Per avere rapporti genuini, costruttivi con gli altri è necessario diventare individui . Si diviene individui, approfondendo la conoscenza di sè e mantenendosi fedeli alle proprie regole interne, al proprio codice personale di valori, al proprio stile. Bisogna lasciare che la propria singolarità emerga, anche a costo di apparire degli eccentrici. E’ questa la via per sfuggire al conformismo dilagante, alla massificazione, alla accettazione di modelli di comportamento predefiniti.
I personaggi :
- Cosimo
Appare subito evidente che in Cosimo c’è la volontà ostinata di tener fede ad un proprio codice interiore. E’ proprio per questa ragione che Cosimo sale sugli alberi e abbandona l’abituale, normale stile di vita in cui non si riconosce e che lo costringe ad essere diverso da quello che è e a fare cose che non vuol fare. La separazione dagli altri gli consente di approfondire la conoscenza di sè e delle proprie possibilità di riuscita e di definire un modo di essere originale, dettato da un’intima, individuale necessità. Cosimo vuole andare da solo incontro alla vita, conoscere e provare le proprie capacità, sfidare e vincere le proprie paure. La condizione di isolamento gli garantisce una libertà d’azione ma anche un’autonomia di pensiero che altrimenti non avrebbe. Vivendo in una sorta di non- luogo, Cosimo non essendo legato, costretto dalle convenzioni dello spazio “normale”, sociale, può avere una maggiore disponibilità a conoscere ed ad accostarsi senza pregiudizi alle realtà più diverse. “ Stando in alto” può accorgersi di cose che, chiuso in una dimensione ristretta, non avrebbe mai potuto notare ( “... Se innalzi un muro, pensa a ciò che resta fuori...” ).
L’orizzonte di Cosimo si allarga ulteriormente grazie alla lettura, per cui egli nutre un’autentica passione che si spiega con la sete di conoscenza, tipica del nostro personaggio. Cosimo, dunque, cerca il rapporto con gli altri e con la realtà che lo circonda, direttamente ( i contatti con i contadini, la gente del paese ) o indirettamente ( attraverso i libri ), ma mai rinunciando alla propria autonomia. E’ un solitario che non evita gli altri ma che cerca, anzi, di dare il proprio contributo originale alla comunità sociale. L’apertura mentale consente a Cosimo di essere sinceramente democratico e di esprimere idee e concetti davvero nuovi per l’epoca in cui vive ( “ ...So che quando ho più idee degli altri , do agli altri queste idee, se le accettano, e questo è comandare.... ).
Citando le parole di Biagio, Cosimo riesce a fare tutto questo perchè “... Solo essendo spietatamente se stesso come fu fino alla morte, poteva dare qualcosa agli uomini...” . Cosimo, dunque, diviene amico sincero degli uomini e della natura perchè ha imparato a conoscere a fondo e a rispettare prima di tutto se stesso. Biagio, pensando con rammarico alla morte dell’originale fratello, considera quanto sia lontana la mentalità di Cosimo da quella degli altri uomini, uomini di un tempo in cui “... la gente non è più amica di nulla...”
- L’avvocato Carrega
Timido, irresoluto, non si oppone mai alla volontà altrui, per questo cerca degli spazi propri, delle attività da coltivare in segreto. Il suo isolamento è, però, assolutamente sterile, improduttivo.
- L’abate Fauchelafleur
E’ remissivo ed accomodante perchè, in fondo, non gli importa niente dei suoi simili, per i quali, sovente, prova fastidio. Ritiene probabilmente inutile agire, impegnarsi in qualcosa perchè pensa che tutto sia vano.
E’ un solitario con una maniera sbagliata d’esserlo.
Battista
Stravagante nel comportamento, ha, però, una immotivata tendenza distruttiva che rende sterile ed inutile la sua ricerca di distinzione ed originalità.
Viola
Inquieta, sfuggente, Viola non si lascia mai raggiungere e per questo, probabilmente, rappresenta il desiderio infinito perchè mai soddisfatto, il sogno, l’ ideale
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