venerdì 20 agosto 2010

Alexanderplatz , Karl Marx Allee e " Goodbye Lenin"





Alexanderplatz  è una  meta obbligata per chi abbia visto, letto o semplicemente sentito qualcosa sulla Berlino degli anni della Repubblica di Weimar o di quelli della Germania comunista.
Prima di vederla dal vivo, ho aggiunto un  tassello alla immagine che  nel tempo avevo per me definito, attraverso il film di W. Becker " Goodbye Lenin ".
Nella scena più famosa,  appare la Karl Marx Allee, una grande direttrice che limita la  parte orientale della immensa piazza. La strada ed i suoi moderni condomini, fiore all'occhiello della DDR, vengono sorvolate da un elicottero che porta, sospesa ad un cavo, una enorme statua "dismessa " di Lenin, evidentemente rimossa dopo l'autunno dell'89. La scena è  malinconica, così come tanti momenti di un film che  non celebra la caduta del comunismo e lascia intuire lo scetticismo del suo autore nei confronti del modello capitalista. ( ciò che luccica non sempre è oro! ).

Tornando alla mia esperienza,  percorrere a piedi  la lunghissima Karl Marx Allee ha significato entrare nella dimensione della DDR, sicuramente diversa da quella del resto di Berlino. E'  stato per me emozionante anche tentare di riconoscere l'edificio che il  regista aveva individuato come abitazione dei protagonisti del film .

Della Alexanderplatz di Doblin non è invece rimasto niente, la II guerra mondiale e gli interventi successivi  hanno provveduto a cancellarla definitivamente .                        

La piazza mi ha  sorpreso per la sua estensione e da ciò penso dipenda la sua assoluta mancanza di grazia, di armonia. Forse per questo, dopo aver dato uno sguardo alla torre della televisione ( Fernschturn ), alla grande scritta rossa che segnala la stazione della metropoltana e alla curva della vetrata che la sovrasta, e poi al Weltzeituhr ( orologio del mondo ), mi sono introdotta in una piccola  libreria old style ed ho sfogliato un testo su H. Zille con foto della Berlino dei primi del Novecento.


29 commenti:

  1. Sono stato due volte a Berlino e ogni volta "Goodbye Lenin" è come un passaggio obbligato, mi sembra che ci sia un pezzo di anima della città, ma forse solo mi piacciono, film e città.
    Alexanderplatz l'ho ascoltata per la prima volta nelle parole e musica di Battiato, e anche Alice, e ancora non sapevo che ci sarei andato.
    Non so se esiste per essere messa in musica, libri e film, in effetti è più bella lì che nella realtà.

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  2. Non sono mai stata a Berlino nè a Dublino, ma sono due città che mi piacerebbe poter visitare. I tuoi post mettono sempre tanata voglia di conoscere e scoprire i luoghi e la loro storia.
    Grazie per la tua visita alle mi foto di Praga, è stato un soggiorno breve ma intenso e sono venuta via da quella splendida città piena di enstusiasmo.

    Un abbraccio
    Cri

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  3. Grazie, Giacynta! Non sono mai stato a Berlino, ma le emozioni che vengono dalla storia, dalla letteratura e dall'arte, richiamate da Berlino e dalla Germania, sono forti. Permettimi di citare una vicenda emblematica, quella degli uomini di cultura e di cinema (e quale cinema!)che andarono esuli all'avvento del nazismo! Un abbraccio.

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  4. @ Francesco : intanto, bentornato, mi sei mancato!
    Sono perfettamente d'accordo con te. Può darsi che Alexanderplatz ci sia solo per la rappresentazione che ne vien fatta nell'arte. Lì davvero esiste. Da ciò che ho letto, è molto diversa da quella che era una volta, forse da ciò dipende il disorientamento di chi la osservi adesso.

    @ Cristina : felice di risentirti dopo il tuo soggiorno praghese. E' evidente dalle tuo foto che la città ti ha emozionato. E' l'effetto che ha fatto anche a me. Spero di avere il modo di parlarne nel blog, anche perchè l'ho percorsa lasciandomi guidare dagli scritti di Kafka, Neruda e Rilke e Praga ha esercitato così una suggestione ancora maggiore.

    @ Adriano : ho comprato il libro di Doblin ma non l'ho ancora letto. Conosco invece bene Isherwood di cui anni fa ho letto diversi romanzi.
    Fassbinder mi ha emozionato, ma non sono riuscita a seguire se una piccolissima parte del suo film a puntate che porta il nome della piazza.
    Gli uomini di cultura che resero la Berlino di Weimar una città ideale hanno sempre destato il mio interesse. Mi pacerebbe che tu lasciassi a questo proposito qualcosa di più sul mio o sul tuo blog.

    Un grazie e un abbraccio a tutti

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  5. Cara Giacynta...la tua risposta è stata esauriente e comunque riesco a intuire l'emozione che hai provato nel momento in cui hai vissuto la piazza...la musica è molto suggestiva e crea atmosfera!!! ciao...un bacione!

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  6. Provo, intanto, a fare un invito alla lettura, anche di romanzi con ambientazione storica, cui, dopo averne eventualmente apprezzato il pathos narrativo, fare seguire riscontri documentali. Forse é una brutta premessa, ma a me é capitato anche così.
    Prime immagini che mi sono rimaste impresse:
    - Fritz Lang incontra alla stazione Brecht già in fuga con la famiglia
    - il perfezionismo di Fritz Lang durante la lavorazione de "La donna sulla luna" (dall'omonimo romanzo di Giulio Leoni)
    - l'epopea del Bauhaus
    - quasi tutti i romanzi di Erich Maria Remarque successivi a "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
    Un abbraccio!

