venerdì 17 dicembre 2010

Sunset Park di Paul Auster



Sunset Park

...Bing gli spiega che adesso vive in una zona di Brooklyn chiamata Sunset Park. A metà agosto lui ed un gruppo di persone hanno preso possesso di una piccola casa abbandonata di fronte al Green Wood cemetery, e da allora sono lì accampati come squatter








Renzo, uno scrittore

E' vero, ha già vissuto dei vuoti del genere, ma mai nessuno altrettanto pervicace e protratto. (...) si sta riposando, ma in verità si tratta di uno strano tipo di riposo, dice, "un riposo ansioso". (...) gli è venuta una piccola idea, un germe infinitesimale di idea  (...) scrivere un saggio sulle cose che non succedono, le vite non vissute, le guerre non combattute, i mondi-ombra che corrono paralleli a quello che prendiamo per il  mondo reale, il non-detto, il non-fatto, il non-ricordato.








Ha finito per guardare" I migliori anni della nostra vita", un film che aveva visto una volta sola tanto tempo fa  (...) un affascinante esempio di propaganda destinato a convincere gli Americani che i reduci della Seconda guerra mondiale in conclusione si adatteranno alla vita civile (.. ) perchè questa è l'America, e in America tutto alla fine va a posto.






 Miles

 
Oggi, ogni volta che ripensa a quel giorno immagina che sarebbe stato tutto diverso se avesse camminato a destra di Bobby anzichè a sinistra.




 Pilar

Non si è innamorato di lei per il suo corpo o per la sua mente. (...) Forse il modo in cui lo guarda, ... la sensazione che quando sono insieme lei sia presente in modo totale, di essere l'unica persona che esiste per lei sulla faccia della terra.




La casa


 Una notte forzarono la porta e scoprirono che c'erano quattro camere da letto (...). La casa era in uno stato penoso, ogni superficie tappezzata di polvere e fuliggine, strisciate d'acqua sul muro dietro il lavandino (..) ma, davvero incredibile, nemmeno una finestra rotta (...).

                                    (...)

Passò poi qualche giorno in cerca di persone che riempissero le altre due camere da letto, ma nessuno della band era interessato, e man mano che faceva scorrere l'elenco degli altri suoi amici e conoscenti, scoprì che l'idea di vivere da squatter in una casa abbandonata non emanava il vasto fascino che aveva creduto. Poi casualmente parlò con Ellen ed Alice Bergstrom ...




Il Green Wood cemetery

I corpi di John Steynbeck, Woody Guthrie (...) e quanti altri noti e ignoti, quante altre anime sono state trasformate in fumo in questo luogo pertubante e bellissimo? Miles si è imbarcato in un altro progetto inutile, utilizzando la macchina fotografica come strumento per registare i suoi pensieri scuciti, inutili, ma almeno è un'attvità, un modo per passare il tempo finchè la vita incomincerà, e in quale altro luogo se non in Green Wood cemetery avrebbe potuto imparare che  il vero nome di Frank Morgan, l'attore interprete del mago di Oz, era Wuppermann?




Un'attrice ed uno scrittore



 sono ambedue prigionieri di quello che fanno ( ... ) con un supremo talento per l'autocommiserazione, entrambi in definitiva inaccessibili agli altri (...). Anime lese. Persone che camminano ferite, aprendosi le vene e sanguinando in pubblico.













Le parti in corsivo sono tratte da Sunset Park di Paul Auster  ed. Einaudi

Qui Paul Auster legge Sunset Park

9 commenti:

  1. La prima foto è un paesaggio davvero pazzesco se ci pensiamo un po'... -:)

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  2. Ma guarda che combinazione: l'ho appena comprato e sto per cominciare a leggerlo, il mio amico Paul!
    Bacioni a te, amica mia! :D

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  3. - Guglielmo, l'ho scelta perchè richiama il tema di fondo del romanzo di Auster. Comunque, sì, è una ripresa di una dimensione spazio-temporale doppia, se è questo che ti ha sorpreso! Ciao!:-)))

    - Nicola, E' Paul e non è Paul. E' un romanzo "doppio" ( nel ritmo, nel genere, nel tema, nell'impressione che restituisce... )Ci sentiamo dopo la tua lettura, allora!
    Bacio grande!:-)))

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  4. Una foto che dice molto, allegorica direi.
    Sul grigiore dei grattacieli disumani che sembrano avanzare a coprire la luce, il colore caldo, la natura, gli umani.
    Quanto a Auster, belli questi carotaggi letterari!
    Ciao cara!

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  5. Ciao, Nela! Si, ciò che hai colto lo si ritrova anche nel romanzo, tradotto con immagini e situazioni diverse. Un bacio.

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  6. Che bravo pianista.
    Alby

    Ci faremo un saltino questa estaTe.
    Ciao beautifil.
    E' un post saggio che va oltre le parole.
    Ci sei mancata.
    Ivonne

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  7. Ivonne, Alby, che gentili! E che piacere risentirvi! Mi siete mancati molto anche voi. Vi immagino alle prese con un monte di cose nuove ed insolite... Non vedo l'ora di conoscere Chicago attraverso i vostri occhi e le vostre impressioni. Vi abbraccio fortissimo.:-)))))

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  8. Cara Giacynta,
    sai incuriosire ed interessare con pochi tratti ed immagini giuste... generi così voglia di conoscenza...
    Virtù rara e preziosa.
    Ti auguro una felice settimana.

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  9. Grazie, carissima! Se non conosci Auster, ti consiglio di iniziare con il suo penultimo romanzo, "Invisibile" o con uno dei primi, per esempio "Moon palace". Un abbraccio!

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