domenica 4 dicembre 2011

Übermensch nel mondo nuovo

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"La sicurezza di Horowitz vacillò, ma poi lui sorrise.
"Un uomo di Nietzsche! Bene, bene, ecco qualcosa per il nostro romanzo, detective. chissà che non riusciamo a trovare la strada! A dire il vero, nei circoli accademici si utilizza la parola "Übermensch", detto anche "Oltreuomo". Se proprio si vuole essere esatti, bisogna pronunciarlo alla tedesca. Suona più vero".
Ryder disse, "Übermensch", con l'accento di un sergente tedesco da parodia televisiva.
Horowitz strabuzzò gli occhi. " Dio santo! Gli effetti livellanti della televisione! Voglio un'autentica voce tedesca, detective! Mi ascolti!".
Ryder ripetè, "Übermensch".
Horowitz battè le mani. "Molto meglio, ora sì che lei conferisce a Nietzsche l'intellettualismo tagliente che richiede, anche se purtroppo, il Superuomo di Nietzsche lo abbiamo perso, perlomeno sul piano linguistico a beneficio dei fumetti, dell'immagine di un uomo in calzamaglia. Uno dei più sublimi concetti del pensiero filosofico moderno fatto proprio da un fumetto..."
Scosse la testa." Davvero terrificante...anche se penso che l'ironia, oppure la genialità, della cultura americana sia sempre stata la sua inclinazione intellettuale alla mediocrità, alla volgarizzazione delle cose. Nietzsche diceva, "Dio è morto!" e io penso che la cultura americana lo abbia capito, anche se solo al livello subconscio più profondo. Era impossibile negare Nietzsche. C'era già T.S. Eliot a dirci che vivevamo nella terra desolata, ma forse, ancor più che Eliot o Pound, il Superman della D.C. Comics ha riconosciuto in maniera più acuta il nichilismo esistenziale della modernità. (...)".


Michael Collins Morte di uno scrittore ed. Neri Pozza

17 commenti:

  1. Chissà, forse il libro mi è piaciuto ANCHE perché mi ha sempre affascinato l'idea dell'Oltreuomo (non certo del "Superuomo" nazistoide, né tantomeno di Superman e dei supereroi in generale - l'unico di loro che abbia mai amato era assai atipico e non umano: Paperinik!)

    Buona domenica! :)

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  2. Non l'ho mai letto. Grazie della segnalazione, cara Giacy.nta!
    E Buona domenica,
    Lara

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  3. Suvvia, non facciamo dell'antiamericanismo di maniera: Superman è Roosevelt, se solo si fosse potuto liberare della carrozzina. Il sogno americano si nutre anche di queste proiezioni fantastiche, generate dalle menti alquanto adolescenziali dei vecchi autori di comics, che spesso si ritraggono abbelliti nei loro eroi. Io la trovo una cosa commovente. In più, Superman, orfano di un altro mondo, fa quel che fa per compassione dei fragili e caduchi umani. L'Übermensch, nato in questo mondo, invece gli umani li sopporta a fatica...

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  4. @Nick: non ho ancora finito di leggere il romanzo. Ieri sera mi sono fermata proprio su queste pagine. Mi è sembrato curioso che, in traduzione, l'uomo di Nietzsche finisse per coincidere con l'eroe dei fumetti. Per il resto, sono d'accordo con te; aggiungo che, per ciò che ricordo, Nietzsche ed il suo Übermensch sono stati modellati a piacimento di chiunque, loro
    malgrado.

    @Yanez: mi spiace, ma l'abitino che hai confezionato per me, è un po' stretto. Grazie agli dei, sono vaccinata contro qualsiasi "ismo", antiamericanismo e superominismo di maniera compresi.
    Ho voluto riportare questo passo, semplicemente perchè mi aveva stupito la relazione tra i termini.
    Grazie per il tuo commento, pur essendo solo umana, mi piace ascoltare tutte le voci :-)

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  5. Chiunque ha fatto di Nietzsche lo scempio che ha voluto.Era talmente carico di sottintesi che si prestava bene anche ai deliri nazisti.Il ricordo che ne ho è quello di letture appassionate ai tempi del liceo.Ovviamente,lo alternavo a Kant,per farmi definitivamente male.Ma sono fuori tema: prendo nota del libro che mi sembra estremamente interessante.Ciao,Giacy :)

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  6. Ma non mi riferivo a te (non ti conosco), quanto al passo in sé. Encomiabile la tua estraneità ad ogni "ismo": io vorrei riuscirci pure, ma ricado spesso nel solipsismo e nel contorsionismo. A presto! :-)

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  7. @Blackswan: non entro nel merito. I testi filosofici sono un ricordo lontano. In ogni caso, le volte in cui ho preso visione diretta, come te, delle opere di certi autori, ho sempre trovato la lettura appassionante e sicuramente più chiara ed illuminante dei testi critici ed esegetici.

