Paul Auster, Notizie dall'interno
R.L.Stevenson, A Child's Garden of Verses
Trovato finalmente un po' di tempo per me, mi sono diretta verso il divano con l'ultimo libro di Paul Auster ; l'avevo acquistato qualche giorno fa senza neanche preoccuparmi di leggere i risvolti di copertina: è uno dei miei autori preferiti e non mi manca niente di ciò che è stato pubblicato in Italia di suo.
Notizie dall' interno è un libro di memorie, facile capirlo per un lettore di Paul. Lo scrittore, quando racconta di sé, si tratta alla stregua di un interlocutore e a questi si rivolge con il "tu"; praticamente materializza il suo doppio ( termine improprio ma non ne trovo altri per il momento ), insomma Paul vuole vedersi, aversi di fronte. L'effetto non è piacevolissimo; nei romanzi la scrittura è molto diversa, più rarefatta, molto meno diretta; dopo un po' però ci si abitua, specialmente se si è già letto Diario d'inverno, in cui Auster adotta la stessa modalità narrativa.
Non ho ancora tutte le notizie dall' interno, me ne mancano ancora molte; ne ho trovata però una che riporto subito perchè Paul, parlando di un altro grande narratore e poeta, ci mette a parte del modo in cui, per la prima volta, intuì cosa comporti l'atto dello scrivere.
... Adorasti però un Giardino di versi, molto più semplice, e siccome sapevi che Stevenson era un uomo adulto quando aveva scritto quelle poesie, ti colpì il modo abile e convincente con cui impiegava la prima persona per tutto il libro, fingendo di scrivere dal punto di vista di un bambino, e adesso, all'improvviso, capisci che lì hai avuto il tuo primo assaggio dei meccanismi nascosti della creazione letteraria, lo sconcertante processo grazie al quale una persona può spiccare il balzo in una mente non sua. L'anno dopo scrivesti la tua prima poesia, direttamente ispirata a Stevenson, l'unico poeta che avessi letto, una sciagurata caccola rinsecchita che cominciava con il distico: La primavera arriva/ Evviva evviva! (...) Quella stessa primavera, per la prima volta nella tua vita, comprasti un libro con i tuoi soldi.
Paul Auster, Notizie dall'interno, ed Einaudi
Traduzione di Monica Pareschi
Ti suggerisco di cliccare sulle foto:)
da A Chil's Garden of Verses, The Facsimile edition |
da Un giardino di versi, ed. Nutrimenti |
Due grandi scrittori della loro epoca (vabbe', è banale dirlo ...).
RispondiEliminaFinito proprio ieri! Confermo le perplessità sulla narrazione in seconda persona (dopo due-tre pagine tende già a stancare). Poi, dipenderà anche dal mio scarso gradimento per le autobiografie pure (anche se qui si tratta della vita del mio Autore più amato) ma forse sarebbe stato meglio usare le parti più belle e interessanti di tutto quel materiale per scrivere un altro bel romanzo con protagonista un bambino. I capitoli da “grandicello” sono interessanti ma pieni di déjà vu, per noi che abbiamo letto l’opera omnia. Ho quasi paura che qualcosa si sia rotto: ultimamente il principale se non unico talento di Paul pare il raccontare (divinamente bene!) le trame dei vecchi film (anche “Uomo nel buio”, secondo me il punto più basso della sua produzione, era salvato da quelle succulente e poeticissime parti in cui il protagonista guardava film con la nipote).
RispondiEliminaMa spero che Paul mi smentisca, e torni a sfornare uno dei suoi meravigliosi romanzi. Anzi, visto che ha “solo” 66 anni, quasi 67, che faccia in tempo a regalarcene ancora un bel po’! :)
Oppure che scopra Quattro soli a motore, e si impegni per farlo tradurre… :D
Baci8 a lui e a te!
@Ally: sono autori che non si finirebbe mai di ringraziare...
RispondiEliminaCiao!:)
@Nick: il segnalibro è ancora nello stesso punto di due giorni fa e non perchè non abbia voglia di proseguire:) Penso, però di poter far già mie alcune tue osservazioni...e una speranza;)
Baci8:)
A differenza tua, non sono un'appassionata lettrice di Paul Auster. Invece adoro Robert Louis in ogni suo scritto. Ne approfitto per copiare e rileggere le sue poesie; Quanto a Paul, segnalami, per favore, il libro che tu preferisci: ricomincerò da quello....
RispondiElimina@Grazia: forse perchè è stato il primo di Paul che ho letto, quello che mi ha indotto a prendere anche il successivo, ti suggerirei Moon palace:) E' ambientato a NY.Grazie e un abbraccio:)
RispondiEliminaStevenson poeta mi mancava. Per fortuna ci sei tu a illuminarmi, cara gemellina!
RispondiElimina@Nela: anch'io devo ringraziare qualcuno per questa lettura:)
RispondiEliminaBaci
Ma come, non sono ancora passata a bacchettarti per la mancanza del nome del traduttore? Tanto più che Auster lo ha tradotto la mia quasi omonima - ma non parente - Monica Pareschi :-)
RispondiElimina@Silvia: Ops!:))
RispondiEliminaSubito rimediato!
Scopro uno scrittore nuovo ( per me ) e riscopro, in altra veste, uno scrittore antico, per il quale ho il medesimo apprezzamento espresso da Grazia nel suo commento.
RispondiElimina@Costantino: Paul Auster è un estimatore dei grandi scrittori e non solo ottocenteschi;in alcuni suoi romanzi si avverte l'influenza di Beckett, per esempio:)
RispondiEliminaGrazie e ciao!