martedì 3 agosto 2010

"Nuova grammatica finlandese" di Diego Marani



Il protagonista

Il mio pensiero sembrava scaturire dal nulla e riaffondare nel suolo poroso della mia coscienza che nulla tratteneva.    
Ripensando in seguito a quella sensazione, quasi la rimpiansi. Per pochissimi, meravigliosi giorni ero stato insensibile al ricordo, libero dalla memoria, esonerato dal dolore                                                                                                                
Mi compiacevo del mio tormento, nell’illusione di combatterlo, lo servivo. La mia memoria smarrita era diventata l’alibi che giustificava ogni rinuncia a vivere
                             
                                  
Il medico

Se l’autore di questo memoriale avesse rinunciato alla ricerca insensata del suo passato e si fosse invece abbandonato all’abbraccio del presente, forse la sua sorte sarebbe stata diversa.                                                                                                                 Talvolta il pensiero umano si perde nei cunicoli della sua logica, succube di una geometria fine a se stessa il cui scopo non è più la comprensione della realtà ma il nutrimento di una presunzione.  



La donna con cui il protagonista avrebbe potuto stabilire un legame affettivo

 
Andrò a cancellarti anche dall’albero dei bei ricordi.                          (… ) Dimenticare : è l’unica difesa che ci rimane.






La lingua finlandese

Le sono andato incontro come un antico amore, ( … ) ho scoperto con sollievo che di questi suoni sbrecciati, di queste parole corrose dal ghiaccio e dal silenzio sono ancora innamorato.  Che sono ancora capace di sciogliere la mia bocca dalla smorfia aspra del tedesco e lasciarvi sbocciare le vocali dolci e grasse della mia lingua.                                                                                                                                 Una lingua imparata non è che una maschera, un’identità presa a prestito. La si dovrebbe avvicinare con il dovuto distacco e mai cedere alla lusinga di mimetizzarsi, rinnegando i propri suoni per imitarne altri. Chi si abbandona a questa tentazione rischia di perdere la sua memoria, il suo passato, senza averne in cambio un altro.


                                                         Il tempo


fra tanti anni le parole che oggi hai voluto ignorare parleranno ancora. (…) allora tutto il tempo che ti sei avidamente accaparrato (…) ti si ingarbuglierà addosso. Perché non è roba tua, è frutto di un saccheggio. Non è il tempo cucito con pazienza attorno alle piccole cose d’ogni giorno, non è il tappeto di parole e di silenzi, di sguardi e momenti in cui la memoria lentamente ci avvolge.



La condizione umana

Alla fine di questa pagina ognuno di noi sarà nuovamente libero di soffrire da solo, ognuno potrà riprendere possesso della sua solitudine. In fondo è questa la condizione più adatta all’uomo.  E’ la condizione ideale per perseguire senza distrazioni lo scopo della propria conservazione, unico vero compito che Dio ci ha affidato.



Le parti in corsivo sono tratte da " Nuova grammatica finlandese" di Diego marani  ed. Bompiani

10 commenti:

  1. Tutto scritto molto bene e, mi pare, é quello che conta. Ciao!!

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  2. Si, forse non sono riuscita ad assemblare in maniera significativa i vari passi, ma, poco male, visto che hanno, comunque, un valore in sè. Ciao, grazie per essere passato di qui.

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  3. le parole come musica!
    Ciao Giacynta...in questi mesi non riesco a trovare il tempo per leggere anche se mi piacerebbe...i miei figli, bimbi e ragazzini, riempiono le giornate con la loro vitalità...arrivo a sera che sono stanchissima e scarica....sicuramente recupererò il mio spazio quando cominceranno la scuola...
    grazie per il tuo commento che ho molto gradito! :-)
    un caro saluto!

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  4. Resto sempre incantata dallo splendido connubio di parole e immagini di tutti i tuoi post.
    Un abbraccio

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  5. MI incuriosisce molto il tuo blog. Davvero interessante!

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  6. @ Cristina: Grazie a te Cristina, ti saluto anch'io caramente.
    @ Barbara: Ricambio i complimenti, visto che io trovo incantevoli i tuoi post! Un bacio
    @ Occhi di notte : Grazie, quando rientrerò a casa ( sono fuori per qualche giorno ) guarderò con calma il tuo; ho dato una sbirciatina e ho notato che condividiamo l'amore per gli stessi romanzi. Un caro saluto!

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  7. Una bella scelta di brani e fotografie.
    Con il finlandese sono messo male. Con l'arabo e il greco ancora ancora, ma il finlandese proprio no... :-)

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  8. Caro Pim, mai dire mai! Per il finlandese prova a consultare questo sito: http://finland.fi/Public/default.aspx ; se sei paziente, nel giro di qualche settimana potrai disporre di un piccolo patrimonio di parole.
    P.S. ti invidio la conoscenza dell'arabo!
    Ciao e a presto.

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  9. Ciao Giacynta, è splendida questa musica che hai nella playlist. Prima ascoltavo quella di Brian Eno e pensavo al potere straordinario della musica di trasformare un momento insignificante in rivelazione pura.

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  10. La musica di Brian Eno non è invadente, è indefinibile, forse per questo riesce a dar valore a tempi "morti" della cui dolcezza, diversamente, non ci accorgeremmo nemmeno.

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