lunedì 13 agosto 2012

Arvo Part





Arvo da bambino inizia a suonare avendo a disposizione un numero limitato di note:  il pianoforte su cui si esercita ha la parte centrale della tastiera difettosa. La mancanza è profetica: anticipa lo stile personalissimo che il musicista maturerà a partire dalla metà degli  anni Settanta, quando ridurrà all’essenziale gli elementi di cui disporre nelle composizioni . Il nome di Part è oggi associato ai lunghi intervalli di silenzio che preparano chi ascolta ad accogliere il suono nel suo nitore, nel suo valore puro.
Ad esercitare una forte influenza sul musicista è la monodia, la polifonia primitiva.Ho scoperto che è sufficiente una singola nota, suonata con grazia “


Lunghi intervalli di silenzio anche nella sua attività di compositore. Part  sottolinea che per scrivere deve prepararsi per un lungo tempo. L’attesa può protrarsi per anni, seguiti però da un tempo di composizione molto breve e assai prolifico.
Una curiosità: a casa Part non devono mai mancare patate. Arvo trova ispirazione pelandole in silenzio

L’opera che segna una svolta nel percorso di Part è Für Alina. Si tratta di una composizione di pochi minuti, che, ascoltata, lascia invece l’impressione di una durata infinita. E’ con Für Alina che prende forma il tintinnabuli ( o tintinnabulation ), la modalità compositiva tipica di di Part.

“Nel tintinnabuli melodia e accompagnamento sono una cosa sola. Uno più uno è  uno, non due. Questo è il segreto di questa tecnica. La mano destra del pianista accenna una delicata, vaga linea melodica a cui la mano sinistra oppone una linea martellante, dolente; sono strettamente unite, anche se la loro funzione è diversa

Tintinnabuli è la dimensione in cui mi ritiro e vago quando cerco una risposta riguardo alla mia vita, alla mia musica, al mio lavoro. Nei momenti più bui ho la netta sensazione che ogni cosa che sia fuori da questa dimensione in cui mi confino sia incomprensibile, non abbia senso. La complessità, l’artificio mi confondono. Io devo cercare l’unità, ciò che dà unità a tutto. (…)
Qui sono solo col silenzio. (…). Costruisco col più primitivo dei materiali, con la triade, con una sola tonalità. Le tre note della triade sono come le campane. Ed io chiamo questo Tintinnabulation.”.




Gavin Bryars, uno dei primi esecutori delle opere di Part dice di Arvo:

“… Affronta la partitura musicale come fosse un problema da risolvere piuttosto che un mezzo per sviluppare un tema sentimentale o una linea narrativa, descrittiva. Egli ha una purezza armonica praticamente priva di dissonanze e quelle che ci sono hanno un che di dolce, un carattere trascendente. E’ un compositore che ha cercato di rivelare ogni sfumatura di un suono.

Bower Broadbert, altro  esecutore, osserva:

“ Quando studio un nuovo pezzo di Arvo, spesso mi ritrovo a pensare” Dio, Dio, ho bisogno di più note” Più la musica è semplice, più è difficile suonarla. Ci sono pause enormi. Non puoi sbagliare. Di solito gli dico:” A che velocità devo suonare?”  Lui mi risponde:” A che velocità vuoi?  Devi avere il ritmo del tuo respiro”

E’ proprio così.  Puoi suonare la sua musica solo se la fai tua.”



Se vuoi,clicca  qui per vedere Arvo Part suonare e parlare di Für Alina



 Per la realizzazione del post, mi è stato molto utile il libretto, a cura di Nick Kimberley,  allegato al CD in foto
Le parti in corsivo sono mie traduzioni dal'inglese ( spero di non aver fatto troppi errori ) di considerazioni fatte da Arvo Part e dai due esecutori delle sue opere sopra citati .


15 commenti:

  1. Ero rimasto vergognosamente indietro: ti segnalo che mi sono permesso di interrogarti sul collega Vilde in Tallinn 2... :-))))
    Ciao! Un abbraccione!!

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  2. Bellissimo post ! Allora anche nella musica"less is more"?
    Non lo so. È vero che ascoltare Arvo Part spesso incanta. Ma, non so, sento che per me manca qualcosa, che mi arriva alla testa ma non al cuore. Ci ripenso..... Un abbraccio e grazie, come sempre

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  3. Ah ma che bello questo post!! Arvo Part mi ricorda le Domeniche musicali di mio padre, che appena può accende il giradischi. In questo modo è riuscito a inculcarmi fin da piccola la musica classica e lirica.

