venerdì 16 ottobre 2015

la compagna perduta


 da Pagine di un lungo DIARIO  di Giuseppe Bevilacqua
casa editrice Le Lettere



Oggi ascoltavo la terza di Brahms in una esecuzione di Otto Klemperer. Al poco allegretto in Do minore, con le sue volute di malinconico e dolce abbandono, ho visto improvvisamente il profilo di una ragazza: un ricordo che era sepolto da parecchi decenni e che ora si correda di tutte le circostanze. Ero alla Fenice, in loggione. Non ricordo chi era sul podio quella sera. Nella fila davanti, sulla sinistra, era - poco più che adolescente com'ero io - una ragazza dai capelli bruni che ogni tanto si volgeva a sussurrare qualcosa all'amica che stava alla sua destra; sicché vedevo benissimo il profilo, e talvolta anche l'intero viso. L'ho rivisto oggi in tutto il suo fascino per me incomprensibile. C'era come una totale armonia tra esso e la musica che stavamo ascoltando. E siccome, questa ragazza ed io, l'ascoltavamo insieme, era come se il nostro respiro e i nostri battiti di cuore andassero insieme. Lei non si volse mai, non mi vide. Ma io so ancora di aver pensato: questa potrebbe essere la compagna della mia vita. Con Brahms si chiuse il concerto. Uscii come stordito, lei si perse subito tra la folla; e del resto io neppure tentai di seguirla, di vederla meglio. Ero tutto compreso dalla suggestione di quel viso, come rapito in un sogno ad occhi aperti.


fotogramma di "Prima della rivoluzione" Di B. Bertolucci ( qui )

7 commenti:

  1. una storia lunga una vita per la durata di una sinfonia

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  2. Molto bello questo pezzo, invoglia a cercare il libro.

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  3. @Amanda e Ally : Leggendo l'introduzione a un libro di Fontane,sono rimasta sorpresa dalla scrittura chiara, elegante, lineare del suo autore. Ho fatto le mie ricerche e ho visto che Giuseppe Bevilacqua, germanista e accademico - è stato docente universitario a Firenze - ha scritto non solo saggi ma anche romanzi- uno dei quali, "Villa Gradenico", che ho letto recentemente - e un diario, quello da cui ho tratto il passo pubblicato in questo post. Ho comprato il libro solo qualche giorno fa. E' ponderoso e non l'ho ancora letto. Ho però ieri dato uno sguardo all'indice dei nomi, ho trovato "Brahms" e sono andata a vedere perchè fosse stato citato...
    Ciao e grazie!:)

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  4. Adriana Asti, nel Regio di Parma
    :-)

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  5. E' una immagine molto bella, così come altri fotogrammi che ho trovato sul tuo blog di cinema quando ho cercato il film di Bertolucci. Rende molto bene l'idea di qualcosa che si lascia andare, trascorrere, mentre si rimane immobili, bloccati dal pensiero o dall'immaginazione. In quale punto del Regio sono la Asti e Barilli ?
    Forse il piccolo atrio con la biglietteria?

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  6. c'è una lunga scena nel finale in cui i due escono dal teatro mentre è in corso il Macbeth. Penso che sia uno di questi passaggi... anche a me è successo qualche volta di uscire in silenzio e in anticipo, facendo tutte le scale e uscendo dall'atrio
    :-)
    ma non dietro a un'Adriana Asti, peccato.

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