" Gli americani sono strani. Avete uno strano senso del tempo- o forse non ce l'avete affatto il senso del tempo, questo non lo so. Il tempo sembra essere sempre una parata, chez vous- una parata trionfale, come eserciti che entrano in una città con le bandiere.( ... ) "Insomma", continuò, " come se, con abbastanza tempo a disposizione e tutta quella paurosa energia e le capacità che avete, si potesse sistemare ogni cosa, risolverla, metterla a posto. E quando dico ogni cosa" aggiunse, cupo, "intendo dire tutte le cose gravi e terribili come il dolore e la morte e l'amore, cose in cui voi americani non credete."
"Cosa ti fa pensare che non ci crediamo?" " E tu in cosa credi? "
"Non credo a queste fesserie sul tempo. Il tempo è una cosa naturale, è come l'acqua per un pesce. siamo tutti in quest'acqua, nessuno ne esce e se lo fa gli succede la stessa cosa che succede al pesce: muore. E sai cosa succede in quest'acqua che è il tempo? Il pesce grande mangia il pesce piccolo. Tutto qui. Il pesce grande mangia il pesce piccolo e l'oceano non si preoccupa."
"Ma per favore", dissi. "A questo non credo proprio. Il tempo non è acqua e noi non siamo pesci e si può scegliere di essere mangiati e anche di non mangiare- di non mangiare", aggiunsi velocemente, arrossendo un po' davanti al suo sorriso soddisfatto e sardonico," i pesci piccoli, ovviamente."
J.Baldwin, La stanza di Giovanni ed. Le Lettere (info )
traduzione di A. Clericuzio
Grazie per questa bella pagina.
RispondiEliminaIl tempo... ci illudiamo sani le ferite, ci dia l'occasione per rimediare... Quanto tempo dagli anni '50 ad oggi e noi all'expo 2015 a seguire il convegno sulla terapia riparativa per "curare l'omosessualità". Si è fatto tardi!
Uno di quei romanzi eternamente nella mia lista e che non mi decido mai a comprare. Che sia la volta buona grazie a te?
RispondiEliminaBaci8
Dovrei sempre leggere i libri dopo aver letto il tuo blog: mi accordo che li ho letti troppo velocemente e non ho colto i pensieri e la profondità che tu ci riveli!
RispondiEliminaA essere sincera, stavo abbandonando la lettura del romanzo, poi a pag 42 trovo questa riflessione sul tempo che mi invoglia a continuare. Il raddoppio della sorpresa l'ho avuto 40 pagine più in là, chi sa se ne troverò delle altre!
RispondiEliminaGrazie a tutti:)
Che bella questa riflessione, penso lo comprerò anch'io questo romanzo,
RispondiEliminaun caro saluto
Ciao, Iulia! Un caro saluto anche da me.
RispondiEliminaecco vedi non si sa mai se è giusto abbandonare un libro in cui ci siamo arenati
RispondiEliminaE' che avevo da poco finito di leggere il Faust e piombare nella realtà del '900, dopo aver volato attraverso il tempo con Homunculus Faust e Mefistofele, crea qualche problema di adattamento.:)
RispondiEliminaCiao!:)
La meridiana che ho trovato un giorno porta al centro un sole fiammeggiante dai colori ormai stinti ed un cartiglio a fregio che riportava il motto "Segno l'ora serena". Nell'angolo una figura femminile dalla lunga veste nella posa plastica di un passo di danza.
RispondiEliminala tua meridiana ( la ricordo ) è lì dall'età dell'oro, chissà:)
RispondiEliminaGrazie e un caro saluto!:)