domenica 12 maggio 2013

Grassano, da lontano




dipinto di Carlo Levi




Seduto su un gradino di Grassano
sto qui seduto finché dura l’aria buona
ad ascoltare l’incanto che risuona
con il buon vino e il buon pane lucano;
intanto penso alle cose che ho imparato,
e so che i sassi che ho pestato son chiangoni
e karakoi sono i tornanti che ho salito
e la salsiccia buona è nei lammioni.
E qui davanti alla chiesa van gli sposi,
ecco il corteo che passa piano piano
mi chiedono “che fai, forse riposi”
la mano tesa ed un invito a camminare.
Ma no, rimango qui, grazie sto bene,
sto qui seduto perché qui sto bene,
rimarrò qui fin quando il sole è tramontato,
il vino e il pane, ed un basello di Grassano.

Giuliano 




 
Non essendo mai stato a Grassano
me la vedo come scrive Giacinta:
caracoie chiangoni e lammioni
dov’è appesa per gli ziti salsiccia –
così è dipinta per me che son lontano
(così è dipinta per me che son Giuliano)





dipinto di Carlo Levi
 A Grassano sono nata; sono vissuta lì solo qualche anno ma vi faccio spesso ritorno col ricordo o nei sogni. Carlo Levi, confinato negli anni Trenta nel mio paese per qualche mese , ne ha restituito il paesaggio in alcuni dipinti e in  Cristo si è fermato a Eboli. La poesia e il limerick che ho pubblicato sono invece di Giuliano,  uomo e poeta del Nord come Carlo Levi e come lui capace di riportarmi nel mio ambiente, fra lammioni, chiangoni e zite.








Giuliano ( qui )
a zit e u zit
Grassano e Carlo Levi ( video )


dizionarietto:
- chiangoni : grosse pietre
lammione:  il loft di una volta 
 - zita: la sposa

.p.s.
il basello è il gradino ( non in grassanese  ma in uno dei dialetti del Comasco ) :)


25 commenti:

  1. bella questa cosa di avere negli occhi i ricordi degli altri :)

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  2. Mi piace l'intreccio di memorie, di sensazioni e di poesia. E pensare che a ricordare il paese in cui sono nata, un tempo bellissimo e ora quartiere- dormitorio di Firenze, c'è solo una filastrocca di Gianni Rodari...

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  3. @Amanda: e tradurli in parole che io non sarei stata in grado di trovare, quelle perfette!:)

    @Grazia: prova a dare tre parole a Giuliano, vedrai...:)
    p.s.
    è il nostro Giuliano:)

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  4. A Grassano,innanzi all'abitazione dei miei nonni materni,due chiangoni erano lì,come due troni,dominanti la stada di pietre e ciottoli che si disperdeva in vicoli sempre più stretti percorsi dai muli di ritorno dalle campagne.Noi bambini ci contendevamo quelle sedute per osservare al meglio il ritorno dei contadini e respirare quell'odore di campagna che si trascinavano dietro, in attesa del "fresco" serale quando spettava agli adulti il piacere della sensazione di fresco che i chiangoni regalavano durante le loro "chiacchere".

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  5. @Espe: beh, il mio blog è un po' quel chiangone e le poesie di Giuliano e la tua le nostre parole...
    Grazie! Un bacione

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  6. Grazie Giuliano per le emozioni che hai saputo suscitare scrivendo di Grassano, pur non avendola mai vista e tanto meno vissuta.
    Io sono il fratello "piccolo" di Giacinta ed Espedito, quello che non è nato a Grassano, ma nella vicina Matera.
    Tuttavia, ho subito anche io il fascino di questo luogo, che come tanti piccoli paesi dell'Italia rurale ha il dono di restituire a chi ci ritorna quello che chiamo il "fermo immagine": mi sono recato a Grassano questo Natale 48enne e ho ritrovato esattemente gli stessi ritmi, le stesse immagini, gli stessi odori, insomma, le stesse emozioni sensoriali di quando ci passavo alcuni scorci d'etate ad 8 anni.
    Mario

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  7. Che luoghi fascinosi: Cristo che lì si ferma, Giacinta che da lì parte per l'avventura della sua vita al nord...
    Baci8

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  8. Nick: ... proprio l'aria buona e la tranquilità che si avvertono leggendo le poesie di GIuliano!
    :)

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  9. L'articolazione di questo post rappresenta ai miei occhi, e al mio sentire, un insieme armonioso di immagini, suggestioni, scorci di paesaggio, echi di vite vissute e richiami culturali di grande suggestione. Da quel Carlo Levi, a me molto caro, agli intensi versi di Giuliano.

