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Attraversamenti verticali di una ragnatela tessuta di promesse di perfetto niente.
Scrivere in punta d'aria ( a sostegno corrimani di nuvole e rugginose ringhiere )
di minime (?) cose, di semi di polvere, di azzurro circonflesso e AMORE aMENO
da sussurrare in silenzio, durante l' immobile corsa di una sedia dalla spalliera in ombra.
ALI A SETTEMBRE
Le campane dei sensi in festa scuotono
fili mani forme immagini
contrasti di respiro.
Dirsi la debolezza, darsi la pace
l'ignoto e la distanza
essere nei ritorni, svegli quel tanto che
non sia morire.
Osservare le impronte degli dei
finire dove iniziano le proprie
e zefiro mutarsi in maestrale.
Mattinata prudente, quasi assale la goccia
nel lavabo, l'aroma del caffè.
La notte arrotolata alle persiane
e
nell'azzurro cielo di un settembre invaghito
dell'inverno
disegnare parole
Gli dei scuotono il capo, non capiscono
come si possa amare caldi umori
con ali ripiegate sotto i gesti.
MINIMA
Ne raccattiamo forse le cocche
noi che a metraggio
ci avvolgiamo in rocchi
oppure in disarmo di
pepe, paprika, zenzero candito
lecchiamo falde e nocche dal sapore
d'aceto.
Mi apparto per decidere se vado
con zoccoli di paglia
oppure m'incarrozzo nella zucca
e oop
stelle e coriandoli
pioggia di cenerentole in pigiama
affollano il mio prato.
Ora mi avvio
schegge di vetro rotto
le mie scarpe.
L ( ' ) UNA DI NOTTE
Luna nascosta a sè
listata a festa, tra nuvole scomposte
annessa, mantice in forza d'organo
le canne ugole d'argento
apposti timbri in calce.
Barattoli d'ossigeno
i polmoni d'annata, qualità
doc
un compratore farsi sulla sogla
all'esitante nel tetrobottega
cartellino scaduto
nemmeno se n'è accorto il venditore.
Furtivi cuscinetti di felino
felpe d'inverno, candida l'impronta.
Il silenzio scandto invade l'aria
e, d'inatteso lutto, giace la parola.
E' notte
Le parole in rosa sono links
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