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  7. @ Cristina : Grazie cara, avrei voluto dire tante cose ma il tempo è tiranno, tu lo sai! So però di poter far appoggio sulla tua capacità di percepire anche ciò che non risulta immediatamente evidente!
    @ Adriano : Mi ritengo fortunata di averti come blogfriend! Grazie per i suggerimenti, ne farò tesoro appena potrò.

    Un bacio e buona giornata

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  8. ciao, cara.
    un'altra cristina alla tua porta.
    molto contenta di essere accolta.
    :)

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  9. Ciao, Cristina.
    Spero davvero di averti spesso da me! Grazie :-)

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  10. Grazie della visita al mio blog :-)

    Mi metto al lavoro con le parole, escluderò il mio nome così che siano proprio otto.
    Domani ho già un altro raccontino in scaletta, farò il tuo per la settimana prossima.

    Ciriciao
    Barbara

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  11. Grazie Barbara, allora aspetto... Sono sicura che sarà speciale!

    P.S.

    Mi piace l'idea di essere insieme nel racconto... Pensa alla possibilità di escludere un'altra parola...

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  12. Buongiorno Giacynta, un'esperienza notevole per te che diventa un ricco ricordo donato per noi!

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  13. Ciao carissima, sei molto generosa anche tu!

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  14. Ci sono stata un anno e mezzo fa. Nella sera di fine marzo, gelavo stringendo le mani nelle tasche, immobilizata davanti allo spettacolo appena uscita dalla metropolitana. Palazzi alti e imponenti, luci neon, una piazza ampissima. Cemento, asfalto e vetro. E storia. Tanta. Penetrante e incancellabile.
    Un caro saluto :)

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  15. P.S. Dimenticavo: evidentemente la mia descrizione corrisponde al Potsdamer Platz. E quella parte di Berlino che mi è rimasta impressa di più nei ricordi. :)

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  16. Ciao Selene, grazie per il commento/racconto dal tocco impressionista. Mi è stato facile immaginarti lì. La zona di Potsdamer è davvero singolare. Nei pressi c'è la via "fantasma" lungo cui si snodavano i palazzi del potere durante il regime hitleriano. Di tutti questi è rimasto in piedi, se non ricordo male, solo il Ministero dell'aviazione, che costeggia in parte la strada che porta a Potsdamer e che io ho percorso per raggiungere la piazza. Lì effettivamente è tutto nuovo. In uno dei film più famosi di Wenders , forse " Il cielo sopra Berlino", mi sembra che ci sia una sequenza girata nei pressi dell'attuale piazza che negli anni Ottanta appariva solo come un grande centro vuoto. Un bacio.

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  17. come mi è piaciuto quel film, eppoi c'è pure la canzone di milva...

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  18. Ciao Antonio, bentornato! Il film è piaciuto molto anche a me. Come dice Francesco, nel commento che ha lasciato qualche giorno fa, sembra che ci sia un pezzo d'anima della città.
    E' molto bella anche la colonna sonora di Tyersen.

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  19. ciao giacynta, che bello questo post su Berlino.... ci sono stata anche io quest'anno...il film io invece l'ho visto dopo!

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  20. Ciao Simoff, sono davvero felice che tu sia passata di qui. Avevo già notato il tuo bel blog, infatti, se dai un'occhiata, vedrai tra le icone dei tuoi "sostenitori" anche la mia. Ho l'impressione che apprezziamo più o meno le stesse cose. A presto!
    P.S.
    Adesso faccio un giro nel tuo blog per vedere se hai pubblicato qualcosa su Berlino.

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  21. Come sai mio marito è tedesco e la Germania - Berlino specialmente - è per me molto di più di un parse da visitare. Rare città, comunque, hanno il potere di emozionarmi come Berlino, per la capacità di convivere con una storia che, nel bene e nel male, è stata quella di tutti noi.Leggo con piacere ,anche sul blog, che dividiamo le stesse emozioni.

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  22. @Grazia: è una città che non lascia indifferenti. Gli stimoli che dà sono tanti e vari. Ti abbraccio e a presto!

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  23. ho visitato Berlino i primi giorni di agosto di questo anno, sono rimasta affascinata dalla sua bellezza e dalla sua atmosfera ancora anni'80 nella Berlino est.......vorrei viverci

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  24. Non posso darti torto. E' una città che mi ha sorpreso, anche perchè non pensavo di potermi sentire così a mio agio.
    Grazie per essere passata di qui.
    A presto, spero. :-))

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  25. ciao, eccomi ancora qui sul tuo blog.......volevo dirti che abbiamo gusti molto simili sia in fatto di musica che di libri...così volevo consigliarti anche Lang Lang un pianista giapponese, se non lo conosci sono sicura che lo apprezzerai..se lo conosci già, sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo musicista. a presto.

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  26. No, non lo conoscevo. Ma oltre che esecutore è anche compositore?
    Grazie per la segnalazione!

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  27. E'sia esecutore che compositore...ma quando suona Chopin emoziona tantissimo......ciao

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  28. pardon LANG LANG è cinese......

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  29. Lo ascolterò! Intanto ti ringrazio.:-))

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