martedì 9 agosto 2011

Il tarlo del domani






"... Ritiratasi nella sua camera, chiamò la nutrice e le disse : - Mi ha preso il tarlo del domani e non riesco più a vivere come gli uomini semplici. Dimmi, dunque, nutrice, come posso avere potere sul tempo?


La nutrice, udite queste parole, si lamentò come il vento che porta la neve. E disse: - Che disgrazia, un tarlo è entrato nel tuo midollo e non c'è rimedio che guarisca il pensiero! Ma dato che vuoi il potere e benché il pensiero sia più freddo dell' inverno, esso ti accompagnerà fino alla fine della tua vita.


La principessa si sedette nella sua stanza della casa di pietra e pensò al pensiero.
Sedette lì nove anni e l'acqua batteva sulla terrazza e i gabbiani gridavano attorno alle torri ed il vento muggiva nei camini della casa. Per nove anni non uscì e non vide i cieli aperti, né gustò l'aria. Non ascoltò parola da nessuno e non guardò né a destra né a sinistra, ma pensò solo al pensiero del domani.


La nutrice le dava da mangiare in silenzio.
La principessa prendeva il cibo con la mano sinistra e mangiava senza grazia alcuna o piacere."




da  La canzone del domani di R.L.Stevenson   in "Favola crudele" ed. Fiabesca



                                                            - . - . - . -





Ho letto Favola crudele ( e sto continuando a leggere opere di  Stevenson ) dopo aver visitato qualche giorno fa il Writers museum di Edimburgo.
Mi sono trattenuta un bel po' nella stanza a lui dedicata e  ne sono uscita con una sensazione di dolcezza sottile che porto ancora con me.






Stevenson nacque ad Edimburgo. Morì a soli 44 anni a Upolu nelle Samoa. I suoi resti sono lì. La gente del posto gli tributò l'onore di riposare sul punto più alto dell'isola. 
Ad Edimburgo, c'è un piccolo monumento che  ricorda  Stevenson. E' in un bel parco ( Princes Street Gardens ), ai piedi della rocca della città.


Qui diverse foto d'epoca
Qui un link per la biografia e le opere di Stevenson
Qui il link al Writers museum






21 commenti:

  1. Amo Stevenson, il brano che hai riportato è bellissimo. A me piacque molto un piccolo libro: Olalla.
    Un abbraccio

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  2. Meraviglioso artista. E commoventi gli omaggi tributatigli alle Samoa e a Edimburgo, specie se visti da qui, da un paese in cui i Notabili sono i truffatori e i subappaltatori mafiosi... :-(

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  3. Stevenson è nel mio personale Olimpo tra gli scrottori che amo di più. Il "raccontatore di storie" , Tusitala, come lo chiamavano alle Samoa.Sono cresciuta con l'isola del Tesoro,ho sognato con i suoi racconti dei mari del sud,mi sono interrogata sul dottor Jeckill e mister Hyde,e il suo ultimo libro, lasciato interrotto dalla morte, il Wier di Hermiston è uno dei più belli che si possano leggere.Nell'introduzione al libro ho letto con commozione il racconto del figliastro sull'omaggio funebre che gli tributarono i samoani e sulla marcia a tappe forzate che portò la salma sulla montagna, dove Stevenson voleva essere seppellito.Un'altra forma di monumento, un altro ricordo insieme a quelli di Edimburgo.Grazie per averne parlato e ora, piano piano, mi scorro tutti i tuoi link.È sempre un gran piacere leggerti.
    A presto

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  4. Ammiratore di Stevenson per l'immancabile "L'isola del tesoro" o per "Il signore di Ballantrae", devo dire che il tuo post mi porta con il pensiero a quanto ho letto di lui in termini di recensione. Se ricordo bene le favole le scriveva prima di tutto proprio per il figliastro (per i figliastri, sottolinerei: sono andato a verificare che erano due), qui citato in un commento. E molto importante per i suoi ultimi anni di vita fu l'amore che lo legò alla madre, sua moglie.

