domenica 3 febbraio 2013

Stoner

E non c'è gara, non c'è lotta neanche per me .  Stoner  è fuori dal suo tempo,  non ha ambizioni,  non va  in guerra, nessun tipo di guerra, non biasima neanche chi gli contende quel poco che gli è toccato in sorte perchè neanche il biasimo ritiene sia una sua cosa. Ci sono poi  quelli che sono nel tempo e,  in quel frangente che chiamiamo vita, cercano di prendere ciò che non è loro....


Un romanzo che parla di tempo, di comparse, di lettori e di letteratura.

Qui un bellissimo post di NoceMoscata sul romanzo Stoner di John Williams

22 commenti:

  1. Tuo consiglio + recensione di Noce Moscata + postfazione di Peter Cameron = aggiunto alla mia lista! :)

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  2. @Nick: la somma dà 3 e 3 volte sembra che Peter Cameron abbia letto il romanzo:) baci8

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  3. "Stoner" è uno dei più bei libri che ho letto nel 2012. Assolutamente magnifico.
    Non un libro per tutti, però.
    E per fortuna, dico io.

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  4. Vado a leggermi Noce, questo tuo assaggio mi stuzzica ...

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  5. ehm... però glielo dici tu, a tutti quanti (Ally escluso) quant'è magnifico e quanto stuzzica anche Quattro soli a motore? :-))))

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  6. Il tuo post, il brano che pubblichi, la foto di quello che sembra un giovane Jeremy Irons, il post di Noce moscata: insomma non c'è scampo.Lo devi leggere!

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  7. @gabrilu: sono fresca di lettura: tra ieri e stamattina:)
    Dopo aver pubblicato il post ho letto un po' di recensioni ed ho notato che sono tutte abbastanza allineate: Stoner è l'uomo "normale" ( o "mediocre", è ricorrente questa variante )che conduce una vita piatta e dunque nel romanzo non succede niente... Non so, sarà che la mia vita è più piatta di quella di Stoner, ma io ho visto invece mirabilia e queste riguardano tutte il protagonista. E' agli altri personaggi, le comparse, che non succede niente... o niente di nuovo, di diverso.
    Penso che l'autore, attraverso "Stoner" abbia sollevato il problema del rapporto tra letteratura ( finzione ) e realtà ( verità ) e, pirandellianamente, abbia ribaltato termini ed attribuzioni. Insomma , il mondo "reale" è finzione molto più della letteratura e Stoner ne è ben consapevole. Forse per questo accetta tutto con molta sopportazione e stoicismo e muore in quel modo bellissimo che non potrò più dimenticare.

    @Ally: noce è fantastica :))

    @Silvia: ti piacerà, penso di poterlo dire :)

    @Nick: Veneti ( e veneti d'adozione come me ) di tutto il mondo, ( ri )unitevi: il 22 a Padova e il 23 a Verona.:)))

    Info qui:

    http://zioscriba.blogspot.it/2013/01/nick-on-road-secondo-giro-minitour-del.html


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  8. @Grazia: le considerazioni che hai trovato nel post sono mie ( non è una citazione ), è la mia sintesi del romanzo di Williams. :))
    :))

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    1. Sono parole bellissime: se sei riuscita a sintetizzare così il romanzo vuol dire che anche tu sei una gran scrittrice:-)

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  9. E allora vado in libreria!
    Grazie, ero in cerca di un nuovo libro e questo mi sembra corrispondere a ciò che stavo cercando, e poi di te mi fido.
    :)
    Un abbraccione

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  10. @Grazia, Sandro: che cose belle mi dite! Non penso però di meritarmele, davvero!:))

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  11. so che ti è piaciuto il prededente per cui ti segnalo il nuovo disco di Mark Eitzel – Glory (2013).ciao

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  12. @Bartolo: sei gentilissimo, ti ringrazio:) Buona giornata!

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  13. Ecco spiegata la parabola ascendente dei commenti sul mio post di Stoner. :)

    Dipendeva da te :D

    Sono stra contenta se t'è piaciuto. Ed è vero: il modo di morire di Stoner è bellissimo. Chiudi il libro e capisci improvvisamente il significato di "saudade" :)

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  14. @Noce: mi piace pensare che Stoner ci guardi dal'alto sorridendo di questo via vai..:))
    Baci e BENTORNATA!! :)

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  15. Cara Giacy, sono totalmente impreparata, ma considerati commenti e recensioni mi sembra una di quelle letture imperdibili!
    grazie per la segnalazione.
    un bacio

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  16. @Maria: è un romanzo non invadente, che, però, effettivamente, continui a ricordare dopo la lettura:) Un bacio a te, carissima

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  17. Era da un po’ che latitavo e avevo perso la tua efficace recensione su Stoner. Condivido l’opinione sulle pagine finali: una morte lenta, quasi dolce, con le dita che riprendono a fremere come quel giorno in cui scoprì la letteratura. Delle comparse, mi hanno colpito molto i ritratti dei genitori; quelle due persone anziane già a venticinque anni e lontane, fino a diventare sconosciute. Un libro che ti porti dentro per un po’.
    Brava la nostra Noce ma tu non sei da meno e lo sai!!

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  18. @Barbara: si, hai ragione, i genitori sembrano essere "parti" dell'ambiente in cui sono nati e a cui sono indissolubilmente legati. Diversamente Stoner mi sembra "sciolto" da tutto ( convenzioni, persone, beni... ); non si direbbe, ma tra i personaggi è il più libero, il più autonomo.

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  19. Ecco il libro! ;)
    Messo tra i prossimi da prendere - ti faccio sapere appena l'ho letto!
    Un abbraccio,
    Paolo

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  20. Ciao, caro Paolo e grazie ancora per tutto.:)

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