"... a conti fatti, ho viaggiato molto, lo ammetto; ho visitato e ho vissuto in molti altrove. E lo sento come un grande privilegio, perchè posare i piedi sul medesimo suolo per tutta la vita può provocare un pericoloso equivoco, farci credere che la terra ci appartenga, come se essa non fosse in prestito, come tutto è in prestito nella vita. Costantino Kavafis lo ha detto in una straordinaria poesia intitolata Itaca: il viaggio trova senso solo in se stesso ( ... ) è come la nostra esistenza il cui senso principale è quello di essere vissuta."
Qui un' intervista a Tabucchi
.
Grande uomo, dispensatore di perle di vera saggezza, il Tabucchi. Oltre che grande, intenso artista.
RispondiElimina"Il viaggio come grande privilegio" è una frase molto bella, che condivido in pieno.
RispondiEliminaDovrò riconsiderare l'intestazione del mio blog, (dopo Chatwin e Pessoa, inserire Tabucchi).
Bye&besos
Bella poesia Itaca, che però considero più come viaggio interiore e metafora di Vita e di Morte. Anche i viaggi veri e propri sono belli e possono arricchire, ma io ho sempre guardato con sospetto chi li esalta in sé e per sé e a prescindere dal chi e dal come. Non viviamo forse nell'era del viaggio come rito di massa quasi obbligatorio? Queste frotte di gente banale, il cui spostarsi (per moda) serve solo a inquinare l'aria di rumore e scorie di carburanti. Devono vantarsi di aver "collezionato" ogni angolo di mondo, e poi cos'avranno fatto, in ognuno di quegli angoli? Magari solo la pipì. A volte viaggi molto di più con un film, con un libro o una canzone, o anche solo in un sogno. Credo che Kavafis sarebbe d'accordo.
RispondiEliminaCiao cara amica, stimolante argomento, come sempre! Un abbraccio.
Esatto, un gran privilegio davvero. Una ricchezza di grande valore.
RispondiEliminaIn questi mesi che viaggio solo con la fantasia "sopravvivo" pensando ai luoghi calpestati e pensando "forse, tra un po'..."
Ti auguro una buonissima nuova settiamana.
Cara Giacinta, non riesco più a dedicarmi al blog e sono passata per lasciarti un saluto ed i miei auguri per un bellissimo e sereno Natale ed un felice Anno Nuovo.
RispondiEliminaCri
Viaggiare è senz'altro un gran privilegio...una grande occasione perchè ci mette in relazione con l'altro... con il diverso e accogliere nuove visioni... facendoci conoscere meglio noi stessi e gli altri
RispondiEliminaCiao Giacynta. Una frase densa di saggezza e verità questa che hai postato.
RispondiEliminaultimamente mi sembra che anche posarli ovunque i piedi faccia credere di possedere e di poter ditruggere tutto, pensa alla monnezza sull'Everest ai viaggi tutto compreso o molto esclusivi in posti fino a poco tempo fa incontaminati; manchiamo di rispetto verso noi stessi, pensando al qui ed ora e non guardando avanti, indietro o molto in profondità dentro a noi stessi
RispondiElimina-Non tutti i viaggiatori sono vittime della logica consumistica che è certamente dominante e che tutto svilisce. Capisco l'insofferenza di Nick e di Amanda, ma resta salva, per me, la preziosità del viaggio. Una volta i genitori mandavano i figli lontano da casa, magari semplicemente da un parente, perchè un nuovo ambiente li avrebbe aiutati a crescere e a capire meglio ciò che avevano lasciato. - E' vero che non è necessario viaggiare in senso stretto per “allontanarsi” dall’”orticello”, ma penso che spostarsi e vedere dal vivo una pluralità di luoghi, persone, realtà diverse possa rendere evidente in modo inequivocabile, non mediato e, dunque, più efficace che la terra non ci appartiene, e che è solo "in prestito", "come tutto è in prestito nella vita" ( E' questa la considerazione di Tabucchi che più mi ha colpito ).
RispondiElimina- Per Nick : Tabucchi continua dicendo “ Ma forse mancano i viaggi più straordinari. Sono quelli che non ho mai fatto, quelli che non potrò mai fare. Restano non scritti, o chiusi in un loro segreto alfabeto sotto le palpebre, la sera. Poi arriva il sonno, e si salpa."
Scrittori...inevitabile comprendersi! :-)
-Per Cristina : Auguri anche a te, sei gentilissima. Spero di poter tornare il più presto possibile a vedere le tue straordinarie foto.
Grazie davvero a tutti. Sono fortunata ad avervi come “compagni di viaggio” . Baci.
grazie di queste tue bellissime proposte.
RispondiEliminaqui da te sto imparando tante cose nuove.
questa tua casa è magica.
baci
Sono felice quando passi di qui, Cris. Le "magie" più belle sono quelle che trovo sul tuo blog! Baci.
RispondiEliminaSecondo me è perfetta anche per i viaggi non metaforici.
RispondiEliminaAppena concluso il dottorato spero di avere la possibilità per trascinare la mia carcassa ovunque... in questo globo!
molto bella questa visione del viaggio!
RispondiEliminaUn bacione cara amica...il tuo blog regala sempre spunti interessanti e profondi! :-)
dolcemente viaggiare rallentando per poi accellerare...
RispondiEliminaNon ho ancora letto questo libro, ma l'ho comprato. Tabucchi mi piace.
RispondiEliminaUn abbraccio
- Ciao, Anna, benvenuta!
RispondiElimina- Ciao Cristina, un bacio a te e grazie!
- ...con un ritmo fluente
di vita nel cuore
gentilmente
senza strappi al
motore
e tornare a
viaggiare
e di notte
con i fari
illuminare
chiaramente
la strada per saper
dove andare
con coraggio
gentilmente,
gentilmente
dolcemente viaggiare... Ciao, Antonio!
- Giulia, ti piacerà molto, penso proprio di sì!
Non avevo letto questo post. Quella nota di Tabucchi non poteva che colpire entrambe. Il viaggio trova senso solo in sè stesso (...); è come la nostra esistenza il cui senso principale è quello di essere vissuta.
RispondiElimina@Barbara: sono tanti i passi memorabili, penso che un giorno o l'altro tornerò a parlare di questo libro che ora "appartiene" anche a te. :)
RispondiEliminaPROF.SA Beccata!!!!:)
RispondiElimina@Mattia: non posso crederci! :))
RispondiEliminaInvece di studiare... si bracca la prof! :))