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  5. Dei "grandi" dell'invenzione letteraria, come Stevenson, si parla troppo poco. Li si dà quasi per scontati (quando non li si ignora).
    Li si conosce troppo poco (se non per sentito dire) e li si legge troppo poco. Invece, ogni volta che con umiltà torniamo a sfogliare i loro libri, riescono a coglierci di sorpresa.
    Fai bene quindi a citare quella pagina di Stevenson, da sola è capace di schiudere un mondo...

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  6. Come ho già detto nel post, sto continuando a leggere Stevenson. I racconti de "Le nuove mille e una notte" sono incredibilmente belli. Proprio per prolungare il piacere derivante dalla lettura di ogni singolo scritto , ho iniziato ieri pomeriggio a leggere un altro libro, un romanzo di due autrici francesi che si firmano con un solo nome ( che non farò ). Devo dire che ho abbandonato dopo venti pagine la lettura... Difficile per loro ( impossibile direi ) reggere il confronto con Stevenson. L'esperienza mi ha dato modo di toccare ancora una volta con mano la differenza tra un "Tusitala", un raccontatore di storie per autentica passione e vocazione e assemblatori( in questo caso ...trici ) di fattori, di "ingredienti" utili a confezionare un " prodotto" letterario.
    Quello che ho avvertito in quella stanza del museo di Edimburgo è simile a ciò che sto provando leggendo gli scritti di questo autore. Mi ha colpito e mi colpisce la autenticità, la passione, la forza ed insieme la delicata e mai ostentata sensibilità con cui è stato in grado di perseguire un obiettivo nella vita reale ed in quella, parallela, della letteratura.
    I suoi personaggi hanno vita perchè Stevenson non ha buttato la sua e non ha permesso che qualcosa o qualcuno gli impedisse di seguire la propria indole. In questa chiave penso vada letta la sua biografia, compresa la scelta di sposare una donna-madre o di fermarsi alle Samoa. I critici sottolineano che R.L. ha prolungato la propria infanzia, non uscendone mai. A me sembra che dell'infanzia Stevenson abbia saputo e voluto conservare gelosamente le qualità più belle.
    Grazie dei vostri acuti e graditissimi commenti.

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  7. di Stevenson ho letto tutto...mi manca il libro sulla sua famiglia, i costruttori di fari (pare che ce ne siano ancora, in Scozia, di quelli costruiti dagli Stevenson!).
    L'anno scorso ho riletto "The master of Ballantrae", ma la mia passione sono le sue poesie per i bambini. Oltre al "Diavolo nella bottiglia", ma quello si sa che è un capolavoro!
    Parafrasando Melville, quando non ho voglia di leggere, quando mi sento stanco e non so dove andare e cosa fare, allora vado a cercare Stevenson (e anche Conrad!)

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  8. Il disegno che ho pubblicato in alto è tratto proprio dalla ripubblicazione ( inglese )della edizione originale delle poesie di Stevenson per i bambini.
    Sei fortunato ad avere tutto, visto che è facile reperire solo i suoi scritti più famosi ( quelli che ho letto diversi anni fa ).
    De "Le nuove mille e una notte" ho trovato meravigliose due novelle in particolare, una su una coppia di attori e l'altra su Francoise Villon ( Un tetto per la notte).
    Quando, poco fa, ho letto i tuoi post su Fanny e Alexander ( mi riferisco alla scena del teatro ), ho pensato proprio a " La provvidenza e una chitarra", visto il soggetto ( anche se i protagonisti del racconto di Stevenson sono per alcuni versi lontani dagli attori di teatro che compaiono nel film di Bergmann ).
    Trovo assolutamente naturale, ora che inizio a conoscerti un po', ciò che dici a proposito di Stevenson ( e Conrad ). :-))

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  9. tocchi un tasto dolente...le librerie non ci sono quasi più, quelle vere intendo. Ci sono solo dei supermarket tutti uguali, Feltrinelli o Rizzoli o Messaggerie fa lo stesso, dove sempre le stesse cose: cioè le ultime cose pubblicate dai soliti 5-6 editori.
    Io ho avuto a disposizione librerie dove c'erano cinquanta o sessant'anni di libri pubblicati, come i Remainders a Como (in via Diaz, chiuso da almeno un decennio) e la Accademia (in Galleria a Milano). Qui trovavo di tutto...

