Tutto cominciò alla piscina di Glen Ellen. Tra una nuotata e l'altra avevamo l'abitudine di uscire dall'acqua e sdraiarci sulla sabbia, lasciando che i nostri corpi si saturassero di aria calda e di sole.
Roscoe era uno yachtman. Io ero andato un po' per mare. Era inevitabile che venissimo a parlare di barche. (…)
Dichiarammo che l'idea di fare il giro del mondo in una barca di piccole proporzioni, per esempio di quaranta piedi, non ci spaventava. (…)
- Facciamolo - si disse per scherzo.
Più tardi chiesi a Charmian in privato se veramente ci teneva, e lei rispose che era troppo bello per essere vero.
La volta dopo che ci ritrovammo sdraiati sulla sabbia accanto alla piscina, io dissi a Roscoe: - Facciamolo. (…) Perché non partire subito?
Non saremmo mai più stati giovani come ora, nessuno di noi; l'orto, la vigna e le siepi potevano crescere durante la nostra assenza. Al nostro ritorno sarebbero stati pronti ad accoglierci, e mentre costruivamo la casa, avremmo potuto abitare nella rimessa.
Così il viaggio fu deciso ed ebbe inizio la costruzione dello "Snark".
La barca fu battezzata col nome di "Snark" perché non riuscimmo a trovarne uno migliore - questa informazione è a beneficio di quelli che altrimenti potrebbero sospettare qualcosa di misterioso in questo nome.
I nostri amici non riescono a capire la ragione di questo viaggio. (…)
La parola finale è questa: MI PIACE. E' alla base della filosofia ed è inseparabile dal nocciolo dell'esistenza. Quando la filosofia ha brontolato pedantemente per un mese, per mostrare all'individuo quello che deve fare, l'individuo a un tratto dice: "mi piace", fa qualcos'altro e la filosofia se ne va a spasso. (…)
Ecco perché mi sto costruendo lo "Snark". Sono fatto a questo modo: mi piace, ecco tutto. Il viaggio intorno al mondo significa grandi momenti di vita. Abbiate pazienza un istante e pensateci un po'. (…)
La seconda moglie di Jack London |
Qui c'è il mare, il vento e l'onda; qui sono i mari, i venti e le onde di tutto il mondo. Ecco l'ambiente crudele, le circostanze che esigono un rigoroso adattamento, la cui riuscita è pura gioia per questa piccola vibrante vanità che sono io. Mi piace, sono fatto così. E' la mia particolare forma di vanità, ecco tutto.
C'è ancora un altro lato in favore del mio viaggio sullo "Snark".
Finché sono in vita, voglio vedere, e il mondo intero è cosa più grande da vedersi che non una piccola città o vallata.
da La crociera dello Snark di Jack London
Jack London riuscì a salpare. Il viaggio sarebbe durato sette anni, se non fosse stato interrotto dopo qualche tempo.
Statua di London a Oakland STATUAE MANENT |
Fu costretto a tornare in California, a Oakland, dal cui porto sembra ancora intenzionato a ripartire
The Snark |
Oakland nei primi del Novecento |
Saluto caramente Irina che, inviandomi la foto della statua di London, mi ha fornito lo spunto per realizzare questo post.
Bellissinmo post..
RispondiEliminaGio'
http://remenberphoto.blogspot.com/
anche se confermo la mia viscerale antipatia per le statue, dico che se ne facessero un po' più agli Scrittori e un po' meno ai condottieri macellai e ai martiri macellati, il mondo sarebbe un po' più bello. Quasi bello come il tuo blog... :D
RispondiEliminaCiao!!
Missione "gemellaggio" compiuta.
RispondiEliminaAncora una volta un magico post, questo, che come tua blog-gemellina ho onorato nel mio blog.
Non ho trovato gemelle teutoniche, ma credo che la foto pubblicata rappresenti bene "il gusto della vita e della blog-amicizia". Bye&besos cara.
Finché sono in vita, voglio vedere.
RispondiEliminaBellissima questa frase. Così piena di energia e di curiosità e di forza!
Faccio mie le parole di Zio Scriba: sarebbe bello ci fossero più statue di artisti e meno di condottieri, re, principi, statisti etc.
Saluti
(musica bellissima, as usual)
Anch'io concordo con le parole di zio Scriba: più statue di artisti e meno di condottieri e, soprattutto, più libri di Jack London da leggere per sognare e per vivere con lui avventure di viaggi e di vita.Un monumento meritato appieno.
RispondiEliminaUn saluto doppio alle mie bloggergemelle preferite
Concordo anch'io con i commenti precedenti, a proposito delle statue :)
RispondiEliminaUn post davvero affascinante.
Ciao,
Lara
Dovremmo partire tutti con The Snark un giorno o l'altro ...
RispondiEliminaMa Zio neanche Rodin ti piace? Neanche Michelangelo? Che ti hanno fatto porelli?
RispondiEliminaGrazie Giacynta di post e foto, una volta nella vita mi piacerebbe acconciarmi le chiome e portare un cappellino come quello della signorina della fotina :)
Augurando a tutti di imbarcarsi se non sullo Snark, almeno in un sogno ( unica via di fuga per me, visti gli esami di stato ... ), vi ringrazio e vi abbraccio tutti.
RispondiEliminaMi sono imbattuto di recente in un discreto romanzo di Pronzini dove si parlava di sfuggita di quella statua. London mi piacque tanto un tempo, ma non ho più cercato altre sue opere, salvo quelle più o meno basilari lette subito. Ed é stato a lungo anche un mito per il movimento operaio. Coltivava anche vigne, credo. Adesso ... smetto, però!
RispondiEliminaSi, naturalmente ricordi bene. E' un'attivista socialista e un suo scritto ( un'utopia negativa ), "Il tallone di ferro", è una denuncia del capitalismo e dei suoi limiti.
RispondiEliminaSapevo di un' azienda agricola di sua proprietà nei pressi di Oakland, ma non dei prodotti... Dovevo immaginare che avesse anche un vigneto, vista la zona. Il ranch viene distrutto da un incendio un anno prima della morte di Jack.
Bellissimo post, Giacynta! E' sempre una gioia di visitarTi qui. Ti ringrazio e Ti mando saluti cordialissimi da California. Irina
RispondiEliminaGrazie, Irina! Mi dici delle cose bellissime. Sappi che per me è una gioia sapere che mi segui!
RispondiEliminaUn abbraccio. Giacinta
un bel viaggio ...
RispondiEliminaAltri tempi, altre barche, e mari ancora puliti. Altro mondo.
RispondiElimina@Antonio: ... lo penso anch'io.
RispondiEliminap.s.
bella la tua nuova foto, anche se all'altra mi ci ero proprio affezionata.
@Alberto: impossibile, purtroppo, darti torto!