, è destinato a non trovare soluzione certa, univoca. Anche quella della morte è una visione ( persino quella materialistica ), e in quanto tale, relativa. Basti vedere il modo in cui la morte è concepita in India.
RispondiEliminaSolo lui poteva ironizzare e pensarla così
RispondiEliminaBye&besos
@Nela: già! Baci
RispondiEliminaL'ironia, oltre ad essere un potente strumento dell'intelligenza, è di certo l'arma migliore per sdrammatizzare le situazioni più esasperanti e cosa c'è di più logorante di una sala d'attesa della morte?
RispondiEliminabaci
Le atorie sghembe di Tim Burton, soprattutto per alcuni dettagli puri e inspiegabili, rimandano alle fiabe che abbiamo inventato da bambini, popolate di personaggi improbabili, di magie inafferrabili e ironici colpi di scena...
RispondiElimina@Maria: vero è che non hanno niente da perdere, neanche il tempo ( o così pare ai materialisti) :)
RispondiElimina@Pim: ...quindi hai svelato il perchè del mio amore smodato per i film di T.B. Fosse per me, sarei rimasta volentieri in qualche fiaba, magari interpretando un personaggio minore, di quelli che stanno in un cantuccio vicino al focolare; che so, un bel micione che beato fa ron ron:)
Ripasso per farti un salutino e dirti che ho ascoltato alcuni frammenti della Vesterman. Mi piace moltissimo. Grazie per avercela proposta.
RispondiEliminaUn bacio
Cri
@Cri: un bacio a te e buona giornata!:)
RispondiElimina