Una sera d'estate, mentre Konrad e la madre di Henrik stavano suonando un pezzo per pianoforte a quattro mani, accadde qualcosa. In attesa della cena, l' ufficiale della guardia e suo figlio, seduti in un angolo del salone, ascoltavano educatamente la musica, con la condiscendenza compunta e la remissività di chi dice: "La vita è tutta un dovere, bisogna sopportare anche la musica. (...)"
La contessa suonava con trasporto, eseguivano la Fantaisie polonaise di Chopin.
Nella stanza tutto sembrava vibrare. Mentre aspettavano, educati e pazienti, nelle loro poltrone in un angolo del salone, padre e figlio si resero conto che in quei due corpi stava avvenendo qualcosa di strano. Dalla musica sembrava sprigionarsi una forza eversiva capace di sollevare i mobili e di gonfiare i pesanti tendaggi di seta alle finestre. Era come se tutte le cose vecchie e ammuffite, sepolte da tempo nei cuori umani, ricominciassero a vivere, come se nel cuore di ogni essere si annidasse un ritmo mortale che, a un certo punto della vita, potrebbe mettersi a pulsare con implacabile violenza. Gli ascoltatori pazienti compresero che la musica rappresentava un pericolo. (...)
( Henrik ) ...fissa il fuoco. " Eravamo fatti così " dice con semplicità. " Pian piano arrivai a rendermi conto di ciò che era accaduto. Per prima cosa c'era stata la musica. Nella vita di alcune persone esistono certi fattori ricorrenti e fatali. Fra te Krisztina e mia madre la musica è stata una sorta di tessuto connettivo. Essa vi comunicava qualcosa che non è possibile esprimere con le parole o con gli atti. Probabilmente vi permetteva anche di comprendervi, mentre mio padre ed io , che eravamo diversi da voi, e quindi esclusi da quei discorsi, restammo isolati fra di voi. ( ... )
Per questo la musica mi fa orrore ( ... ) Odio quel linguaggio melodioso e incomprensibile che permette a certe persone di comunicarsi con disinvoltura cose vaghe, insolite; a volte ho perfino l'impressione che con la musica si comunichi qualcosa di sconveniente, di immorale. (... ) Questa, non avendo nessun significato definibile a parole, deve possederne uno più pericoloso (... ). Non credi che sia così?... "
Una recensione del libro qui ( dal blog di Giulia )
libro magnifico. Lo comprai qualche anno fa in una libreria che svendeva libri difettati. Il libro di marai avaeva una bruciatura sulla costola !!!
RispondiEliminaMagnifico anche per me. L'intreccio è elementare, ridotto all'osso ma, forse proprio per questo, ogni pagina è densa e ti mette di fronte a tutte le questioni nodali dell'esistenza .
RispondiEliminaTi invidio l'edizione con bruciatura!
ecco ora me lo devo comprare: lo voglio, lo voglio
RispondiEliminaMeravigliose parole. Sì, confermo: la musica, ma anche la Scrittura e l'Arte in generale, sono qualcosa di sconveniente, di immorale, di mortalmente pericoloso per la stolida feccia che regge i destini del mondo, e che per continuare a reggerli ha bisogno della maggior quantità possibile di grigiume, di squallore e di ignoranza!
RispondiEliminaGrande post di giacynta, ancora una volta!
Ciao! Un abbraccio.
p.s. sì, davvero invidiabile l'edizione bruciata delle braci. Alla faccia di chi la mena e la stramena con gli e-book... :D
- Amanda, fallo, cara!
RispondiElimina- Nicola, mentre eri qui, io ero da te!
Grazie per la tua presenza e per quanto hai scritto nel commento. Bacio.
Proprio non lo conosco. Grazie, lo cercherò perchè "mi ispira" . Buona giornata.
RispondiEliminaGiacynta,
RispondiEliminami hai incuriosita molto...vado a comprarlo anche io.
Un post molto bello, pieno di energia e soprattutto molto interessante.
Quante egregie pagine ha ispirato la Mitteleuropa! Confesso, tuttavia, di conoscere solo appena un po' meglio Joseph Roth.
RispondiElimina- Ciao, Sandra! Segui l'ispirazione... A me è piaciuto molto.
RispondiElimina- Carmen! Grazie per aver trovato il modo di passare di qui! Di Marai avevo letto Matrimonio a Buda e nient'altro.
Leggerò La recita di Bolzano.
Indipendentemente dai temi trattati, comunque importanti ( ordine-disordine; ragione-sentimento ecc., ), apprezzo di questo autore il modo in cui restituisce i personaggi. Ho l'impressione che li costruisca in relazione allo spazio che occupano e, avra sicuramente avvertito, seguendomi, che i luoghi esercitano su di me un fascino notevole... Ti abbraccio forte.
- Zicin, grazie per ciò che mi scrivi! A presto, spero.
- Adriano, è sicuramente una letteratura "invernale", adatta agli spiriti contemplativi e speculativi...
Un bacio a tutti!
Libro che meriterebbe di entrare nella top 100 dei libri da leggere nella vita.
RispondiEliminaUn libro molto bello che come al solito tu presenti in modo molto originale e personale. Grazie per la citazione al mio vecchio blog...
RispondiEliminaUn abbraccio
- Si, Jacqueline, sono assoutamente d'accordo.
RispondiElimina- Grazie a te Giulia, a presto,spero!
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RispondiEliminail commento qui sopra l'ho solo spostato nel post relativo.
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