martedì 15 febbraio 2011

Homo faber

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Afferrò l'ascia e cominciò a sgrossare e a spezzare il marmo  e a murare con la velocità che da bambino desiderava e immaginava osservando i gesti pesanti di suo nonno mentre questi squadrava le pietre e i monumenti funerari in Bosnia. Ora era di nuovo muratore e la sua bocca era piena di sudore salato e di polvere, le sue orecchie erano piene di capelli bagnati e il suo cranio era ardente sotto quei capelli bagnati e la pietra e le tegole si spaccavano sotto la sua mano e sotto la sua saliva, come fosse velenosa, e nello sforzo il suo aspro seme maschile gli bruciava le cosce e bucava i vestiti. A mezzogiorno interrompeva il lavoro, mangiava un pò di fagioli bolliti e si sdraiava in riva al piccolo fiume.  Alle ciocche dei suoi lunghi capelli legava le esche e appoggiava la testa su un sasso vicino al fiume, in modo che i capelli affondassero nell'acqua. Così dormiva e pescava, stanchissimo e affamato, nella speranza che il pesce venisse nel sogno, guastandoglielo. Poi si alzava, costruiva fino a mezzanotte e si sdraiava di nuovo finché non lo sveglava la civetta, un uccello mai visto da nessuno, un uccello che sa quando morirà chi sente il suo canto.



Da  Il lato interno del vento di Milorad Pavić 

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12 commenti:

  1. Che potenza.
    E che intensità.

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  2. sembra uno di quegli eroi mitici destinati a fatiche inestinguibili

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  3. un brano molto intenso. Sconosciuto (ahimè) l'autore. Bella scoperta.

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  4. Ti stai scatenando coi bei titoli: IL LATO INTERNO DEL VENTO è perfetto, potrebbe concorrere al premio del più bel titolo di sempre (anche se il romanzo, ahimé, pur essendo da tempo nella mia interminabile lista, forse anche in virtù del titolo stesso, non ho ancora avuto modo di procurarmelo...)
    Un abbraccio!

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  5. @Duck: ho letto il libro un pò a fatica, ma questa sequenza ha effettivamente una intensità che non può passare inosservata!

    @Amanda: il protagonista è costruito sulla falsariga di un personaggio mitico, Leandro, ma le relazioni sono abbastanza oscure, o , almeno per me, sono rimaste tali!

    @TuristadiMestiere: il libro mi è stato indicato da un mio caro collega. Era a languire nella biblioteca della mia scuola...

    @Nick: sì, sono d'accordo con te il titolo è suggestivo, così come alcuni ( pochi ) passi di un libro insolito. Pensa che si compone di due parti distinte, una maschile e l'altra femminile. Per passare da una all'altra devi "rovesciare" il libro, che, infatti, ha la stessa copertina -capovolta e di colore diverso -, sul retro.
    Cosa c'è nella tua lista nell'immediato?


    Grazie e un bacio ad ognuno di voi

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  6. Mi affascinano i personaggi che vagano tra cielo e terra.
    Sudore d'uomo e sogni di dei, ci appartengono e completano.
    Ciao Giacynta!

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  7. A dire il vero, subito ho pensato al dramma della guerra ed agli infami massacri di civili, avvenuti ancora non molto tempo fa nei Balcani. Poi - ma sarà una falsa sensazione! - mi é venuta alla mente come un'onda di reminiscenze di letteratura slava, abbastanza contemporanea, ardente di passioni forti e di rapporti quasi pagani con la natura.

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  8. E' un periodo di poche e lentissime letture. Sto assaggiando Sergej Dovlatov ("La filiale") consigliatomi da un giovane collega scrittore. Non male: autoironico umorismo e scrittura essenziale.

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  9. @Gianni: Sono d'accordo con te a proposito degli umori e dei sogni. Mi spiace solo di aver letto troppo in fretta un libro che richiedeva il ritmo del respiro lento, quello, per citare Arguedas ( un pò questa lettura me l'ha ricordato ), de "I fiumi profondi". Un caro saluto!

    @Non sbagli Adriano, anche se, il romanzo, un pò criptico, può prestarsi, a detta degli "esperti" alle interpretazioni più varie. A me sembra dominante il rapporto, come dici benissimo tu, pagano con la natura. Trovo meravigliosa l'immagine delle esche attaccate ai capelli.:-)))

    @Per me è esattamente il contrario. Sono in un periodo di voracità. Pagherò l'eccesso con una lunga sosta, anche perchè tra lettura, computer e pittura i miei occhi inizieranno a rivendicare un pò di riposo. Bacio grande.

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  10. interessante il libro, come lo descrivi, ma questo passo che hai riportato è di una poesia struggente!
    grazie.
    buona giornata
    cri

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  11. E si sente che sei in un momento di gran voracità! Così, gli spunti di lettura dei tipi lenti, come me, si allungano all’infinito…
    Un abbraccio

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  12. @Ciao, Cris, il libro è pervaso di lirismo; Il passo che ho riportato è, per me, il più bello. :-))

    @Barbara: non ha molto senso la voracità. E' solo un periodo. Baci e grazie!

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