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  10. Conosco troppo poco Stevenson...Jekill...isola del tesoro...freccia nera...e qualche poesia.
    Approfondirò. Il brano che pubblichi è una vera chicca.
    Sandra ("lasandramacca")
    Oggi Blogger mi permette la pubblicazione solo come anonimo, nei blog che hanno i commenti posizionati sotto i post...scusa.

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  11. @Giuliano: sarebbe utile fare un inventario delle librerie non omologate. Ce ne sono ancora e sono dei luoghi bellissimi. Nela, la mia blog-gemella sta facendo qualcosa del genere http://gialli-e-geografie.blogspot.com/search/label/Librerie%20e%20Biblioteche .
    Nella mia cittadina ci sono tre belle librerie e spesso trovo pubblicazioni interessanti. Il fatto è che certe opere, per ragioni che possiamo immaginare, non vengono più ristampate.
    Ciao!:-))

    Sandra: devi scusarmi tu. Il fatto è che mi dà ai nervi la finestrella in stile Biedermeier e non mi decido ad introdurla nel mio blog! :-))

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  12. è proprio vero, il "tarlo del domani"spesso ci impedisce di vivere il presente!

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  13. Hai sempre un modo così gentile e avvolgente di accostarti all'oggetto della tua curiosità o della tua ammirazione; sembri penetrarne ogni più intimo, recondito angolo, al tempo stesso rispettandone il mistero (se c'è) e l'unicità. Conosco pochissimo Stevenson, ma questo tuo post è la migliore delle presentazioni.
    Saluti affettuosi

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  14. che aura poetica si respira passando di qui..ne vale sempre la pena Giacynta! Ho letto poco tempo fa "Il dottor Jekill e Mr Hide"
    mi piace molto il suo modo di scrivere molto profondo e acuto!:-)

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  15. Stevenson mi affascinò da bambino con l'Isola del Tesoro e da grande sono rimasto impressionato davanti alla perfezione formale di Dottor Jekill e Mr. Hyde (però mi rifiuto di credere che lui scrisse il suo piccolo capolavoro di getto, dopo un sogno inquieto; pare che lui così dicesse in giro).

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  16. Anche io amo molto Stevenson... il suo modo di scrivere limpido e delicato... profondo ed incisivo. Le sue avventure mi hanno fatto sognare a lungo.
    Felice ferragosto

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  17. Grazie a tutte/i. E' bellissimo leggere i vostri commenti.

    @Aitan : ricordavo di aver letto anch'io qualcosa a proposito della composizione del Dottor Jekill e Mr. Hyde, e nell'introduzione di Sergio Rossi all'edizione dell'opera ( che io possiedo) ho trovato riportate le parole testuali di Fanny ( la moglie di Stevenson ): -In the small hours of one morning, I was awakened by cries of horror from Louis. Thinking he had a nightmare, I awakened him. He said angrily:"Why did you wake me? I was dreaming a fine bogey tale." I had awakened him at the first transformation scene .- Sembra che poi l'opera, concepita durante il sonno, sia stata scitta in tre giorni. Che dire? Io non mi meraviglio, trattandosi di Stevenson ( forse me ne son fata un'idea esagerata? ) :-))

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  18. Il signor valigiesogni ed io tornando in Patria, per risollevarci il morale, elencavamo le mete sognate ma ancora inesplorate. “La Provenza, la Normandia, la Scozia… Quando andiamo in Scozia?”
    Leggendoti, la voglia di Scozia inizia a prevalere sulle altre destinazioni future!
    Un bacio

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  19. @Barbara: Sento di poter appoggiare questa possibilità...
    Bacioni

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