sabato 23 agosto 2014

Nel retìno di Vladimir



Da  
Immaturità di F.M. Cataluccio - ed. Einaudi ( qui )


"Come una farfallina, ho svolazzato, svolazzato un po' e sono morto" diceva il protagonista del romanzo Bambocciata di Konstantin K. Vaginov.
Con esche fatte di melassa e birra svaporata, un retino delicato e un barattolo con fondo di ovatta imbevuto d'etere, lo scrittore russo-americano Vladimir Nabokov andò come un bambino a caccia di farfalle per tutta la vita.

 Una passione profonda, e anche, in alcuni periodi, un divertente modo per guadagnarsi il pane. Nel 1941, trasferitosi da poco con la famiglia negli Stati Uniti, ricevette dapprima l'incarico di riordinare la collezione di lepidotteri del Museo di Storia naturale di New York e, l'anno successivo, dopo un incontro con il professor Nathan Banks, direttore del dipartimento di Entomologia del Museo di Zoologia comparata di Harvard, ricevette l'incarico come "research fellow", sia pure a tempo parziale, presso quell'Università, di risistemare le collezioni esistenti.


 (...)
Nabokov diviene un "cacciatore" anche in letteratura, attira nella sua rete così come le farfalle colorate lo catturano e si fanno catturare: " ciò che davvero conta in letteratura è samanstvo, vale a dire la capacità che l'oggetto letterario ha di incantare, di sedurre a sé il proprio lettore, di catturarlo all'interno dei labirinti del processo stesso della scrittura". Nel momento in cui Nabokov si apprestava a esordire nel campo della prosa, aveva compreso che "nell'arte, come nella scienza pura, il particolare è tutto".





Quando negli anni Cinquanta, Nabokov abbandonò il Museo di Zoologia e si dedicò all'insegnamento della letteratura, le farfalle entrarono anche lì:
" Nel mio corso di letteratura cerco di identificare la farfalla notturna che volteggia intorno alla lampada nella scena del bordello nell' Ulisse. E ci sono tre farfalle in Madame Bovary, una nera, una gialla e una bianca".


 Ma la scoperta più sensazionale di Nabokov è quella che la farfallina nel trittico di Bosch , Il giardino delle delizie, è un esemplare femminile della specie, comune in Europa, denominata Manila jurtina, "classificata da Linneo 250 anni dopo che il nostro pittore l'acchiappò in un prato fiammingo per collocarla nel suo Inferno..."





 
qui il Trittico di J. Bosch
( la farfalla è sul fiore azzurro )


QUI  le licene di Nabokov
















qui altre farfalle disegnate da Nabokov

8 commenti:

  1. Grandissimo scrittore Nabokov, mi piaceva nonostante fosse un cacciatore di farfalle (preferisco vederle libere e svolazzanti le farfalle). Sarebbe stato lo stesso grande scrittore? Penso di sì...

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  2. Al cacciatore di farfalle preferisco lo scrittore. Ma forse l'uno senza l'altro non esisterebbe. Chissà....

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  3. le licene (piccole e bellissime, le farfalle di cui si occupava Nabokov) qui le trovavo dappertutto, anche sul mio balcone. Adesso non ce ne sono più, perché hanno costruito dappertutto, dove c'erano i prati ci sono i parcheggi per le auto. Un entomologo può portar via qualche esemplare, magari anche dieci o venti, ma quando si parcheggia l'automobile bisognerebbe sempre rivolgere un pensiero a quello che c'era prima, non solo alle farfalle ma anche ai grilli, per esempio. E pensare, soprattutto, alle inondazioni di queste settimane: campi e prati trattenevano l'acqua piovana, che oggi scorre via tutta molto veloce e magari vorticosa.
    Ma poi quale era l'argomento? :-)
    (vado a leggere!)

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  4. Desidero anch'io vedere più farfalle,grilli e meno asfalto, cemento; penso che per un uomo, nonché per uno scrittore, sia meglio imbattersi in retìni piuttosto che in gru, escavatrici.
    Grazie a tutti!:)

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  5. manca un tag: di-zoonario letterario :)

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  6. Sorvolo sul lato cacciatore di farfalle, mi intriga di più il concetto di scrittura samanstvo, anche perché ultimamente sto leggendo un romanzo che tutto è tranne che intrigante.

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  7. ... forse leggendo la descrizione di questo paesaggio

    http://giacynta.blogspot.it/2011/03/landscapes.html

    è facile farsi un'idea di cosa intenda Nabokov per samanstvo

    Baci

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