domenica 30 marzo 2014
Borodin
Chimico-medico di professione, impegnato in attività di carattere umanitario, Aleksandr Porfir'evič Borodin ( Pietroburgo, 1834 – 1887) si considerava " un compositore domenicale che si sforza di restare oscuro".
Sembra fosse molto distratto. Si dice che fosse solito chiedere alla moglie : "Katja, per amor del cielo, com'è che ti chiami?" e che una volta, durante una serata musicale passata insieme ad amici, d'improvviso, si alzò in piedi e cominciò a mettersi il cappotto. Quando gli domandarono: "Dove va, Aleksandr Porfirevich?", lui rispose sorpreso: "Ma come, dove? A casa! Si è fatto tardi, e domani ho lezione". Solo a questo punto si rese conto di essere a casa propria.
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l'immagine pubblicata è un dipinto di Savva Mamontov
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Borodin è descritto da Oliver Sacks in un libro molto bello che si intitola Zio Tungsteno (Sacks aveva uno zio che fabbricava lampadine). Accompagnò Mendeleev nel viaggio che fecero verso Berlino, al congresso dei chimici dove Mendeleev avrebbe illustrato la sua intuizione, la tavola del Sistema Periodico degli Elementi che è alla base di tutto il mondo in cui viviamo da allora. Sacks racconta che Borodin fece fare molte tappe all'amico Mendeleev: in quasi ogni città tedesca c'era un organo importante, e lui si fermava e suonava...
RispondiEliminaGrazie, Giuliano! Certo che i chimici riservano tutti sorprese ( e tutte molto molto belle! :)
RispondiElimina@Giacynta: devo ancora capire quali riservi mio suocero :D
RispondiEliminaQuando si dice "xxx della domenica" si considera in un'accezione misera o non professionale. Qui, invece, c'è tutta l'umiltà dei grandi.
RispondiEliminaUn abbraccio domenicale.
suggerimento per l'ascolto: le Danze Polovesiane, dall'opera Il principe Igor. Se sembrano familiari è anche perché ci sono dei momenti molto utilizzati anche nei film, sigle tv, eccetera (e molto copiate, va da sé)
RispondiEliminaE pensare che io ho conosciuto soltanto chimici ottusi, stupidi, avari, odiosi e cattivi (la madre di un amico e una specie di zio acquisito... :D)
RispondiEliminaQui si riabilita la categoria. E alla stragrande, direi...
Baci8
@Amanda e Nick: continuo a difendere la categoria: ho le prove!:)
RispondiElimina@Nela: l'umiltà è proprio il segno distintivo della grandezza, ne sono convinta anch'io.
@Giuliano: è stato il mio primo incontro con Borodin; inutile dire dell'emozione provata!:)
Non so se conoscere il carattere di un musicista o di un pittore aiuti a comprenderne l'arte: certo aiuta a sentirlo più vicino!
RispondiEliminaGrazie per esserti fermata un po' qui:)
RispondiEliminaCiao!
Bel personaggio. Su di lui ha scritto una poesia Charles Bukowski, un autore che non amo particolarmente; una traduzione in http://web.tiscali.it/cbukowski/Borodin.htm
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RispondiEliminaSembra che la vita quotidiana di Borodin sia e sia stata di dominio pubblico!