    Io comunque a parte Alina, sono innamorata di Summa for strings e del Magnificat :)

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  4. Ascoltai per la prima volta Arvo Part nel 1985 e ne fui molto impressionato. Mi piacevano la sua "semplicità" tonale e il respiro delle sue lunghissime pause. In effetti è un "primitivo", usa poco materiale e questo è forse il segreto del suo successo, in un mondo, quello musicale, dove la scuola di Darmstadt aveva complicato troppo astrattamente e integralmente le cose. Insomma ascoltare la sua musica è un po' come sciacquarsi in un ruscello, osservando attraverso l'udito l'importanza deglli elementi di base.
    Grazia ha però messo il dito su un punto nevralgico: la musica di Part può apparire poco passionale, non dico cerebrale, assolutamente no, semmai molto estetizzante. Part, a mio modestissimo avviso, crea delle icone, delle bellissime icone acustiche. (Oddio, forse mi sono svegliato troppo presto!)

    Ottimo post amica mia!!!
    ;)

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  5. La mia conoscenza di Part si limita, come ti ho già accennato all'unico cd in cui è contenuto quel salve regina che ascoltai rapita in auto su radio 3 e mi colpì a tal punto che fermammo l'auto e ce lo godemmo tutto, per quanto sia possibile godersi la musica in auto, bramosi di scoprire chi fosse l'autore, corsi ad ordinarlo il giorno dopo e il commesso del negozio, cui mi affido per competenza musicale , che è mio paziente, mi vide così entusiasta che quando arrivò me ne fece dono. Ti ringrazio molto per questo post Giacinta

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  6. Completa come sempre ... grande post da un'inviata davverso speciale.

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  7. Una musica che deve avere il ritmo del respiro di chi la suona. Un respiro lento, fuori dai canoni martellanti di tanta musica attuale, e dunque, in quanto lento, prezioso. Più che mai.

    Grazie gemellina! Bye&besos ferragostani.

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  8. @Nick: un abbraccio a te, carissimo. Passa di qui quando vuoi e, soprattutto, senza ansie. Non vorrei, per nessun motivo, sottrarti del tempo prezioso. I blog sono dei tiranni, lo so anch'io:))

    @Grazia: leggendo il tuo commento, è stato inevitabile interrogarmi sulla gradazione di rosso del mio cuore, perchè a me piace molto la musica di "testa". Va bè, mi assegno d'ufficio un magenta scolorito.:))
    Bacione

    @NoceMoscata: a casa tua non ci si fa mancare niente. Lo evinco dal tuo commento e dagli ultimi post che hai pubblicato. Un affettuoso saluto a te e ai tuoi:))


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  9. @Sandro: è una musica non legata ad uno spazio e a un tempo definiti, in particolare quella che non ha una funzione sacra. Il paradosso è che poi finisce per averla...
    L'immagine dell'icona è molto efficace. Ho letto che la musica di Part può rimandare alle icone perchè, come le icone, TI GUARDA.

    Grazie per il tuo bel commento!:)

    @Amanda: è un aneddoto che la ice lunga sulla forza della musica di Part. :)

    @Ally: grazie, carissimo. Mi fai sentire bene:)
    p.s.
    Oggi ho letto il libro del Beccogiallo su Dick. Fantastico. E' un bel modo per conoscere aspetti della biografia di un autore fuori dall'ordinario.
    p.p.s.
    non potrò più guardare un micio nero senza pensare a...

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  10. @Nela: Sai che avevo intenzione di iniziare a parlare di Part proprio a partire dalla parola "respiro" ?
    ( gemellitudine ... )
    Un abbraccio e buon ferragosto anche a te:))

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  11. musica rarefatta
    non conoscevo questo compositore
    davvero particolare.
    grazie, e bentornata!

    un abbraccio

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  12. @Cristina: E'anche in molti film. Proprio ieri, per esempio, ho visto " This must be the place" con Sean Penn e l'ho riconosciuta. Un bacio

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  13. @Cristina: mi sono accorta di aver fatto un errore. La composizione di Arvo che ho riconosciuto nel film di cui ti parlavo non è Fur Alina ma Spiegel im spiegel. Fur Alina è comunque in tanti altri film, così come Spiegel im spiegel ed altre composizioni di Part. lascio qui il link per chi avesse qualche curiosità a questo proposito : http://www.imdb.com/name/nm0701736/filmoyear

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  14. "Cantus in Memory of Benjamin Britten" è una delle composizioni contemporanee che più amo e ascolto.

    Pim

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  15. @Pim: non dubitavo che potesse piacerti:) Ciao e grazie!

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