    @Yanez: rileggendo, mi era venuto il sospetto di aver interpretato male...Grazie per aver chiarito. Quanto agli "ismi", mi sono accorta anche di averne sbagliato uno ( superomismo e non superominismo). Vedi? Proprio non mi vanno giù.
    Quanto alle contorsioni, non ti sentire solo, anch'io non scherzo, di tanto in tanto:-)

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  8. Vedo che si concorda sulle tante, troppe strumentalizzazioni date al pensiero di Nietzsche. Visto che qualche accenno leggero veleggia qua e là, potrei aggiungere un ricordo personale del Liceo, quando il supplente, ottima e degna persona, parlandone con grande passione e competenza, usò troppo spesso l'intercalare "Dice Nietzsche, Nietzsche dice" che a quei ragazzini rimase lì per lì più impresso delle spiegazioni del docente.

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  9. Adorabile questo pezzo che hai messo, concordo e non mi pare ci sia nessuna semplificazione, ma dati di fatto partendo da un semplice termine.

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  10. Interessante il pezzo che citi. Pensa che io Nietzsche l'ho riscoperta andando a Weimar nella sua casa, che ora è un museo.Mi sono sempre ripromessa di rileggerlo ma troppe cose per la mente, o troppi pretesti ho trovato per non proseguire nell'intento. Quante cose dovrei ancora fare! Anche di questo libro, comunque, prendo nota e poi...

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  11. Mi fai pensare a Woody Allen e al suo ultimo lavoro, "Midnight in Paris": i critici l'hanno definito un atto d'amore per Parigi. Il suo atteggiamento mi è parso invece quello del turista americano altoaltoborghese che fa: wow! the Eiffel Tower, wow! Notre Dame (pronunciato in american english), wow! Versailles (idem)... Segno di un'adesione stereotipata e superficiale a bellezze che non riesce a capire, a tradurre dentro sé se non semplificando e banalizzando in un wow!

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  12. @Pim
    Dissento simpaticamente, Woody Allen è così, così è il suo mondo, le sue passioni letterarie (prova e leggere i suoi racconti, che non sono capolavori, come certi suoi film, ma leggibili, e troverai quel mondo, descritto nel film: Hem, Zelda e Scott Fitzgerald). Il film non è risuscitassimo (irritante Carla Bruni, doveva prendere la sorella), ma lo metto tra quelli suoi da vedere. I critici hanno sbagliato, anche perchè spesso copiano le cartelle stampa: non è un atto d'amore per Parigi, ma per il suo mondo. Bella la trovata, quasi come "La rosa purpurea del Cairo", e in parte "Harry a pezzi" ... sugli intellettuali medio-borghesi Usa ci sarebbero da dire molte cose, in parte luoghi comuni, in parte veri (il problema è pero anche di quelli europei). Scusate se mi sono dilungato...

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  13. @Adriano: mi stai bacchettando? :-))

    @Grazia: si, si è costretti a fare delle scelte...non possiamo concederci tutto. Ciao, cara, grazie!

    @Ally e Pim: avrei postato solo la prima parte del passo. E' quella che mi ha sorpreso. La restante pone un problema che non ho mezzi sufficienti per affrontare. Dicevo sopra che le generalizzazioni non fanno per me. L'unica constatazione che sento di fare è che il linguaggio ha davvero potere e non finisce mai di stupire per le implicazioni che ha.
    In questo momento sto pensando che la mia risposta ai vostri bei commenti non è molto più elaborata dell'esclamazione di Allen. Spero mi perdonerete.:-))
    p.s.
    non ho visto il film di Allen

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  14. eppure è nelle scelte, il significato....

    un abbraccio
    cri

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  15. @Cris:...o nel tempo delle scelte :-) Un abbraccio forte a te.

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  16. il tempo ha colori e sequenze diverse
    secondo lo spirito che lo percorre...
    m.

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  17. @Lara: il tuo commento era finito purtroppo nello spam. Me ne sono accorta solo ora. Con una settimana di ritardo, BUONA DOMENICA anche a te!

    @Maat: non so di che colore sia il mio spirito, sta di fatto che,a volte, ha voglia di essere incolore. Sono tempi, momenti anche questi. Vedo comunque, che ricomincia a dare segni di vita...
    :-) Bacio

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