giovedì 22 novembre 2012

Lisch aus, mein Licht!


Spegniti, luce mia,
ciò che ti fu tolto
ora è andato via,
né in questo posto
lo puoi ritrovare!
Vi devi rinunciare.
                
Era allegra la tua fiamma un tempo,
ora l'aria ti è stata rubata;
e quando è cessato il vento
la fiamma resta smarrita.
Va in cerca ma non trova:
Spegniti, luce mia, allora.  
 
Paul von Haugwitz 

traduzione di Ferdinando Albeggiani ( tratta dal sito www.recmusic.org/lieder/ )
qui il testo originale del Lied di Beethoven

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8 commenti:

  1. Stupendo. Grazie anche per questo momento che ci hai regalato.

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  2. Qui le Arti e le Emozioni sono proprio di casa, ogni volta di più... :)

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  3. @Grazia, Nick, sono contenta che abbiate apprezzato. E'un lied estremamente malinconico ma Beethoven rende familiari, vicini anche gli stati d'animo a me più estranei:) Bacioni

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  4. Infatti, coinvolgente. Per me come certi versi di Lucrezio.

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  5. La metafora dell'ineluttabile?! Bellissimi versi!

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  6. @Adriano: ? :)

    @Nela: penso che tutto possa cambiare,o rimanere fermo, che lo vogliamo o no. E' difficile rendersene conto, prenderne atto.Si ha l'illusione di essere artefici del proprio destino o di essere determinati dall'inevitabile, ma chissà se è davvero così, io penso di no:)

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  7. Allora il tedesco può essere usato anche in poesia... A forza di vedere la Merkel avevo pensato che fosse solo la lingua della finanza...
    Leggeranno i loro classici poeti questi freddi burocrati ?

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  8. @Guglilmo: domanda legittima, vorfälle! :)

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