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  10. Adriano: ero convinta non ti sarebbe sfuggita la bellezza dei versi di Giuliano. E' un grande poeta!:)

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  11. i sassi di matera
    3 parole :
    miseria, magia, bellezza

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  12. @Pina: voto per la II ( mg : praticamente le mie iniziali, cuginetta! ):)

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  13. @Mario: grazie, "piccolo", per il tuo bel commento che ho ripescato fortunatamente in un angolino del retrobottega del mio blog in cui si era nascosto:)Bacione

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  14. Quanto mi piacerebbe essere capace di prendere tre parole e costruirci un paese intorno! Un bravo a Giuliano, e alla garbata forza delle sue poesie, da un suo omonimo...

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  15. Non conosco questo Giuliano, ma da parte mia puoi dirgli che ho trovato questa poesia di una bellezza assoluta.

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  16. @Giuliano: è un nome, il vostro, amico delle parole, della poesia:) Bisognerebbe mettere al corrente il papà di Tristram:)

    @Nela: grazie, Nela! Sono pienamente d'accordo. Se vuoi leggerne altre, trovi in questo post un link ( Giuliano ha pubblicato su Golem alcune delle sue poesie; nella rivista compare come "Emilio Gauna", il suo pseudonimo - ed anche l'anagramma del suo nome preceduto da due paroline ):)

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  17. @Maria Antonietta e Anna Maria: carissime, non sia mai detto che proprio voi dobbiate restare sulla soglia del mio blog!!! Rimedio subito pubblicando il testo della vostra mail!:)Grazie ( anche per la cantilena che non ricordavo ) e baci doppi:))



    La versione originale tante volte cantalenata dalle nostre mamme è: “U’ zit e la zita, Angilicch e Margarita”. Ricordi?
    "Abbiamo tentato di scriverlo sul tuo blog, invano.
    Complimenti per la poesia che traspare dalla tua pagina; quella di Giuliano ci ha riportate alle serate estive trascorse sui due chianconi lucidi di sederi, davanti alla porta di nonnina.
    O alle lunghe passeggiate a Punton...
    Grazie e baci.
    Anna Maria e M.A."

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  18. Che meraviglia! ci vuole talento per riuscire a comporre una poesia partendo da tre parole! Complimenti! :)

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  19. @Emma: sì è proprio così:) Ciao e grazie!

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  20. "Grassano, qui da Santa Lucia io t'abbraccerei.
    Hai morbide trecce,
    le tue piante arruffate sulla nuca.
    Il mandorlo che mise i suoi veli di nozze quando ancora si sfaldavano le nevi..." Un abbraccio da una amante di Grassano e dei grassanesi!

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  21. ...vidi che crebbero al fico i corbezzoli.
    Ora l'ulivo ti presta sontuoso
    lo scialle di primavera
    sulle tue arse pendici.
    L'amore che tu dici
    lo sa l'uomo che ti passa intorno
    solo sulle argille
    nel cuore di mezzogiorno."

    Rocco Scotellaro

    Grazie! Abbraccio ricambiato!:)

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  22. ciao Giacy, ero io, Rosanna, a mandare la poesia di Scotellaro, com'è che mi chiamano "unknown"? ora metto un nome, non ci capisco molto qui. Ti segnalo la pagina di Girolamente da visitare. Ciao

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  23. ehi, poi ti voglio segnalare il libro di Riccardi "La malannata". Parla proprio di Grassano, della vita delle masserie, con i personaggi reali, tra cui Innocenzo Bronzino (zio di Girolamo).

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  24. @Grazie, Rosanna! Conosco Girolamente:) Puoi darmi il link della pagina che vuoi segnalarmi?
    Grazie anche per l'indicazione di lettura. Un bacione:)

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